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Dionisi: “Palermo in B ma non è passo indietro, piazza unica. Ho telefonato a giocatori”

Alessio Dionisi si presenta ufficialmente come nuovo allenatore del Palermo. Il tecnico toscano ha parlato in conferenza stampa, rilasciando le sue prime dichiarazioni da tecnico dei rosa. L’incontro con i giornalisti inizia così: “Sono molto felice di essere qua. Ho accettato con grande entusiasmo, abbiamo questa sfida insieme. Dietro di me c’è la spinta di tutto il City Group. Davanti a noi c’è tutta la passione della piazza che sto già percependo in questi primi giorni. Non vedo l’ora di iniziare e anche di rispondere alle domande. Vedremo se sarò all’altezza delle aspettative”.

Dionisi arriva dal Sassuolo e più in generale da tre stagioni in Serie A. Tuttavia non vuole parlare di passi indietro nel ritorno in cadetteria: “Ho fatto un passo indietro per farne tre in avanti. Ci incontriamo da diverso tempo, i matrimoni si fanno in due, non solo con la firma di un contratto ma con la volontà. Il Palermo avrebbe comunque trovato un allenatore, le cose bisogna volerle per poi essere uniti quando conta. Ogni giorno lavoreremo per migliorare quel che è stato fatto, partendo da un’ottima base con il City Group, il gruppo di lavoro che c’è qui e la spinta della piazza. Agli occhi esterni potrebbe sembrare un passo indietro dopo tre anni di Serie A, ma per me non è così”.

Palermo, Dionisi e una squadra da migliorare

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Dionisi si rifa alle parole di Giovanni Gardini, che vuole un Palermo sempre migliore anno dopo anno. Lui stesso sa che si andrà verso una direzione ben precisa: “Gardini ha già parlato di migliorare. Secondo me è stato fatto del buono, non solo nei risultati, ma nella costruzione e nella programmazione. Dobbiamo continuare perchè vogliamo migliorare quel che è già stato fatto. Speriamo di essere all’altezza delle aspettative. Noi sappiamo da dov’è partito il Palermo, io lo sto scoprendo, so cosa è stato fatto l’anno scorso e abbiamo le idee molto chiare su dove migliorare. Tutto passa da una volontà che deve essere univoca, la spinta arriva dall’esterno ma noi dobbiamo moltiplicarla. Non sono venuto solo per il contratto”.

Palermo deve dimenticare il recente passato, Dionisi fa capire che la squadra dovrà farsi carico delle richieste della piazza: “Ogni piazza è diversa, ogni stagione è diversa. Non esiste il calcio di un allenatore, esiste un’idea di gioco, un’identità. Non credo che sia più difficile o più semplice. Io devo adeguarmi innanzitutto all’ambiente, alla passione, alla gente, alla società e alla qualità dei giocatori. Di conseguenza a quello svilupperemo il massimo che potremo fare, nelle prestazioni e nei risultati. Il nostro obiettivo è avere un’identità. Significa rialzarsi dopo una difficoltà, andare oltre l’ostacolo, significa moltiplicare l’entusiasmo di una piazza che ti trasmette tanto. C’è passione, non pressione. Io ho passione per il calcio, siamo tutti amanti di questo sport, finalmente ho colto questa opportunità che magari non ho avuto. Sono felice di rappresentare questa società e questi colori unici”.

L’esperienza dell’esonero

Dionisi arriva al Palermo dopo l’esonero dal Sassuolo. Lui stesso si rifa a un suo saggio collega per far capire come lo ha vissuto: “L’esonero è un’esperienza. Trapattoni disse che gli allenatori si distinguono tra chi verrà esonero e chi è già stato esonerato. Io sono stato esonerato al mio primo anno di carriera e prima di venire qua. L’esonero bisogna accettarlo, purtroppo non ho finito la stagione ma è il passato. Cercherò di trasmettere il mio bagaglio a voi, tra di noi e alla squadra”.

