Michele Pazienza si prepara ad affrontare il Catania con il suo Avellino. Ai quarti di finale dei playoff di Serie C si sfideranno due formazioni del Girone C. Una situazione che potrebbe avvantaggiare gli irpini: “Noi entriamo in una fase di questo torneo in cui qualunque squadra incontri, ha un valore importante. Hanno superato turni contro squadre toste, quindi per forza di cose affronti formazioni forti. Avere la possibilità di conoscere gli avversari può essere un vantaggio così come può esserlo per loro. Il Catania ha cambiato allenatore e sistema di gioco rispetto a quando li abbiamo affrontati. Abbiamo cercato di preparare la gara al meglio anche in base a come sono cambiati”.
Pazienza presenta Catania-Avellino
I tifosi hanno chiesto all’Avellino meno fioretto e più spada, ovvero più garra e meno virtuosismi. Pazienza risponde così alla richieste del tifo biancoverde: “In queste partite serve questo, soprattutto in questa categoria. Non si può pensare di lavorare sempre sul possesso palla. Si deve lavorare per creare quell’episodio che sposta gli equilibri nell’arco dei 95 minuti. Lo abbiamo visto anche nelle nostre partite, quando una delle due squadre riesce a sbloccare la gara è difficile riportare l’equilibrio. Ci è capitato anche a Taranto. Dobbiamo essere bravi a tenere alta l’attenzione in tutti i momenti della gara”.
A Pazienza viene chiesto se la condizione raggiunta dall’Avellino in vista della gara di Catania lo soddisfa. Bisogna ovviamente fare i conti con l’inattività delle ultime due settimane: “Sono soddisfatto per quel che siamo riusciti a fare. Resto dell’idea che la migliore condizione si raggiunge giocando le partite vere, in cui c’è sforzo fisico ma anche adrenalina, tensione e un po’ di paura. Sono tutti elementi che ti portano a raggiungere la miglior condizione possibile”.
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Lo stato di salute degli irpini
Pazienza vede un Avellino scalpitante di tornare in campo contro il Catania. Del resto c’è voglia di riprendere il filo dopo lo stop: “La squadra è pronta, ha voglia di tornare a giocare. Sul piano mentale ed emotivo voglio adrenalina. Il fatto di dover attendere prima di tornare a giocare ci ha restituito energie fisiche ma ha tolto energie mentali. Finalmente torniamo a giocare contro un avversario tosto. Per noi è importantissimo dare una soddisfazione alla nostra tifoseria e passare il turno nelle prossime due partite”.
Come si gestisce l’approccio a una gara come quella sul campo del Catania? Il tecnico fa capire che i primi minuti sono forse i più importanti: “Abbiamo la possibilità di accedere in semifinale, sarebbe folle sottovalutare una squadra solo perchè è stata battuta in campionato. Il passato va accantonato, dobbiamo vivere di presente, tutto si azzera e dobbiamo ricostruire nelle prossime due partite. Dovremo fare 180 minuti al massimo, con la determinazione e l’umità giusta”.