Titas Krapikas, portiere del Messina, ha parlato della sua stagione in giallorosso e degli obiettivi per il rush finale. In un’intervista per Starcasinò Sport, sponsor dei peloritani, l’estremo difensore ha raccontato i suoi primi mesi in Sicilia e quello che ha potuto vivere sinora in città. Estremamente colpito dalla passione del pubblico di Messina, Krapikas ha voglia di lottare sino alla fine per la salvezza insieme a tutti i compagni di squadra.
Messina, Krapikas: “Vorrei lasciare un segno importante, ammiro Kahn”
Krapikas spera di chiudere il 2024-25 incidendo il suo nome nella storia del Messina. E per farlo servirà centrare la salvezza: “Sarebbe certamente molto bello lasciare qualcosa di importante qui. Non potrò fare quello che hanno fatto loro ma già fare piccolo pezzetto di storia di questo club sarebbe fantastico. Gli ambienti come quello di Messina mi gasano. Mi trovo bene, rispetto ad altre piazze dove sono stato a mio agio qui il tifo è più sentito”.
Il portiere sente il calore fortissimo, che si riverbera nel gruppo. Tutti amano questa vicinanza alla squadra. “Faccio parte del gruppo da inizio stagione e l’aria che si respira è quella della lotta. Vedo gente che vuole combattere per quello che tutti vogliono. L’obiettivo nostro e di tutta la città di Messina è uno solo: quello di salvare la categoria. Naturalmente lo è anche per me, è troppo importante restare in Serie C. Ho conosciuto meglio la città in queste settimane. Mi trovo assolutamente bene e mi ha colpito tanto, come detto in precedenza, il calore della gente dentro e fuori dal campo”.
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C’è spazio anche per raccontare qualcosa del passato di Krapikas, i suoi idoli e le sue prodezze più celebri: “Credo che la parata più difficile che ho fatto è stata contro il Bologna in Coppa Italia 3-4 anni fa (ai tempi dello Spezia). Ho intercettato un calcio di rigore e alla fine abbiamo passato il turno. Tra i portieri del passato che ammiro c’è Oliver Kahn“.