Per quanto riguarda il suo stile di gioco, Dionisi fa capire di voler lavorare al meglio. E soprattutto far lavorare la squadra al meglio: “La disponibilità è al primo posto, pretendo disponibilità ma non mi invento nulla. Se non c’è disponibilità da parte dei giocatori e non si va nella stessa direzione, non si può andare dietro alla squadra. Chiederò disponibilità e motivazioni. Abbiamo le idee abbastanza chiare ma ci vuole tempo per mettere dentro i pezzi giusti. Partiamo da una base di qualità, ma ci vogliono le persone giuste. Le difficoltà ci sono in tutte le stagioni, in un momento difficile potranno esserci pressioni ma dobbiamo tramutarle in motivazioni. Nelle difficoltà dobbiamo saperci rialzare, in un campionato lungo come la Serie B, che è più equilibrato della Serie A, ce ne saranno. Non dobbiamo lavorare per non avere difficoltà, ma dobbiamo farlo per essere uniti sempre, soprattutto quando non si vince. L’obiettivo si persegue ogni giorno, ma si raggiunge alla fine, e l’arrivo è lontano”.

Palermo, Dionisi esclude la difesa a tre

Ma da dove ripartirà il nuovo Palermo targato Alessio Dionisi? Dal punto di vista tattico, il tecnico si sente già di escludere uno schieramento: “Ripartiremo dalle certezze e dalle qualità dei giocatori. I giocatori con qualità e disponibili verranno messi a loro agio per poter performare, solo così si ottiene il meglio. Proveremo a fare questo in tutti i modi per partire in un modo e finire nello stesso. Vogliamo cercare di essere efficaci in base ai momenti. Non giocheremo a 3 dietro, questo è sicuro”.

Dionisi confessa di aver già sentito i giocatori già presenti al Palermo. Il primo vero contatto, però, avverrà vis a vis: “Ho sentito telefonicamente tutti i giocatori, mi volevo presentare e trasmettere cosa vorrei dare loro fin dal primo giorno di lavoro. Le telefonate hanno un valore, le parole dette al telefono hanno un valore, poi si parla faccia a faccia e sul campo. Ho voluto ascoltarli, capire da dove ripartire sul piano delle motivazioni”.

Ci saranno tanti giovani da valutare e anche alcuni elementi al rientro dai prestiti. Dionisi vuole vederli tutti all’opera per capire chi sarà all’altezza di far parte del Palermo che verrà: “Un allenatore non conosce mai fino in fondo le qualità di ogni singolo giocatore. Ho un’idea su tutti i giocatori di una rosa. La mia idea ha una valenza, ma c’è condivisione a 360 gradi. In campo la squadra la alleno io e la formazione la faccio io. La valorizzazione è di tutti i giocatori, se i più giovani sono buoni giocano, non ho problemi. L’obiettivo è che ci sia più competizione possibile, perchè alza il livello. Chi non è al livello non tira fuori qualcosa in più, e noi vogliamo tirarlo fuori da tutti”.

Stulac deve scuotersi

Un giocatore che al Palermo vuole riscattarsi, magari con Dionisi in panchina, è Leo Stulac. Il tecnico ha ammesso di aver già sentito il playmaker sloveno: “Leo è un giocatore che ho allenato, non è l’unico. Qualcuno c’è, qualcuno c’era e non ci sarà. L’ho sentito al telefono e l’ho stimolato perchè poteva fare di più. Ne è consapevole, voglio vederlo. Le qualità le riconosco in lui e in tanti giocatori, c’è chi nella competizione si esalta e chi lascia il posto al compagno. L’obiettivo è alzare il livello di tutta la rosa, Leo deve dimostrare di avere spirito di rivalsa”.

Per Dionisi questa è la prima esperienza al Sud. Anche questa è una bella sfida per lui: “È la mia prima esperienza al Sud, prima non c’era stata occasione. Sono contento, sono curioso. Cerco di cogliere tutto, ho già percepito la passione e chi l’ha vissuta può trasmetterla. Non vedo l’ora di viverla, voglio misurarmi con tutto, anche con le difficoltà. Anche la mia famiglia è contenta, vivranno questa esperienza qui”.

Si fa riferimento alle dichiarazioni di Matteo Brunori dopo il ko di Venezia. In tal senso Dionisi è chiaro”La passione è positiva, tifiamo tutti per la stessa squadra e abbiamo tutti lo stesso obiettivo. Ognuno la trasferisce nel modo che ritiene più opportuno. La direzione però è una sola. In certi momenti mi aspetto che da fuori spingano, ma da dentro bisogna spingere verso fuori. La direzione deve essere però la stessa, ovvero migliorarci”.

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