Giovanni Ferraro, allenatore del Catania, ha parlato della sfida che gli etnei dovranno affrontare in trasferta contro il Città di Sant’Agata. Il mister ha caricato i suoi per questa sfida contro i terzi in classifica, per chiudere quanto prima anche matematicamente il campionato. Non vuole cali di tensione, come successo nel primo tempo contro il Paternò, uno dei tanti derby di quest’anno. Ferraro ha parlato anche di Vincenzo Sarno, che ha chiuso anzitempo la stagione per un infortunio al crociato.
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Catania, Ferraro: “Se Sant’Agata ci batte fa un’impresa”
“La squadra è pronta per affrontare un ulteriore prova di forza in questo campionato. Stiamo tutti bene e siamo fiduciosi di dimostrare il valore del Catania. Siamo motivati per affrontare una squadra che gioca bene, ben allenata, che sta facendo un campionato importante. A prescindere da chi andrà in campo, abbiamo un obiettivo: in queste ultime 9 partite dobbiamo fare quante più vittorie possibili”.
“Le scelte vengono fatte in base a quanto visto in settimana, in base anche ai calciatori che si sono allenati. Per esempio la settimana scorsa abbiamo perso De Respinis per l’influenza, che questa settimana ha fatto uno-due allenamenti. Avendo una rosa così ampia, comunque, è giusto che io metta in campo gli elementi migliori e più pronti”.
“Noi affrontiamo tutte le squadre allo stesso modo. Al di là delle parole del loro direttore, ogni squadra che gioca contro il Catania vuole batterci. È una partita facile da preparare perché se ci battono hanno fatto un’impresa. I miei ragazzi sanno per questo di dover avere lo stesso atteggiamento: senza non avremmo fatto 9 vittorie su 9 partite nel girone di ritorno”.
Ferraro sul campionato dei rossazzurri e su Sarno
“Senza il Catania sarebbe un campionato equilibrato. Delle volte sento dire di noi che siamo arrivati organizzati a questo torneo, mentre siamo partiti il 3 agosto. Ben dopo tante altre formazioni, che si erano attrezzate per vincere il campionato. Diamo i giusti meriti alla squadra, alla società e allo staff per il lavoro fatto. Adesso è troppo facile dire che il Catania doveva vincere”
“Sarno lo aspettiamo quanto prima. È partito per operarsi (martedì), ne avrà per 3-4 mesi. Sappiamo il valore che ha e quanto ci ha dato, gli auguro una pronta guarigione. Ma lo vogliamo per festeggiare tutti insieme la promozione. L’ho sentito proprio ieri, gli ho detto che quel che stato è stato, ora bisogna ripartire. In un momento così importante della stagione, un infortunio del genere è difficile da gestire a livello emotivo. Domani dopo la rifinitura vedremo di capire la condizione degli altri infortunati“.
Ferraro: “Sant’Agata squadra importante. Col Paternò meno brillanti del solito”
“Il Sant’Agata hanno fatto 51 gol e sono terzi in classifica, pur stando a 18 punti da noi. Mi aspetto da loro un 3-4-3 con tanti giocatori che fanno movimento la davanti. Dovremo essere bravi a vincere i duelli: quanti più riusciremo a farne, tanto più avremo successo in questa partita. Abbiamo grande rispetto per gli avversari, ma se facciamo il Catania siano consapevoli di poter fare prestazioni importanti”
“Col Paternò siamo stati meno brillanti rispetto a Locri. Ma tutti i calciatori sono consapevoli dell’importanza del campionato. Chi ha scelto Catania lo ha fatto perché non vuole essere di passaggio. Vuole dimostrare ogni domenica il proprio valore e lasciare una traccia da qui alla fine del campionato. Ci sono 9 partite, importanti, e valgono come finali”.
Catania, Ferraro: “Somma al 70%. Giovinco? Ha chance, però…”
“Somma è recuperato al 70%. Litteri sta meglio nell’ultimo periodo. È un mese che si allena in gruppo a buon ritmo, la sua condizione cresce molto. Però devo ricordare che abbiamo 8-9 attaccanti di gran valore. Perciò è giusto che debba dare le giuste motivazioni a tutti. Giovinco? Può avere il suo spazio, ma davanti siamo in tanti”.
“Questa esperienza mi sta completando perché mi rapporto con tanti calciatori che hanno giocato tra i professionisti. Molti hanno fatto i playoff per andare in Serie B e far conoscere il mio valore e quello dello staff a questi ragazzi è un accrescimento. Sia per il presente che per il futuro: più credibilità diamo al nostro lavoro, più loro acquisiscono fiducia in noi. Soprattutto in questo finale, dove vogliamo festeggiare come famiglia tutti insieme”.
“L’entusiasmo in città è un vantaggio, vedere la gioia di ognuno di portare a casa un risultato simile è l’obiettivo comune. Vedere tanto pubblico, con l’emozione della ripartenza di cui noi, con la società e il dottore Laneri, siamo stati protagonisti, penso ce lo porteremo dentro al cuore”.
