La lotta salvezza è la parte più interessante che riguarda il girone A di Eccellenza siciliana. Pochi gli obiettivi rimasti nel lato mancino della classifica, con la Nissa sempre più vicina al titolo e la zona playoff che ha acquisito un valore nullo, visto il distacco dalla Pro Favara seconda. Niente da fare per Supergiovane Castelbuono, Castellammare e Mazara 46. Diverso, invece, il discorso che riguarda la bellezza di 10 squadre. Chi più, chi meno, invischiate nella battaglia per non retrocedere. Cerchiamo di capirne di più.
Don Carlo Misilmeri, Marineo e Folgore Castelvetrano: tranquille ma non troppo
Possiamo chiamarle così, quelle più lontane dalle zone bollenti. Tra le parti di Misilmeri, Marineo e Castelvetrano la parola d’ordine è una sola: concentrazione. Questo è il concetto chiave per chi sta davanti e non deve perdere il vantaggio sulle inseguitrici.
Gli stop con Casteldaccia e Mazara 46 per Oratorio S. Ciro e Giorgio e Folgore (entrambe a 31 punti) hanno rallentato una marcia che sembrava spedita verso la salvezza matematica. Invece, chi continua a premere sull’acceleratore è la banda di Tommaso Napoli, capace di espugnare per 0-3 Fulgatore e posizionarsi al settimo posto in solitaria, a quota 32 punti, a +6 sull’Accademia Trapani (dodicesima e prima della griglia playout). Un distacco notevole per la Don Carlo, che spera di tornare a sorridere davanti al suo pubblico (ultimo successo all’Aloisio: 28 gennaio vs Geraci) in un match che vale metà salvezza contro il Castelvetrano di Cavataio. Marineo di Vigneri, invece, battuto dal Casteldaccia tra le proprie mura, che vuole riscattarsi a partire dal prossimo impegno tra le mura dell’Unitas Sciacca.
Athletic Club Palermo, la zona rossa dell’Eccellenza è vicina
Continua il periodo di crisi profonda dell’Athletic Club Palermo, entrato in un tunnel dal quale non si riesce più a vedere la luce. Sembra essere questa la strada intrapresa dai nerorosa dopo l’ottimo avvio in campionato. 12 punti conquistati nelle prime quattro giornate e primo posto in classifica. In Eccellenza un club palermitano difficilmente era partito così bene nei tempi recenti. Un cammino ormai all’opposto rispetto all’inizio per la formazione oggi allenata da Gabriele Cipolla, che dopo la sconfitta contro l’Accademia Trapani vede avvicinarsi pericolosamente la zona playout.
Il lavoro e i punti conquistati ad inizio stagione sono stati del tutto vanificati. Dopo la vittoria ai danni del Casteldaccia il 21 gennaio scorso, l’Athletic Club Palermo ha raccolto solamente un punto in sette partite. L’obiettivo prefissato ad inizio stagione era l’accesso ai playoff, tuttavia il rendimento negativo della squadra e la mancanza di risultati utili hanno fatto scivolare i nerorosa nella zona calda della classifica. La quinta piazza della categoria, occupata dal Castelbuono, è distante dieci punti, mentre i playout distano solo due lunghezze.
Corsa per evitare i playout di Eccellenza
Dopo un periodo di difficoltà durante l’inizio del girone di ritorno, appena un punto in 7 partite, il Casteldaccia ha invertito la marcia. 2 vittorie e un pareggio nelle ultime tre partite mentre nel girone di andata erano stati conquistati 17 punti. Le vittorie con Mazara e Marineo, da sommare con il pareggio interno contro l’Aspra, hanno permesso ai granata di regalarsi una ghiotta chance di salvezza, battendo due dirette concorrenti e affacciandosi al prossimo scontro diretto di Trapani, al cospetto dell’Accademia, con la reale possibilità di uscire dalla zona infuocata della classifica, almeno per una giornata.
Nell’ultimo turno di campionato, proprio l’Accademia Trapani, ha ritrovato il successo dopo due ko di fila. Sono così tre le vittorie del nuovo corso targato Vincenzo Melillo. Numeri che rilevano il buono stato di forma, tecnico e mentale, della squadra dell’ex Dattilo. Attualmente i trapanesi si trovano al 12° posto nel girone A a quota 26 punti: +10 dalla zona retrocessione ed a +1 sul Casteldaccia (prossimo avversario). Il Geraci, attualmente salvo, dista solo una lunghezza.
Chiosa proprio sulla società del patron Giaconia. La stagione di ritorno in Eccellenza del Geraci, c’è da premettere che sviluppa da un preciso modo di giocare. Da un’identità chiara. Mirto si è praticamente affidato sempre al suo modulo: il 3-5-2. Un sistema di gioco improntato, non sulla fase difensiva o sulla solidità, ma sul produrre calcio. Tradotto in 27 punti (pochi rispetto al meritato) e una zona playout estremamente vicina. A complicare particolarmente le cose è il seguente dato: la vittoria manca dal 14 gennaio. I pareggi nelle ultime 8 sono ben 5 e tutti di zero a zero. Un solo gol segnato e tre ko rimediati. Trend da invertire, ora o mai più.
Mazara sempre più vicino alla Promozione! Cosa rischiano Aspra e Fulgatore?
Fin qui è stata una stagione piena difficoltà per l’USD Mazara. Partiamo dall’inizio, quando con soltanto 2 vittorie nelle prime 13 gare, la società gialloblù ha deciso di esonerare Abbenante prima e Tedesco poi, per affidare la panchina a Dino Marino. Ma le cose, nonostante ciò, non sono migliorate. Le ultime 12 partite dei trapanesi, infatti, vedono solamente due successi, prima di 5 ko consecutivi di cui l’ultimo contro la Pro Favara. Per non parlare delle umiliazioni pesanti con Athletic Club Palermo, Nissa e Castellamare, sfide nelle quali è stata schierata praticamente la Juniores. Ultimo posto (a quota 16) meritato e zona playout distante due lunghezze.
Le ultime squadre da raccontare nella lotta per non retrocedere sono Aspra e Fulgatore. Rispettivamente al quindicesimo e quattordicesimo posto. Se da una parte c’è la compagine gialloverde, fresca di separazione dal tecnico Giancarlo Ferrara e reduce da un punto totalizzato in 4 partite, dall’altra c’è la squadra di Michele Marino. Il Fulgatore non è una società che può permettersi di allestire grandi rose, ma punta tutto sulla compattezza di un gruppo giovane e affamato, già consolidato nel tempo. Eccoli spiegati i 21 punti raccolti (e potevano essere qualcuno in più). La compagine asprense rischia molto di più dei trapanesi, al netto di un -8 dall’Accademia che lascia pensare a cattivi presagi. Infatti, in caso di distacco di 10 punti tra la prima e l’ultima della griglia playout, quest’ultimi non verrebbero disputati.
