Il Palermo nella mattinata odierna ha presentato ufficialmente il nuovo allenatore Eugenio Corini. Il tecnico bresciano ha preso il posto del dimissionario Silvio Baldini che ha lasciato il club perché non si riteneva più al centro del progetto. L’ex capitano rosanero ritorna in Sicilia dopo le annate da calciatore (2003-2007) e la breve parentesi da guida in Serie A nel 2016/17. Il City Group ha deciso di affidare a Corini la squadra dopo un lungo casting durato più di dieci giorni; per lui contratto biennale con scadenza a giugno del 2024. Le prime parole in conferenza stampa per il neo allenatore rosanero che ha mostrato grande voglia e determinazione.
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Palermo, Corini: “Quella del City Group scelta ragionata. Un pensiero a Zamparini e Baldini”
In apertura Corini ha voluto ringraziare chi lo ha scelto, sia nel passato che oggi: “Voglio rivolgere un pensiero al presidente Maurizio Zamparini. Abbiamo anche avuto un rapporto conflittuale, ma gli devo il fatto di essere arrivato a Palermo la prima volta. Un’altra persona importante per la mia venuta a Palermo fu mister Silvio Baldini, che iniziò la cavalcata che poi ci avrebbe portato in Serie A. Ha fatto un lavoro straordinario a livello di profondità, di qualità, di gioco e di motivazioni. Ha raggiunto un obiettivo straordinario e volevo rivolgere un pensiero anche lui, complimentandomi con lui e con chi ha contribuito alla risalita della squadra in Serie D. Ringrazio il City Group, per me essere scelto è motivo di essere scelto. Sono stati giorni lunghi, mi inorgoglisce perché non è stata una scelta dettata dall’emotività ma fatta in profondità. Loro hanno fatto le loro riflessioni, io ho fatto le mie. Ho sempre allenato per vincere, ho accettato questo progetto di stabilità che mi auguro sia vincente sul lungo periodo. Questa comunione di intenti che ho apprezzato, la presenza di Marwood al mio primo allenamento è motivo di grande attenzione. Lavoreremo tutti insieme al meglio per regalare soddisfazioni ai nostri tifosi, definiremo gli obiettivi per avere anche un rapporto chiaro con tutti”.
Corini su obiettivi del Palermo e modulo
In concordanza con le parole del direttore generale Giovanni Gardini, Corini ha parlato di stabilità e mantenimento della categoria: “L’importante è essere onesti, leali e dire le cose come stanno. Ogni partita in cui andremo in campo cercheremo di avere l’atteggiamento giusto. Ci vuole consapevolezza. Qui a Palermo si è creata un’unione che ha portato a raggiungere un traguardo importante. Abbiamo una rosa che ha un determinato valore, c’è la consapevolezza di migliorarla. Bisogna essere chiari, accetteremo le eventuali critiche, ma saremo onesti e leali”.
Parlando del modulo, il mister di Bagnolo Mella è fiducioso sull’adattabilità del gruppo: “Non ho sentito Baldini in questi giorni. La squadra è stata giustamente costruita con le idee e con il sistema di gioco a lui consono. A me piace giocare con gli esterni, il 4-2-3-1 può diventare un 4-3-3. Dipende come andremo a consolidare questa rosa. Dobbiamo essere reattivi e avere senso di adattabilità. La base di partenza è legata al lavoro svolto finora, poi cercheremo di orientare la squadra sulle sue nuove caratteristiche. Siamo fortunati che il mercato è ancora aperto. Il calcio è fatto di movimento, dipende sempre dalle idee che hai nello sviluppare le due fasi. Bisogna riempire soprattutto il centrocampo, è questo il modo in cui mi piace giocare. Stiamo lavorando in questo senso.”.
Corini su Rinaudo e Santana
A Palermo Corini ritroverà due vecchi compagni di squadra, adesso cresciuti e inseriti nell’organigramma societario e tecnico: “Con Leandro Rinaudo siamo stati compagni di squadra, sono contento che sia stato promosso come direttore sportivo. Ci siamo confrontati molto sul nostro modo di vivere il calcio e sulle nostre idee. Mario Santana l’ho visto, sembra ancora un calciatore, ci farò un pensierino (ride). Mi avvarrò della sua esperienza, ormai da 10 anni non frequento uno spogliatoio da calciatore, lui lo ha frequentato fino a un anno fa e sarà molto importante”.
