Giovane ed esperto dirigente, eclettico e dalle conoscenze profonde e trasversali, Salvo Orifici ha prestato la sua opera professionale con dedizione e profitto in diverse società militanti in molte categorie del calcio dilettantistico, dalla Promozione alla Serie D, facendosi costantemente apprezzare per le sue capacità gestionali e per l’indole sopraffina in materia di giocatori dal nome non obbligatoriamente altisonante, ma dal rendimento quasi assicurato. Intervistato in esclusiva ai microfoni di Sporticily.it, il direttore sportivo dell’A.S.D Casteldaccia Salvo Orifici – in carica da ormai quattro anni – ha commentato l’inizio di stagione della sua squadra, posizionata attualmente al dodicesimo posto del girone A di Eccellenza siciliana, con 6 punti totalizzati, frutto di 2 vittorie e 5 sconfitte.
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L’inizio di campionato del Casteldaccia di Orifici
Proprio sulla falsa partenza della squadra allenata da Marco Mineo, il ds granata ha iniziato la sua intervista: “Come valuto l’inizio? Lo valuto dicendo che ciò che conta di più è la motivazione. Quando giochi contro squadre – sulla carta – che sono superiori, viene messo in campo il famoso 101%, consapevoli del fatto che se viene a mancare questo valore in più alla prestazione, si rischia di prendere brutte imbarcate. Quindi si rimane attenti 90′ su 90′, lotti su ogni pallone, vai convinto sulle seconde palle, cerchi di essere concreto davanti e attendo dietro. Si ricerca una perfezione complessiva, sotto ogni punto di vista. Questo ci succede quando giochiamo contro le grandi squadre. Mentre, quando affrontiamo avversari alla portata come Don Carlo Misilmeri, Folgore Castelvetrano e Supergiovane Castelbuono, pensi inconsciamente di poter dare qualcosa in meno, ragionando sul fatto di essere al cospetto di una formazione inferiore o di parigrado. E’ qui che casca l’asino! Perché accade tutto il contrario, rischiando di perdere tutte le partite. Se andiamo a vedere, con la Nissa abbiamo perso per una mischia in area, abbastanza confusa e con l’Athletic Palermo per un calcio di rigore. Tra l’altro, il nostro portiere, in entrambi i match non è stato impegnato seriamente. Per lui solo normale amministrazione, eppure abbiamo perso per errori individuali”.
Un calciomercato senza rimpianti
Salvatore Orifici, a distanza di poco più di un mese dalla chiusura del calciomercato, rimane fermamente convinto sulle sue scelte fatte in estate: “Rimpianti? Nessun rimpianto. Quelli che volevo prendere li ho presi. Ho inserito in rosa uno dei migliori cinque centrocampisti della categoria, che è Matteo Bisogno. Purtroppo non possiamo usufruire di lui in mezzo al campo, attualmente ci sono tanti infortunati e lo stiamo utilizzando in difesa. Poi è arrivato Giovanni Sferruzza, uno dei migliori attaccanti nel panorama calcistico palermitano, che potrà confermare di essere anche in Eccellenza. Un altra new entry – abbastanza in ascesa – è Claudio Velardi. Poi c’è Cardinale, che conosciamo tutti. Quindi non ho rimpianti. Non ti nascondo però, che se le cose dovessero continuare in questa maniera, qualcosa saremo chiamati a farla a dicembre. La motivazione? Non stiamo raccogliendo i frutti sperati e in questo caso si deve intervenire. Comunque sia, io mi fido di questi ragazzi, convinto del fatto che prima o poi ne usciranno da questa situazione”.
Mineo confermato al timone, nonostante i risultati
L’allenatore del Casteldaccia, Marco Mineo è stato protagonista di una grande salvezza lo scorso anno in Eccellenza, costruendo basi solide (in termine di punti) a partire dal girone d’andata per poi raggiungere la matematica certezza all’ultima giornata, senza dover passare dai playout. Quest’anno, invece, la partenza è stata molto traballante, con già 5 sconfitte rimediate su 7 sfide giocate. Andando oltre ai numeri e la posizione in classifica, il direttore sportivo del Casteldaccia Orifici è stato molto chiaro sulla posizione del tecnico: “Marco è più di un allenatore per noi. Una persona di fiducia. Sotto questo punto di vista non è in dubbio. Lavora e continuerà a lavorare in serenità. I problemi sono altri. Non sono assolutamente legati all’allenatore. Se le cose dovrebbero sistemarsi, soprattutto sul piano delle indisponibilità che abbiamo in organico, credo che riuscirà a tirarci su”.
Orifici e il calendario del Casteldaccia
Il Casteldaccia reduce da due sconfitte consecutive contro Folgore Castelvetrano e Supergiovane Castelbuono ha davanti a sé un calendario – sulla carta – abbordabile. Tre delle prossime quattro sfide, saranno giocate dai granata al Fiorilli. Si parte domenica contro il Mazara tra le proprie mura, poi Aspra (in trasferta), Oratorio Marineo e Accademia Trapani. Partite nelle quali la compagine del presidente D’Antoni sarà chiamata a fare più punti possibili, prima del tour de force, che inizierà il 26 novembre con l’Unitas Sciacca e terminerà il 21 gennaio con l’Athletic Club Palermo. Su questo tema, Orifici ha detto la sua: “Ti ripeto quello che ho detto ai ragazzi nelle ultime settimane. Preferirei affrontare squadre come Pro Favara o Nissa, piuttosto che misurarmi con realtà neopromosse. Noi abbiamo bisogno di stimoli in più, stimoli che può darti solo una grande sfida. Contro le squadra alla nostra portata facciamo fatica. Vedi a Geraci con il Castelbuono, vedi contro la Folgore. Con il Mazara, come con Aspra, Marineo e Accademia saranno tutte partite molto difficili. Sono squadre con le quali vai a disputare uno scontro diretto. Quindi, preferisco un vero e proprio tour de force, dove ci giochiamo le partite con le grandi. L’anno scorso abbiamo fatto più punti con le squadre che ci sono finite davanti in classifica, rispetto a quelle che hanno fatto meno di noi. Non so come spiegarmi questo problema, probabilmente psicologico. Ma riusciamo a fare meglio, sempre, con le più grandi. Con quelle di pari livello facciamo fatica. In questo campionato nessuno è meno di noi. Ci sono 7/8 squadre alla pari”.
Post su Facebook e critiche attorno all’ambiente Casteldaccia
Nella parte finale dell’intervista, il direttore sportivo del club palermitano ha spiegato il motivo del suo post, pubblicato su Facebook questa mattina: “Post fatto indirettamente per le critiche. Non conosco il motivo, ma c’è qualcuno che si diverte. Il calcio è così purtroppo. Molti preferiscono gioire per i risultati negativi altrui, piuttosto che badare ai propri. Gioire delle disgrazie altrui è un fatto che succede nella vita, non solo nello sport o nel calcio in particolare. Cosa che non si dovrebbe fare, perché la ruota gira per tutti. E quando girerà, rideremo anche noi, ma non per le sconfitte di qualcuno. Ma per le nostre fortune. Essere felici per fatti negativi che riguardano altri non è cosa nostra”.
