Il calendario, una volta tanto, sorride al Palermo. La sosta per gli impegni delle Nazionali sta per esaurirsi, visto che tra poche ore si completerà il programma delle partite di Nations League e degli altri incontri internazionali. Alla fine dei conti, Eugenio Corini ha perso solo un paio di pedine, che per ironia della sorte si sfideranno questa sera. Ionut Nedelcearu e la sua Romania avranno di fronte la Bosnia, in cui milita Dario Saric. Poi la testa sarà rivolta esclusivamente al campionato e a una risalita da affrontare. C’è un Sudtirol da sfidare sabato pomeriggio in un “Barbera” che per il Palermo può tornare a essere fortino.
E come scritto prima, il calendario in tal senso dà una mano ai rosanero.
Effetto “Barbera” per il Palermo
Il match contro la formazione allenata da Pierpaolo Bisoli, infatti, sarà solo il primo di una mini-serie favorevole. Almeno dal punto di vista ambientale per un Palermo che fin qui ha puntato quasi esclusivamente sulla spinta del pubblico amico. Sei dei sette punti fin qui conquistati, infatti, arrivano dalle vittorie interne contro Perugia e Genoa. Per il resto un punto raccolto alla seconda giornata a Bari e poi solo sconfitte, tra cui anche una casailnga contro l’Ascoli dell’uragano Gondo. Ma proprio dall’impianto di viale del Fante potrebbe partire la riscossa dei rosanero.
Tre delle prossime quattro partite di campionato, infatti, si giocheranno al “Barbera”. Dopo l’incontro con una delle altre tre neopromosse dalla scorsa Serie C, infatti, il Palermo giocherà in casa anche contro Pisa e Cittadella. Due partite altrettanto insidiose per motivi diversi. I toscani potrebbero ancora godere della spinta data dal ritorno in nerazzurro di Luca D’Angelo sulla panchina. I veneti, invece, sono squadra che gioca sempre senza nulla da perdere, soprattutto lontano da casa. In mezzo ci sarà la trasferta contro una Ternana che forse più del Palermo punta sulla spinta del pubblico per ottenere i punti salvezza.
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Un trend da invertire
In ogni caso, le tre partite quasi consecutive al “Barbera” non possono bastare al Palermo. I rosa, infatti, come abbiamo già scritto vantano appena un punto in tre partite di campionato giocate lontano dalla Sicilia. Un bottino fin troppo misero in relazione anche alla differenza reti. Al di là della zampata di Valente a Bari, infatti, il Palermo non ha ancora segnato una rete in trasferta, se consideriamo anche il 3-0 di Coppa sul campo del Torino. Uno score pesante che, contando tutte le gare ufficiali, parla di otto reti incassate e solo una messa a segno, proprio quella dell’ex Carrarese al “San Nicola”.
Un trend da invertire, quello del Palermo lontano dal “Barbera”. Tuttavia il calendario fa capire che questo piano può anche attendere. Il processo di consolidamento di un gruppo largamente rinnovato, almeno per il momento, passa proprio dall’effetto placebo dato dal giocare in casa. Dopodichè, a partire da Terni e in seguito dopo la doppia gara interna, il Palermo deve iniziare a imporre la propria legge anche lontano da casa.