Corini sul Perugia: “Squadra di grande qualità”
Corini è già proiettato anche verso il prossimo avversario, che sarà il Perugia giorno 13 agosto: “Il Perugia è una squadra forte, la struttura è rimasta quella e recupereranno giocatori importanti. Hanno un allenatore che conosco bene e che conosce la categoria, ha sempre raggiunto gli obiettivi prefissati. Troveremo una squadra che in senso generale è più avanti in tutto. Dobbiamo essere reattivi e lo saremo nella costruzione della rosa che apparirà in campionato, ma dobbiamo essere reattivi a capire i giocatori più pronti per giocare contro il Perugia. Ci sono dei punti in palio e dobbiamo prenderceli, anche nelle difficoltà”.
Novità anche sullo staff tecnico: “Stiamo lavorando con lo staff, voglio portare con me 4 persone. Stiamo definendo la situazione, tra un giorno o due tutto sarà molto più chiaro. Ho trovato risorse importanti all’interno del club, gente che già conoscevo. Si è creata subito una bella energia. Completerò lo staff con i miei collaboratori che arriveranno”.
Corini: “Silipo un talento espresso a tratti. Mi aspetto risposte da tutti”
C’è tempo di soffermarsi anche su singoli giocatori, come Andrea Silipo. Un talento su cui il Palermo ha creduto tanto e su cui potrebbe lavorare anche Corini: “Silipo è sicuramente un ragazzo di talento, con qualità tecnica e un’ottima forza. Lo ha fatto percepire a tratti, sono qua per provare a migliorare ogni calciatore con il mio staff. Ha margini di miglioramento molto importanti, dipenderà dalla sua attitudine e dalla sua voglia di migliorare. È un calciatore con il quale voglio lavorare e capiremo nel percorso quanto potrà diventare importante. Con i 5 cambi sostituisci il 50% dei giocatori di movimento. Anche 20 minuti di partita possono diventare importanti. Dico sempre ai miei ragazzi che anche un minuto di partita può essere determinante. Quando parlo di coesione e sentirsi parte di qualcosa, può essere importante. Mi aspetto risposte dai giocatori. Non voglio avere problemi con i giocatori, dipende se loro li vogliono avere con me”.
Spazio anche sulle condizioni di Gregorio Luperini e Nicola Valente: “Luperini non recupererà con il Perugia. Lo considero un giocatore molto importante ma non è disponibile al momento. Valente ha fatto bene con la Reggiana, ha avuto un problema al gluteo che gli ha fatto saltare la partita con il Torino, ma oggi si è allenato con me”.
Corini su tifosi e mercato
Corini ha voluto lanciare un messaggio a tutti i tifosi, in vista della partita di Perugia: “La dimostrazione di amore, oltre a quel che avete visto ai playoff, sono le 13.000 persone a luglio contro la Reggiana e i 10.000 abbonamenti. Al mio arrivo in aeroporto ho detto alla gente di volerla vedere più possibile allo stadio per darci una mano a battere il Perugia. L’aiuto dei tifosi sarà fondamentale per battere una squadra forte. Se hai risorse le puoi mettere in campo e sovvertire ogni tipo di pronostico. Più saremo più possibilità avremo per vincere”.
Sul calciomercato c’è unità d’intenti con la società: “Ho parlato con il direttore Zavagno di cosa servisse alla squadra. È stato un confronto molto lungo, dovremo superare vari step per andare avanti. Ne ho parlato anche con Gardini. Non si è parlato solo di parte economica del contratto, ma di condivisione del valore della squadra e di cosa si possa migliorare. Non abbiamo tantissimo tempo, ma lo abbiamo. Il mercato è complicato, ognuno di noi vorrebbe avere giocatori pronti. C’è volontà ma non c’è fretta, voglio giocatori che alzino il livello della squadra. Se affronteremo il Perugia con questa rosa, daremo il massimo. Chi arriverà dovrà farsi trovare pronto”.
Corini: “Nel 2017 non era il momento giusto di tornare a Palermo. La B è di livello”
A Corini è stato chiesto nello specifico anche della sua prima esperienza sulla panchina rosanero, nel 2016-17. Quando allora decise per le dimissioni per contrasti con Zamparini: “Quando arrivai a Palermo da allenatore avevo già fatto una sessantina di partite in A e avevo salvato il Chievo, avevo una certa esperienza. C’era la volontà di migliorare la squadra, sapevo che era difficile ma avevo l’energia per provarci. In quei due mesi ho capito che non c’era quel tipo di possibilità, anche per determinate operazioni di mercato. Con grande rammarico diedi le dimissioni. Non per abbandonare qualcosa, ma non c’erano quelle cose condivise, non potevo essere io a portare avanti tutto. Mi è costato tanto a livello personale, sentivo che non era il momento giusto. Quella scelta mi ha consentito anni dopo di essere tornato, questa è la mia vera opportunità. Un po’ come è successo a Baldini. La vita ti identifica nelle scelte”.
