Il Messina perde ancora una volta la partita e la faccia in un colpo solo. Questa volta è la Juve Stabia a infliggere una severa lezione alla formazione giallorossa. Una partita senza storia fin dai primi minuti, che ha messo a nudo le grandi difficoltà di una squadra debole tecnicamente e fragile mentalmente. Di questo passo, il tracollo resta vicino.
Al primo vero allungo le “vespe” passano in vantaggio: minuto 11, corner dell’ex Palermo Silipo per Maggioni, che irrompe sul primo palo e batte Lewandowski. Messina subito in bambola e Juve Stabia che ne approfitta, anche se Zigoni non trova la porta. Alla mezz’ora, però, Silipo si mette in proprio e raddoppia su assist di Pandolfi. I peloritani spariscono dal campo e tre minuti dopo capitolano ancora: Berardocco serve Ricci che anticipa l’uscita di Lewandowski e deposita nella porta vuota il gol del 3-0.
In avvio di secondo tempo il Messina prova a tirare fuori l’orgoglio, ma al quinto minuto Trasciani colpisce la traversa, con deviazione di Barosi. Poi Silipo torna a prendersi la scena ma il suo tiro viene parato da Lewandowski. Poi piove sul bagnato per Auteri che perde Angileri per infortunio, ma la partita è ormai in archivio e si arriva rapidamente al triplice fischio. Nessuna traccia di reazione per un Messina che contro la Juve Stabia non ha tirato fuori gli attributi necessari a dare una scossa, anche all’ambiente.
E se persino il pubblico di fede stabiese, gemellato con i tifosi messinesi, trovano il tempo per esprimere sostegno agli avversari di giornata, vuol dire che i problemi sono evidenti.