Riccardo Ladinetti si presenta al Catania. Il nuovo centrocampista, protagonista del salotto di Chancebet News, ha raccontato l’inizio della sua carriera. Il Cagliari gli ha dato lo spazio giusto: “Io arrivo dall’Under 17, dovevo salire in Primavera ma erano cambiate le regole. Sono andato in Primavera 2, siamo arrivati secondi e abbiamo vinto i playoff. Da lì abbiamo fatto delle grandissime stagioni. Poi c’è stata la stagione del Covid, stavamo facendo una annata devastante ma il campionato è stato fermo. Sono andato in prima squadra e da lì Zenga mi ha fatto esordire. È stata un’emozione unica e una grande opportunità”.
E poi, nel 2020, è arrivato il debutto in Serie A. Un momento che Ladinetti ricorda perfettamente: “Ho in mente la scena perfetta. Ero seduto in tribuna, finisce il primo tempo ed eravamo sotto. Io stavo scendendo in tribuna perchè non si poteva stare in panchina, il mister si è girato e mi ha detto di scaldarmi perchè sarei entrato a secondo tempo. Il cuore è iniziato a battere forte. Sono entrato insieme a Simeone, abbiamo pareggiato in 10 contro 11, quindi è stata una vittoria doppia. Esordire in Serie A è il sogno di ogni bambino, realizzarlo è bellissimo”.
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Catania, Ladinetti e i primi giorni in rossazzurro
Riccardo Ladinetti ha ricevuto la chiamata del Catania. Queste le sue sensazioni: “Rispetto a Cagliari il clima è simile, siamo un po’ fratellastri noi sardi con i siciliani. Quando sono arrivato a Catania ho fatto subito un giro e non ho trovato molte differenze. È stato bellissimo. Poi mi sono arrivati duemila messaggi dopo la firma, è stato fantastico. Voglio conoscere la città ancora meglio”.
Cosa si aspetta Ladinetti da questa esperienza? Il centrocampista sardo non ha dubbi, anche perchè Luca Tabbiani punta forte su di lui: “Mi aspetto di crescere tanto, voglio farlo sempre. Questa è la mia prima volta davanti a così tanti tifosi, questa squadra ha una storia bellissima. Non vedo l’ora di iniziare, io e i miei compagni speriamo di far gioire i tifosi. Con Tabbiani mi trovo benissimo, ci siamo sentiti prima della firma perchè voleva farmi capire la sua idea di calcio. Sia lui che Laneri mi hanno convinto subito. Il mister lo conosco da avversario, ha delle belle idee”.