Percorso che invece ha l’auspicio oggi di continuare a lungo: “Il progetto inizia con un contratto biennale, ma con la volontà di consolidare e crescere. È un percorso molto importante. Io attraverso il mio lavoro dovrò meritare giorno dopo giorno la fiducia del club. Sicuramente faremo qualche errore, ma questi errori serviranno per migliorare. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la lettura globale sul mio lavoro, il che mi inorgoglisce. Quando dico che vengo in Serie B ma non per vincere subito è perchè ho condiviso un percorso. La B è salita di livello, ci confrontiamo con budget e rose già strutturate, con squadre che scendono dalla Serie A. Non vogliamo fare dichiarazioni roboanti, in maniera corretta dico che c’è voglia di costruire il percorso parlando in maniera chiara e leale”.
Corini: “Non neghiamo sogni, ma da noi ci sarà sempre chiarezza”
A chi gli chiede se i tifosi del Palermo possono comunque sognare quest’anno, Corini ha risposto così: “I sogni ci aiutano, io ho portato una valigia molto grande a Palermo, piena di sogni e di obiettivi. C’è un grande lavoro da fare per far sì che i sogni diventino realtà. Il tifoso deve sognare ma deve avere anche da parte nostra chiarezza e lealtà. Parlando in maniera chiara, per me il sogno è vedere lo stadio pieno sabato e battere il Perugia. Se pensiamo all’entusiasmo che si è ricreato, è una cosa straordinaria”.
“Nel calcio può succedere di tutto” dice Corini. “Se si lavora bene le soddisfazioni arrivano. Ci confronteremo su tutto, anche sulle difficoltà dei giocatori. Al di là del valore del risultato sportivo, ci deve essere sempre una valutazione sull’uomo e sulla persona. Accetterò tutte le critiche in un percorso di lealtà e di disponibilità. Darò ogni goccia di sudore e lavorerò 24 ore al giorno. Darò il meglio di me per ottenere i migliori risultati possibili. I riferimenti in società sono molto chiari, il direttore Gardini sovraintende su tutto. Sul campo mi confronto con Zavagno e Rinaudo, ho avuto anche una call con il dottor Gigliani che mi ha spiegato tutto sull’universo City Group. Sono stato a lungo anche con Marwood, ci siamo confrontati su tante cose. Si sta creando un bel gruppo di lavoro”.
Corini su De Rose e Floriano
Tra i nomi di giocatori che lo scorso anno sono stati decisivi sono venuti fuori quello di capitan Ciccio De Rose e di Roberto Floriano: “Che De Rose abbia richieste è un bene per lui, vuol dire che è bravo. Ha sempre giocato in Serie C in squadre per vincere, lui è un giocatore del Palermo. Se guardo i miei centrocampisti è un giocatore importantissimo. Sia lui, che Floriano che altri saranno al centro di valutazioni ad ampio raggio. Cosa succederà tra 48 ore o tra 10 giorni non lo so, contiamo su di lui. Se ci saranno altri giocatori che non si sentiranno al centro del progetto faremo il possibile per ricostruire l’organico”.
Corini sullo staff e il possibile nuovo “5”
In chiusura Corini ha parlato di quello che sarà il suo staff a Palermo e chi potrà essere il nuovo “Genio”, il regista della squadra: “Ho presentato uno staff, quelle 4 persone che ho presentato sono state accettate. Non c’è alcun problema con il Brescia, c’è la volontà di uscirne al meglio tutti insieme. Proveremo ad annunciarli entro la giornata di domani. In questo momento i nostri centrocampisti centrali sono De Rose, Damiani e Broh. Giocatori con attitudini diverse dal regista classico. De Rose è stato un trascinatore, Damiani è cresciuto in un settore giovanile importante come quello dell’Empoli. A Broh ha fatto bene giocare tante partite al Sudtirol, quando un giocatore mette insieme un campionato da protagonista può solo migliorare”.
Infine, un ultimo pensiero sulla società e il modo di operare del City Group: “Da allenatore preferisco che la società che vuole parlare con me abbia una conoscenza profonda. Come alleno, come mi pongo con i giocatori e con la stampa. La società deve capire la persona giusta, questo mi è piaciuto molto. Ho parlato anche con altre proprietà straniere, il modus operandi è questo”.
