Il Cus Palermo di Ferdinando Zappavigna attualmente si trova al sesto posto del girone A di Promozione, con 36 punti totalizzati e due lunghezze di distacco dalla zona playoff. La squadra cussina è la seconda miglior difesa del campionato, con sole 17 reti subite. Quinto, invece, l’attacco a quota 36 gol fatti. Dal punto di vista prettamente numerico, questo è il riassunto della stagione cussina.
Cus Palermo, parla Zappavigna
L’allenatore giallorosso, intervistato in esclusiva ai microfoni di Sporticily.it, ha approfondito quanto fatto dalla sua squadra in queste 22 partite di campionato: “La valutazione della stagione va fatta a fine campionato. Sono gli obiettivi minimi che uno si prefissa ad inizio stagione, a determinare l’annata. Sicuramente una squadra che retrocede dall’Eccellenza, come minimo, deve puntare ai playoff. Purtroppo per noi, la stagione in corso ha due fasi. La prima di formazione. Perché noi, pur essendo retrocessi, ai nastri di partenza avevamo solo tre ragazzi del gruppo precedente. A questi si sono aggiunti anche 5/6 elementi che hanno vinto il titolo regionale negli Allievi proprio del CUS, e sono stati promossi in prima squadra. Con il tempo, anche loro, si sono ritagliati un ruolo da protagonisti. Sono dei 2006, in un campionato dove l’obbligo è soltanto di due (un ‘03 ed un ‘04). Quindi, la prima fase è stata fatta per formare l’ossatura della squadra e soprattutto aspettare quei 4-5 giocatori, che sono stati presi per fare la differenza in questa categoria, come La Vardera, Russo, Dalì, Castigliola e Federico Filpo. Tutti elementi di cui non abbiamo potuto beneficiare per le prime 6-7 partite”.
“È normale – prosegue Zappavigna – che all’inizio qualcosina in termini di esperienza e quindi di punti la perdi. Guardando a quella prima fase un po’ di rammarico c’è, nonostante siamo qui, in questa corsa finale per i playoff. La squadra ha dimostrato, una volta tornata tutta al completo, di potersela giocare con tutte, soprattutto con le formazioni ai vertici del campionato. Parlo delle sfide con Bagheria, Parmonval, San Vito e Piana. Dove la nostra formazione è uscita dal campo, spesso, con un pizzico di rammarico”.
La gestione del Cus Palermo secondo Zappavigna
Claudio La Vardera, attaccante di spessore e fuori categoria per la Promozione, ha già raggiunto quota 11 gol in stagione. L’ex calciatore di Cosenza, Acireale e Gelbison tra le altre, dopo numerosi trascorsi in Serie D, sta spostando gli equilibri nell’attuale Serie B siciliana. Fatto, che non dispiace al mister Zappavigna: “Sicuramente La Vardera merita altre categorie. Lo dimostra anche il fatto che ha disputato campionati superiori a questo. Proprio lui è quel giocatore che nella prima parte di stagione ci è mancato. Sicuramente insieme a Mauro Russo (10 gol per lui). Adesso che sono recuperati entrambi, vanno a formare insieme a Mauro Andolina un tridente di livello. Il fatto di avere Claudio con noi è un valore aggiunto. Dispiace che non sia stato disponibile all’inizio del campionato, per problemi fisici. Adesso ha recuperato, infatti di domenica in domenica lo dimostra con le prestazioni sul campo”.
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Focus sui giovani
Non poteva mancare il focus sull’utilizzo dei giovani talenti, prodotti del settore giovanile del Cus Palermo, in Prima Squadra: “Inserire più giovani possibili nella Prima Squadra è importantissimo per il CUS Palermo. C’è un settore giovanile che sta lavorando benissimo, l’anno scorso si è vinto un titolo regionale Allievi e a dimostrazione di questo, un paio di ragazzi di quel gruppo sono stati aggregati con i grandi. Tutt’ora sono protagonisti. Basti pensare a Liga, Messina, Tripoli e lo stesso Palma. È una cosa molto importante. Per esempio, domenica scorsa contro l’Empedoclina abbiamo fatto esordire due ragazzi del 2007, Agnello e Visconti degli Allievi. Al CUS mantenere questa linea è troppo importante, linea che tra l’altro io sposo ed ho sposato in passato altrove. Devo dire grazie al settore giovanile, che ci mette a disposizione tutte queste possibilità e di accompagnare questi ragazzi in questo percorso di crescita. Quest’ultimo, da me ritenuto troppo importante. È una cosa che nella nostra città sta venendo a mancare, basti pensare che abbiamo una sola squadra in Eccellenza e due in Promozione. Cosa che circa 10 anni fa non era così. Molti ragazzi avevano fin da subito la possibilità di confrontarsi con i grandi. Ed è una cosa molto formativa, che da quel qualcosa in più per velocizzare la crescita del calciatore che si va formando nei vari stop”.
