Giovanni Malagò fa il quadro sugli impianti sportivi in Sicilia e sullo stadio Renzo Barbera di Palermo. Il presidente del Coni ammette che non ci sono grosse novità, in un senso o in un altro: “Non ci sono nè elementi di progresso, nè elementi di regressione. Dovendo fare una risonanza magnetica dell’impiantistica, sappiamo che è uno dei crucci della Regione. Poi è chiaro che insieme all’impiantistica c’è un discorso di sostegno alle società. Puoi realizzare strutture sportive di ultima generazione, ma poi deve esserci una manutenzione. Dispiace dirlo, ma la Sicilia come altre regioni, fa più fatica degli altri”.
Malagò su impianti sportivi e stadio Palermo
Intervenuto a Palermo prima di visitare il procuratore De Lucia, Malagò ha parlato anche dello stadio Renzo Barbera che potrebbe rientrare in extremis nel dossier per gli Europei del 2032: “Io da anni sostengo che senza grandi eventi sportivi non se ne viene a capo. Poi può esserci qualcuno che riesce comunque a tagliare il traguardo, ma sono veramente casi isolati. Spesso miracolistici per certi versi. La federazione sta preparando il dossier per gli impianti degli Europei del 2032. Alcuni come Milano e Roma sono delle tappe obbligate, poi l’ultima parola tocca alla Federazione. È chiaro però che se ci sono delle amministrazioni comunali e società sportive che dimostrano di essere particolarmente disponibili a sostenere investimenti, nulla è precluso”.
Malagò ci ha tenuto a sottolineare che sono pochissimi i casi rimessi a nuovi o ristrutturati. La situazione dello stadio Renzo Barbera di Palermo, dunque, non è isolata: “Bisogna riunire con urgenza al tavolo tecnico. Mi risulta che all’ordine del giorno Governo, Federazione e Comitato Olimpico sono coinvolti per tirare le somme. Se guardiamo dal 1990 ad oggi ci sono pochi casi. Torino, Udine con la famiglia Pozzo che ci ha messo 20 anni. C’è stata la situazione di Reggio Emilia in cui alla fine gioca il Sassuolo. Il Frosinone ha fatto un bel lavoro, Bergamo sta facendo lavori allo stadio, poi non mi vengono in mente altri casi. Questo fa capire la disastrosità della realtà. Parlo di calcio, ma certi impianti sarebbero utilizzabili ad esempio anche per il rugby”.
Serve sostegno economico
Più ad ampio raggio, invece, è la questione relativa al Palasport di Fondo Patti a Palermo. In questo caso Malagò sottolinea che, oltre alla ristrutturazione, servono fondi per gestire la manutenzione: “Il Coni ha due vantaggi. Siamo un ente pubblico, a breve faremo un’operazione straordinaria con il Comune di Napoli, non c’è speculazione da parte nostra. Il secondo vantaggio è la competenza, c’è un importante track record e ci sono conoscenze. Servono sostegni finanziari che devono essere sostegni finanziari, che devono essere messi da enti locali e società. Oppure serve un Piano Marshall che solo il Governo può sostenere”.