Cristiano Lucarelli vuole conferme dai giocatori del Catania nella partita in programma sabato in trasferta contro il Picerno. Per ripetersi però bisogna adeguarsi all’avversario: “Partiamo dal Picerno, perché l’obiettivo più importante in questo momento. Stanno facendo un campionato importante. Sono parzialmente d’accordo sul fatto che è una sorpresa, perché hanno una società bene organizzata, quindi è una sorpresa ma non del tutto. Hanno un ottimo allenatore, sarà una partita difficile perché giocano a ritmi importanti. Noi dovremo essere bravi a entrare in campo e nella loro struttura”.
Riferimenti da parte di Lucarelli non sono mancati riguardo ai singoli che il Catania affronterà sabato pomeriggio. Si fa riferimento in particolare a Jacopo Murano, bomber della squadra lucana: “Murano sta raccogliendo magari troppo tardi i frutti di una qualità che ha sempre avuto. Quest’anno si evidenzia di più perché è il capocannoniere, ma è un giocatore forte e anzi mi chiedevo come mai non fosse riuscito a trovare questa prolificità. Un altro giocatore importante è Maiorino, bravo nei calci piazzati. Non sarà una partita da sonni tranquilli”.
Lucarelli e il Catania col Picerno senza Sturaro
Tra i nuovi arrivati in casa Catania il fiore all’occhiello è sicuramente Stefano Sturaro, ma anche Salvatore Monaco avrà la sua importanza per l’esperienza che ha. Lucarelli li tiene entrambi in grandee considerazione. Si parte dall’ex juventino: “Sturaro è un ragazzo molto serio e determinato. Sa già da solo che non sarà facile, perché in C ci sono tante difficoltà. Mi sembra un ragazzo preparato. La prima volta che ci siamo sentiti pensai a uno scherzo dopo la telefonata di un amico. Poi è arrivato il messaggio di Sturaro e mi ha sorpreso il fatto che sapeva tutto su Catania. Una chiacchierata di una mezz’oretta, ho parlato col presidente e gli ho detto che voleva venire da noi. La Serie C è la Serie C, avrà giocatori da Serie C, però mi sembra già mentalmente pronto alle difficoltà che ci saranno”.
Queste invece le parole di Lucarelli sul difensore arrivato dal Potenza: “Monaco io lo conosco perché ci siamo affrontati tante volte anche in dei derby e so benissimo il valore del giocatore. Più volte ho cercato di prenderlo, ma le società non se lo potevano permettere. È un giocatore importante, esperto, cattivo, porta personalità, carisma e agonismo. Viene a Catania perché è Salvatore Monaco, non perché è figlio di Gennaro. Lui è qui per quello che ha dimostrato nella sua carriera, non è un fatto di immagine. In C è forte ed è qui per questo. Sarà a disposizione per la gara di sabato”.
Identità tattica ancora in fase di evoluzione
I moduli tattici, come sempre ribadito dal mister, non sono fissi e dipenderanno dalle situazioni che si verranno a creare. Ogni giocatore inoltre ha la sua importanza, come ribadisce Lucarelli: “Non ho l’imbarazzo della scelta con i giocatori perché abbiamo l’infermeria piena, ma c’è chi sta peggio di me. Noi stiamo cercando di darci una nostra identità quindi tornare indietro sul lavoro creerebbe difficoltà e confusione. Io credo che le partite abbiamo pochi gol fatti dalla tattica, ho sempre visto il giocatore realizzare, concretizzare e rifinire. Se fosse così tutte le partite finirebbero 0-0. La mentalità, la responsabilità, la concentrazione e l’attenzione sono fondamentali. Mi auguro che il Catania non sia mai in svantaggio, quindi i moduli sono relativi. Si può essere difensivi col 4-3-3 o col 4-2-4 e offensivi con 3-5-2. Ci saranno partite in cui dovremmo provare tutti i tipi di difesa. Non c’è un modulo più offensivo dell’altro, dipende sempre dai concetti e dall’interpretazione dei moduli”.