Cammino per i playoff in salita
La possibilità di lottare per un posto ai playoff ha saputo e saprà stimolare il gruppo cussino da qui al termine della stagione. Mister Zappavigna ha anche trattato il tema che riguarda le prossime quattro avversarie, le ultime, prima della fine della regular season: San Vito e Parmonval sono due impegni importanti, quanto quelli con Kamarat e Giardinellese. Essendo trasferite difficile. Domenica ho visto la Parmonval portare via i tre punti da Giardinello grazie ad un calcio di rigore. Già la dice lunga sul tipo di partita che è stata. Il campo di Cammarata è un terreno di gioco complicato, soltanto il Piana è riuscito ad espugnare quel campo. Il nostro cammino per raggiungere i playoff è in salita, è molto complicato. Allo stesso tempo, siamo consapevoli di aver sperperato qualcosa in passato. È inutile guardarsi dietro e ragionare su cosa poteva essere. L’unica cosa che possiamo fare è affrontare la prossima partita con il massimo delle nostre forze. La sfida più importante è quella con il San Vito, lo sappiamo. Anche per loro sicuramente, essendo in corsa per il titolo. Per entrambe è una partita insidiosa e difficile, consapevoli del fatto che sarà un match di livello, tra due grandi squadre. Loro hanno il loro percorso in Coppa, e questo la dice lunga sul tipo di rosa allestita. Dal canto nostro lo sappiamo che dovremo affrontare la partita con il massimo impegno, essendo noi l’inseguitrice. Per raggiungere i playoff ci devono essere altre combinazioni che non dipendono da noi. Ma non possiamo permetterci di non dare tutto”.
Cus Palermo, Zappavigna ricorda la retrocessione
Nonostante i 18 punti totalizzati durante la gestione Zappavigna nel girone di ritorno ed i 26 totali in classifica, il Cus Palermo – nella stagione 2022-2023 – si è dovuto arrendere al verdetto dei playout, disputati malauguratamente in trasferta. Infatti, nella passata annata agonistica, a conservare l’Eccellenza è stata la Leonfortese, brava a battere i cussini nello spareggio casalingo, terminato 2-0. Nonostante la retrocessione, la società ha comunque deciso di puntare sull’attuale tecnico giallorosso, anche in Promozione, incolpevole di un girone d’andata disastroso, essendo subentrato a dicembre nel massimo livello regionale. Questo, il racconto dell’ex Lascarì-Cefalù.
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“Della retrocessione dello scorso anno posso parlare della mia gestione, essendo subentrato a dicembre. Il divario di punti che ho trovato per centrare la salvezza era importante. Nonostante questo, siamo stati bravi e fortunati ad iniziare con una bella vittoria sul Castellammare. Questo ha creato tanto entusiasmo e ci ha fatto raccogliere tanti punti. Noi in termini prettamente numerici siamo arrivati sotto solo alle prime della classe, per quanto concerne il girone di ritorno. Il rammarico rimane, perché comunque sono stati 2/3 punti a non farci disputare il playout in casa. Quest’ultimo, un vantaggio che sarebbe stato importante. Invece i playout li abbiamo disputati a Leonforte ed abbiamo perso 2-0. Una stagione che ci ha lasciato tanto dispiacere, perché rispetto alle altre eravamo di gran lunga la squadra più giovane. Non è facile giocare sempre con 6-7 under in Eccellenza. Mi rimane il ricordo di questo gruppo, che ha disputato un grandissimo campionato”.
Grande amicizia oltre il campo
La profondità di Ferdinando Zappavigna, ambizioso tecnico del Cus Palermo è da sempre professionista e genuino per le società con le quali ha lavorato. Anche perché, la sua parabola professionale è parecchio intrecciata ai colori giallorossi. Ce lo spiega lo stesso mister classe ’83.
“Tra me è il CUS Palermo c’è un rapporto che va avanti da tantissimo tempo. Con le persone che gestiscono la parte calcistica, quindi il presidente Randisi, il delegato Pietro Adragna ed il direttore Pietro Biondo, il rapporto è di vecchia data. Io ho iniziato ad allenare grazie a loro, proprio al CUS Palermo, quando era in Promozione. Nonostante io abbia lavorato per altre società, alternando le varie categorie, c’è sempre stato massimo rispetto e grandissima amicizia con la dirigenza del CUS. Sono contento del nostro rapporto, diventato negli anni molto forte. Mi ha fatto piacere tornare l’anno scorso in Eccellenza. I rapporti resteranno duraturi nel tempo, anche se non sarò l’allenatore l’anno prossimo. Di questo ne sono convinto e contento. A prescindere dal ruolo che uno ricopre, la cosa che conta di più e ti gratifica è il rapporto umano”.
