A Catania continuano a tenere banco le voci sul possibile esonero di Luca Tabbiani. Il pareggio ottenuto mercoledì sul campo del Monterosi Tuscia non ha sicuramente contribuito a smorzare la tensione e il fuoco attorno al tecnico genovese. Sono in molti a considerare l’ex mister del Fiorenzuola un “dead man walking“, non soltanto per i risultati sul campo ma per via di una situazione intestina tutt’altro che semplice. Attorno a lui, nelle cosiddette stanze dei bottoni, si starebbe infatti svolgendo un duello interno molto acceso.
Da una parte c’è Vincenzo Grella, vice-presidente ma soprattutto il braccio operativo di Ross Pelligra. Dall’altra Antonello Laneri, chiamato a proseguire il suo operato da Direttore Sportivo. Al centro del ring ci sono due figure ben delineate, che rappresentano il passato e il presente del Catania: l’ex tecnico Giovanni Ferraro e l’attuale Luca Tabbiani. Nonostante ciò, in caso di risultato negativo domenica contro l’Avellino al “Massimino”, nessuno dei due potrebbe rientrare nei piani. Il nome del nuovo allenatore del Catania potrebbe essere infatti Rolando Maran.
Catania, la querelle tra Grella e Laneri per l’esonero di Tabbiani
Poca esperienza, risultati altalenanti e la rottura con lo spogliatoio. I tre elementi che potrebbero portare all’esonero di Luca Tabbiani sono questi. La storia degli ultimi giorni è già abbondantemente nota. La vittoria contro il Taranto ha scacciato via i fantasmi soltanto per qualche ora. Un altro risultato, considerando l’ennesima prova abulica e priva di personalità, non sarebbe stato digerito dal club. Anche i tre punti non sono stati tuttavia sufficienti per chiudere la questione, anche in considerazione del pari che sarebbe arrivato col Monterosi Tuscia.
È proprio in virtù della classifica di Serie C, che vede il Catania in una posizione compromessa, che proprio all’interno della società di Ross Pelligra sembrerebbe essersi creata una spaccatura. Da un lato Vincenzo Grella, che ha puntato tutto su Luca Tabbiani e non ci sta a scaricare il suo azzardo ad appena dieci giornate dall’inizio del campionato ed è per questo motivo che ha deciso di incontrarlo per manifestargli ancora una volta la sua fiducia. Dall’altro lato Antonello Laneri, il quale al termine della scorsa stagione avrebbe probabilmente voluto dare una chance a Giovanni Ferraro. I due d’altronde erano pronti a riunirsi al Trapani, ma la volontà del ds di rimanere ai piedi dell’Etna è stata più forte di tutto. Adesso, però, il clima si è fatto pesante.
Il fantasma di Ferraro nello spogliatoio del Catania
L’ombra di Giovanni Ferraro, tuttavia, non aleggia esclusivamente nella mente di Vincenzo Grella e Antonello Laneri. È da precisare, a tal proposito, che tra la dirigenza del Catania e l’allenatore di Vico Equense non c’è stato alcun contatto. A confermarlo è stato il tecnico stesso, il quale nelle scorse ore era stato annunciato sulla panchina della Nocerina per poi fare dietrofront. “Chi dice che ho preso tempo perché mi ha chiamato il Catania o altro, sbaglia, semplicemente perché non è vero”, ha chiarito.
È nello spogliatoio, piuttosto, che si aggirerebbe secondo alcune indiscrezioni il suo fantasma. Fin dall’inizio di questa stagione. La gestione di Marco Palermo e Giuseppe Giovinco, confermati da Antonello Laneri ma poi liberati a ritiro ormai finito, ha creato una spaccatura. Essa, in questi mesi, si è tutt’altro che sanata. Più in generale, i veterani del Catania che hanno stravinto il campionato di Serie D sono stati quasi del tutto accantonati da Luca Tabbiani.
L’unico a giocare con continuità è Alessio Castellini, anche se la figura di Devid Eugene Bouah è sempre più incombente. Per il resto Manuel Sarah ha accumulato 252 minuti in 9 presenze, Filippo Lorenzini 200 in 3 partite. Emblematica è inoltre la situazione di Giuseppe De Luca: appena 5 convocazioni, una sola presenza e solo 13 minuti in campo. Poi un infortunio piuttosto misterioso. Infine, i rumors di una messa ai margini del capitano Giuseppe Rizzo, non ancora confermati ma ben solidi.
Al di là delle reali qualità dei giocatori in questione, è evidente che Luca Tabbiani abbia preferito finora dare spazio ai suoi fedelissimi, richiesti e ottenuti in fase di calciomercato. Anche con loro in campo, tuttavia, i risultati non sono stati soddisfacenti. È così che nello spogliatoio è scoppiato il malumore, al punto che qualche lamentela potrebbe essere arrivata anche alle orecchie di Giovanni Ferraro stesso, al momento esclusivamente spettatore di uno scenario poco gradevole.
Maran nuovo allenatore del Catania? Il terzo incomodo che “accontenta” tutti
In mezzo al caos totale in cui si trova il Catania, tra l’esonero possibile di Luca Tabbiani e il fantasma di Giovanni Ferraro, si inserisce quello che potrebbe essere il nuovo allenatore rossazzurro: il nome capace di accontentare tutti potrebbe essere quello di Rolando Maran. Il tecnico nativo di Trento è fermo da poco più di un anno, ovvero dal 19 settembre 2022, quando il Pisa ha deciso di esonerarlo per richiamare in panchina Luca D’Angelo.
È da precisare che finora non ci sono stati contatti diretti tra il board del Catania e Rolando Maran, ma pare che il suo profilo sia gradito alla dirigenza al completo e anche alla piazza. L’esperienza è sicuramente il suo punto di forza, oltre al carisma. La sensazione è che possa essere l’uomo giusto per risollevare le sorti degli etnei.
La priorità finora è stata quella di salvare Luca Tabbiani dall’esonero ma se questa soluzione dovesse rivelarsi inevitabile – anche dopo la partita contro l’Avellino – il numero sarebbe già composto. Per il mister trentino si tratterebbe d’altronde di un ritorno a distanza di quasi dieci anni. La sua annata è stata la migliore della storia in termini di punti realizzati in Serie A dai rossazzurri, ovvero i 56 ottenuti nella stagione 2012-2013. Chissà se ci sarà ancora bisogno di lui ai piedi dell’Etna.
