Giuseppe Giovinco a Catania non sta giocando molto. Nonostante tutto ci mette la faccia e fa capire quanto non sarà facile il finale di stagione: “Secondo me adesso viene la parte più difficile. Dopo aver raggiunto l’obiettivo è difficile mantenere la lucidità e la forza per ottenere risultati. Dobbiamo continuare perchè c’è ancora un obiettivo importante e cercheremo di prendercelo”.
L’obiettivo del fratello d’arte è quello di ottenere quanto più minutaggio nelle ultime sei partite. Non sarà facile, ma la speranza è forte: “Spero di giocare di più, ci ho sempre sperato. Vediamo cosa accadrà. Alla mia stagione do un senza voto. È brutto, a livello personale è difficile poter gioire come avrei voluto. A inizio anno era una cosa che mi ero immaginato tutto diversamente. Allo stesso tempo mi sono promesso di viverla al 100%. Ormai i ruoli sono questi, devo cercare di fare il mio, essere da esempio per i più giovani ed è quello che ho fatto. Ma non riesco a darmi un voto, non è andata come immaginavo”.
Catania, il realismo di Giovinco
Nonostante tutto, Giovinco a Catania ha messo da parte gli obiettivi personali. Vincere, per uno sportivo, è la cosa più importante. Anche più dei traguardi individuali: “Il bene della squadra vale più dell’io. A inizio anno ho fatto una scelta e soprattutto a gennaio è stato difficile continuare e non dire di voler andare via. Ero sicuro della scelta che ho fatto e la porterò avanti finchè mi sarà consentito”.
Giovinco ha ammesso di aver fatto una scelta forte nello scendere di categoria. Soprattutto se si considera il suo scarso minutaggio: “Credo sia facile scegliere Catania tra i professionisti, vorrebbe venirci chiunque. Diventa difficile farlo in Serie D e in queste situazioni che non a tutti stanno bene. Avendo 32 anni era un treno troppo importante, credo di meritare una piazza del genere e di certo non mi sono lasciato sfuggire l’occasione. Continuerò a lavorare, poi spero che la società mi lasci lavorare”.
Quante speranze ci sono nel vedere Giovinco titolare nel Catania delle ultime giornate? L’ex Taranto cerca di essere più realista del re: “Credo di no, poi sceglierà l’allenatore e spero di sbagliarmi. Le scelte fatte finora sono state quelle, siamo a 17 punti, quindi il mister porterà avanti le sue scelte. Non posso fare altro che continuare ad allenarmi come ho sempre fatto”.
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Il sostegno di famiglia e amici
Ma cosa ne pensa Sebastian Giovinco della situazione del fratello? “Soffre nel vedermi così – svela Giuseppe – , ma al tempo stesso ha capito l’importanza del progetto. Sa che la piazza e la società mi vedono molto bene, quindi mi ha detto di resistere e di aspettare l’occasione. Ed è quello che sto cercando di fare”. In ogni caso, è forte la spinta della compagna e dei figli: “Molte volte tornavo a casa che neanche parlavo. Loro non si meritano questo, non è stato facile, ma grazie a loro e ai miei compagni sono riuscito a superare tutto”.
Anche la squadra ha dato man forte a Giovinco nei lunghi mesi di panchina a Catania. In ogni caso, l’attaccante ha lasciato il segno anche se non è soddisfatto: “I compagni mi sono sempre stati vicini, ho sentito l’affetto della gente e ringrazierò tutti. Nonostante lo scarso minutaggio mi sono sentito sempre importante. Il gol contro il Locri è forse uno dei più belli, più in generale abbiamo fatto un bel lavoro. Anche chi non ha giocato ha contribuito a ottenere un risultato così importante. A livello personale non sento il 100% del merito”.