Giacomo Modica, allenatore del Messina, è intervenuto in sala stampa al termine della partita persa nettamente dai peloritani contro la Juve Stabia. Una squadra, quella campana, decisamente straripante e che vede ormai lo striscione del traguardo verso la Serie B. Ma il Messina oggi ha favorito il compito della capolista. Sottolinea proprio questo aspetto il tecnico giallorosso, che chiama a raccolta i suoi calciatori e li mette davanti le proprie responsabilità.
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Messina, Modica: “Chi non lotta è fuori, salvezza nelle nostre mani”
Queste le parole di Modica al termine di Juve Stabia-Messina: “La partita peggiore degli ultimi ultimi due mesi. Una squadra che vuole e deve raggiungere certi obiettivi deve avere un approccio nettamente diverso. Sono certamente pesati i due infortuni nei primi minuti, ma c’è da far i complimenti alla Juve Stabia. Noi abbiamo grandi demeriti nella sconfitta, di cui mi assumo la responsabilità. Evidentemente non sono riuscito a far capire l’importanza di questa partita”.
Il tecnico non digerisce minimamente quanto fatto vedere dai calciatori. Anche perché nulla è ancora deciso in zona playout: “È capitato di perdere in passato, ma con altro tipo di prestazioni. Non siamo squadra che può giocare in questo modo, anche se incontriamo una squadra capolista con grande merito. Mi spiace per chi ci ha seguito nella trasferta. Dobbiamo fare ancora punti, perché il campionato non è finito. Chi capisce che deve combattere è dentro. Viceversa, chi crede di concentrarsi sugli obiettivi personali starà fuori”.
“Ora ci sono quattro partite, due in casa e due fuori, dobbiamo chiudere al meglio un bel campionato. Non contano le assenze, prepariamo ogni gara tutti assieme e i ragazzi sanno cosa fare. Se non hai la giusta applicazione con squadre come la Juve Stabia, poi si fa fatica. Allo stesso tempo dico di non gettare tutto a mare. Siamo pur sempre con un +5 sulla quintultima. Tutto è nelle nostre mani”, conclude Modica.