Francesco Bolzoni, oggi vice allenatore di Giuseppe Sannino al Paradiso, in Svizzera, guarda ancora con grande interesse al campionato di Serie B, a cui partecipano diverse squadre in cui nella sua carriera da calciatore ha militato: il Palermo in primis, ma anche Bari, Spezia e Lecco. Ognuna con obiettivi diversi. È di questo che l’ex centrocampista ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sporticily alla vigilia della ventitreesima giornata cadetta.
Bolzoni sul Palermo e le speranze di promozione
La Serie B 2023/24 è equilibrata ma, sebbene le premesse iniziali fossero entusiasmanti e la rosa al massimi livelli, il Palermo finora non è mai riuscito ad agganciare i primi posti della classifica, quelli che assicurano la promozione diretta. Francesco Bolzoni ha le idee chiare sul perché ciò non è accaduto.
“La squadra è forte, ma credo che quest’anno possa puntare ad andare in Serie A solo attraverso i playoff. Non perché i giocatori non siano pronti, ma perché c’è stato un grosso cambiamento. In estate la rosa è stata rivoluzionata. Io penso che i giocatori che rimarranno l’anno prossimo saranno veramente pronti a fare il salto diretto, a meno che non ci riescano già ora. Se il Palermo a giugno dovesse sistemare ancora un po’ la rosa, l’anno prossimo però diventerebbe davvero una squadra ammazza-campionato”, ha affermato.
La continuità, in particolare, è ciò che è mancato ai rosanero in questa stagione. “Io ho vinto la Serie B a Siena e a Palermo, il segreto è non avere alti e bassi. Devi essere continuo, devi fare filotti di vittorie e non alternare vittorie, pareggi e sconfitte. Sono stato in due squadre fortissime, le più forti in quel momento. Abbiamo fatto filotti di vittorie che ci hanno consentito di vincere il campionato”, ha ricordato Francesco Bolzoni.
Il nodo Corini
È da capire però quale sarà il futuro di Eugenio Corini, il cui contratto scade a fine stagione. L’amore con la piazza dalla panchina non è mai scoccato in modo concreto, ma il City Group non ha mai messo in dubbio il suo ruolo. “Io l’ho avuto come tecnico. Non è facile tornare da allenatore in una squadra in cui eri un idolo da calciatore. È inevitabilmente sotto pressione, ma la squadra è lì. Se il Palermo vuole tornare ai livelli che gli spettano, lui è l’uomo giusto”.
E aggiunge: “Nel gioco sembra che ci sia poco la sua impronta, ma ho la sensazione che più che in campo questa ci sia a livello emotivo e umano. È ciò che contraddistingue la bella persona che è. È empatico, dà tanto ai giocatori a livello personale. La sua mano c’è e si vede ad esempio quando la squadra fa gol all’ultimo minuto. Non molla mai”.
La rosa e il calciomercato di gennaio
Le pressioni di una piazza come Palermo in questa stagione non hanno coinvolto soltanto Eugenio Corini, ma anche alcuni giocatori, che non hanno reso all’altezza delle aspettative. “La gestione di certe emozioni devi avercela di tuo, oltre a dovere dare tutto in ogni allenamento e ogni partita per portare a casa i risultati. Le vittorie ti tolgono pressione, può sembrare scontato ma non c’è altra via. Lamentarsi poco e lavorare tanto per ottenere risultati”.
È da capire in che modo il calciomercato di gennaio riuscirà ad alzare la qualità della rosa. “A me è capitato di giocare in squadre in cui nel calciomercato di gennaio si restava con la squadra di prima. Se è costruita bene ed è tra le prime, vuol dire che lavori bene e puoi arrivare tra i primi 3. Il Palermo è forte, o fa un colpo pazzesco oppure è giusto continuare con quelli che ha”.
Tra i nuovi innesti dei siciliani c’è anche Filippo Ranocchia. “È un centrocampista moderno, ha grande qualità. L’anno scorso a Monza ha fatto bene, aggiunge qualità negli ultimi metri di campo. Secondo me è un buon acquisto, deve rilanciarsi e potrebbe rivelarsi una pedina fondamentale”.
La concorrenza a centrocampo però è serrata, proprio come nel Palermo di Francesco Bolzoni. “Se vuoi fare una squadra per vincere, non dico che devi avere due squadre titolari ma quasi. La competizione ti fa migliorare, non ti fa sedere, ti fa allenare bene. Se c’è sempre qualcuno dietro che è forte e si allena bene, devi sempre dare il 110%. È lì che vinci le partite e i campionati. Noi a Palermo avevamo quasi due squadre, quello a lungo andare ha fatto la differenza”.
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Bolzoni e il pronostico sulla Serie B
Guardando più un generale alla Serie B, l’ex centrocampista stenta a fare un pronostico sulla corsa alla promozione, che è ancora aperta. “Il Parma (attualmente capolista a +4 sulla seconda, ndr) sicuramente è favorito per salire. Fino al Palermo, che è quinto a parità di punti col Cittadella, però, se la giocano tutte per andare in Serie A in modo diretto. E poi ci sono i playoff”.
Diversa la situazione in coda alla classifica. “Io credo che per la retrocessione se la giochino Lecco, Ternana e Ascoli. Lo Spezia e la Feralpisalò mi danno l’idea di potere fare qualcosa di più nel girone di ritorno. Alla Feralpì c’è lo stesso presidente da tanti anni, non hanno mai fatto il passo più lungo della gamba, stanno facendo le cose per bene”, ha sottolineato.
Spezia e Lecco, tra l’altro, sono due realtà che Francesco Bolzoni conosce bene, dato che in passato ha vestito le loro maglie. “Il Lecco sta trovando difficoltà perché il gap da colmare tra Serie C e Serie B è enorme. Se sali e hai la fortuna di prendere giocatori che si rivelano forti, puoi salvarti facilmente, altrimenti devi lottare fino alla fine. Il Lecco la darà dura a tutti fino alla fine là dietro. Le qualità dello Spezia verranno sicuramente fuori, secondo me farà tanti punti nel girone di ritorno”, ha concluso.
