Lello Manfredi è uno degli artefici della salvezza del Messina. Il direttore generale ha parlato in una conferenza stampa accorata e appassionata: “Loro hanno fatto la loro partita. Noi sapevamo sarebbero venuti qui ad affrontarci in questa maniera. Speravamo di sbloccarla nei primi 20 minuti, ma le cose si stavano mettendo male. Non vi nascondo che ci siamo aggrappati a qualunque cosa per sperare di sbloccarla. Che poi l’abbia sbloccata Nino è una favola che a scriverla, era il lieto fine perfetto”.
La partita contro la Gelbison, quella del miracolo sportivo, è stata decisa da Antonino Ragusa. Per lui, Manfredi ha solo parole belle da spendere: “Oggi Ragusa ha voluto tutto lo staff, dai magazzinieri ai raccattapalle ed ha fatto un discorso da messinese vero. Anche se ha giocato tanti anni in Serie A, credo che oggi sarà una giornata che difficilmente dimenticherà”.
Messina, Manfredi laconico su Raciti
Lello Manfredi non si sbilancia sulla permanenza del tecnico Ezio Raciti: “Dovreste chiedere alla proprietà, al momento non so dirvi nulla. Nessuno ha pensato a domani, che potevano venir fuori realtà completamente diverse. È ancora presto per parlarne, ma non credo di essere io la persona giusta per rispondere. Sappiamo che Messina merita di più, forse è giusto che il presidente alzi il tiro. So che lo vuole, anche il programma dello scorso anno aveva ben altre aspettative. Poi le cose non sono andate bene, ma nessuno voleva una fine simile. Anzi ci è andata anche bene”.
“Raciti – prosegue Manfredi – è stato importante come gli altri per la salvezza. C’è stato un momento in cui si sia usciti fuori dai binari, perché quando le cosa vanno male c’è la caccia al colpevole. Per me si vince tutti assieme e si perde tutti assieme. Lui ha fatto quanto in suo potere, delle volte alcune critiche sono eccessive. Riconferma? Chiedete al presidente”.
Manfredi ha fatto capire che a Messina non occorrevano le parole, ma i fatti. “Ho fatto una sola conferenza stampa – ha detto – , in cui ho detto in cui che avremmo rinforzato la squadra. Ma questo non basta per salvarsi. Si è creata la giusta alchimia tra questi ragazzi, in cui i più grandi si sono messi a disposizione dei giovani. Questo con la sapienza del d.s. e degli allenatori ha permesso di centrale l’obiettivo. Nell’ultima settimana ci ha dato una mano anche uno storico preparatore messinese, Cotroneo”.
Un applauso per il pubblico
A un certo punto, sembrava che la squadra non ce la facesse. La colpa è soprattutto della grande fatica fatta nei primi mesi. Manfredi lo conferma: “Questa rincorsa così affannosa ha fatto perdere tante energie al gruppo. Quando il traguardo è vicino delle volte ti mancano le giuste energie fisiche e mentali. I giovani speravano in uno slancio degli esperti e viceversa. Giocarsi questi playout non è stato semplice”.
Infine una battuta sul pubblico di Messina, applaudito da Manfredi: “La risposta spontanea del pubblico è stata spontanea ed abbondante. Secondo me questa è una salvezza della città, non solo dei tifosi: sarebbe stato un dramma. La gente lo ha capito e , secondo me, poteva esserci una risposta maggiore con un meteo diverso”.