Lucarelli, Catania col Picerno per confermarsi
Lucarelli, alla vigilia di Picerno – Catania, parla in questo modo dell’alternanza tra Diego Peralta e Cosimo Chiricò. Il tecnico ne approfitta anche per fare la conta degli indisponibili: “Peralta e Chiricò sono i doppioni, Rocca fa parte dei centrocampisti. Bouah non è a disposizione, Rapisarda ha fatto il primo allenamento oggi. Non ho nessuna garanzia e il fatto che Sturaro è pronto fa tanto. Deve essere messo nelle condizioni di far vedere le sue qualità, ma non possiamo affidare tutto a lui. Le responsabilità vanno divise per 25 e la palla deve essere giocata da tutti, come succede nella pallacanestro. Deve essere coinvolto in un progetto tattico, sarà un uomo spogliatoio, porterà esperienza, professionalità, mentalità nuova nell’interpretazione degli allenamento, carisma, un certo rispetto da parte degli altri. Se in tutte le partite possiamo fare due gol noi ci lavoriamo, ma la vedo difficile”.
Il punto su Chiarella e Bocic
Anche i giocatori che non avevano trovato tanto spazio stanno facendo parlare di sè. Su tutti si parla di Marco Chiarella e di Milos Bocic: “Per me Chiarella fa parte del gruppo, su Bocic stiamo facendo valutazioni sul suo infortunio. Valutiamo se può essere meglio per lui andare in prestito da un’altra parte. Tra loro due Milos ha più difficoltà quando lavoriamo sul ruolo di quinto. Ho detto a Chiarella che se rompe la bandierina tutte le domeniche sono contento. Se le mie punzecchiature servono sono campione del mondo nel rompere le scatole alla gente. Sabato ha fatto quello che mi aspettavo. Se lui ha capito potrà essere un giocatore importante. Tifosi e giornalisti si pongono leciti dubbi, però poi gli allenamenti li vedo io, come tante altre cose. La formazione dipende dai giocatori sulla base di come si propongono durante l’allenamento e durante la partita”.
Cercasi conferme
Dopo la vittoria sul Brindisi, Lucarelli vuole conferme del Catania già dalla partita contro il Picerno. “Questi 5 mesi – dice – saranno decisivi, ho detto ai ragazzi che in dieci giorni devono fare quello che le altre squadre fanno in sei mesi e ce la possiamo fare. Devono essere tutti capisaldi, perché prima o poi tutti devono riposare. Non regalo maglie a nessuno, chi dà garanzie e corre ha la priorità. Non possiamo permetterci di ragionare diversamente, dobbiamo dimostrare. Ricordiamo che 40 anni fa c’erano 11 giocatori in campo e 3-4 in panchina. Durante il campionato diventavano tutti importanti. Oggi bisogna coinvolgere tutti perché le società ti mettono sotto contratto per allenarti ed essere a disposizione per le partite. Quando si va in campo bisogna dimostrare il motivo per cui lo si fa, anche se non conosco giocatori che fanno 38 partite buone all’anno. L’atteggiamento è la cosa che io guardo”.
Catania, Lucarelli tra calciomercato e tifo in trasferta
Infine non sono mancati riferimenti al calciomercato e alla presenza dei tifosi sabato: “Per il mercato dobbiamo fare ancora qualcosa, sappiamo dove e cosa, senza fretta. Andremo poi a rifinire nelle caselline di doppioni che abbiamo. Potrebbe esserci qualcos’altro di piacevole in arrivo. Ci auguriamo che sia definitiva la cosa di avere il pubblico, che dovrà stare attento a non incappare in certe situazione perché c’è molta attenzione alle gesta dei nostri tifosi. È molto importante avere il loro sostegno, soprattutto con le tribune vicine al campo come a Picerno. In questo momento c’è entusiasmo. I ragazzi che hanno visto arrivare questi giocatori hanno più voglia. All’inizio dovremo anche soffrire, perché dobbiamo sicuramente alzare le marce, il che sarebbe una cosa nuova”.
