Il Catania sta viaggiando a ritmi forsennati, la compagine etnea sta letteralmente dominando il girone I di Serie D e al momento conta 17 punti di vantaggio sul Locri secondo. Uno dei protagonisti della squadra guidata da mister Giovanni Ferraro è stato senza dubbio Andrea Russotto che ha parlato così nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Catanista’: “Nel calcio parlano i numeri, e quest’anno dicono che sto facendo bene entrando a partita in corso. Forse perché sono riuscito in diverse situazioni a rialzare i ritmi lì dove si erano abbassati. Ha funzionato ed è giusto riproporla, siamo tanti e tutti bravi. Non ho preferenze tra fascia destra e sinistra”.
I momenti della stagione
L’attaccante del Catania, Andrea Russotto, nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Catanista’, a ripercorso passo dopo passo la stagione vissuta finora dagli etnei: “A livello mentale è stato un campionato difficile, più che a livello fisico la cosa complicata è pensare di dover vincere tutte le partite. Per questo l’asticella delle prestazioni si è alzata ancora di più al rientro dal Natale, perché abbiamo recuperato da questo punto di vista. Abbiamo anche lavorato di più su certi aspetti, sono uscite al massimo le qualità della squadra”.
Un campionato vive di fasi alterne, lo sa anche Andrea Russotto che ha ammesso: “Il campionato vive sempre momenti differenti, all’inizio magari per noi era meglio aspettare e ripartire; questo è invece il momento in cui il gol ce lo andiamo a prendere da subito”.
Un solo obiettivo
L’attaccante del Catania, Andrea Russotto, nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Catanista’, ha confermato come tutta la squadra voglia chiudere il più presto possibile il discorso promozione: “A Locri abbiamo dominato ma a livello mentale un po’ sì, ora abbiamo troppa voglia di chiudere il campionato e festeggiare, tanto che stiamo facendo una settimana allo stesso modo in vista del Paternò, altra tappa fondamentale”.
Il gruppo
“Il merito va allo staff tecnico e alla società brava a non far uscire mai dai binari tracciati ad inizio anno, anche questo porta a +17 punti sulla seconda in classifica. C’è poi un gruppo fantastico, ridiamo e scherziamo insieme, e stiamo alzando il livello perché pensiamo anche alla prossima stagione. A vittoria acquisita sicuramente farò un tatuaggio, cosa non sempre vista di buon occhio dagli allenatori o dirigenti”.
L’era Pelligra
L’attaccante del Catania, Andrea Russotto, nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Catanista’, ha tessuto le lodi del patron Ross Pelligra e dell’intero organigramma societario: “Ai tempi di Tacopina, quando si pensava dovesse risolversi positivamente la cosa, in società sarebbero rimasti elementi già presenti insieme a lui. Oggi invece la società è partita totalmente da zero, con persone che hanno fatto la storia come Grella e Carta. Nelle fondamenta ci sono comunque persone che erano presenti, utili anche per indirizzare alla piazza la società. Di Pelligra mi ha colpito la sua semplicità, nel modo di parlare e di porsi. Quando trovi una persona che ha fatto del lavoro e del sacrificio il proprio obiettivo personale, lo ammiri”.
Uno sguardo al futuro
L’attaccante del Catania, Andrea Russotto, nel corso dell’intervista rilasciata a ‘Catanista’, si è proiettato verso la prossima stagione che vedrà i rossazzurri, a meno di clamorosi ribaltoni, ritornare tra i professionisti: “Le aspettative tra C e D sono le stesse, c’è poco da fare, devi vincere. Sicuramente la qualità il prossimo anno sarà maggiore, contro società che fanno la categoria da tanto tempo. La squadra dovrà essere brava a calarsi nella categoria in maniera diversa, nei momenti di difficoltà soprattutto visto che quest’anno non ne abbiamo vissuti a parte quella sconfitta”.
Le lacrime per il fallimento
“Lo scorso anno eravamo arrivati in un momento dove nonostante le tantissime difficoltà, c’era il campo, e questo ci permetteva di non pensare a quello che avevamo intorno. A quel punto, ritrovarsi con nulla dopo tanti sacrifici, è stato un dito colpo. Vedere poi tutta quella gente in lacrime a Torre del Grifo e Mariano Izco che non riusciva a parlare dall’emissione, ci ho messo un po’ a smaltire la cosa”.