Giacomo Modica, allenatore del Messina, al termine della partita tra i giallorossi e il Foggia, terminata sullo 0-3. Partita buona per 45 minuti dei peloritani, che hanno creato tanto ma non sono riusciti ad andare oltre un insuperabile Pietro Perina. Nella ripresa, a causa delle ennesime espulsioni stagionali (12, ormai dato quasi da record), i giallorossi calano e gli avversari dilagano. Modica non condanna la prestazione dei suoi, ma sottolinea come ancora una volta la condotta degli arbitri non gli sia piaciuta.
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Messina, Modica: “Pensiamo alla salvezza”
Queste le parole di Modica al termine di Messina-Foggia: “Abbiamo fatto un primo tempo bellissimo, creando tante occasioni e con continuità. Poi è bastata una sbavatura per prendere gol e questo mi disturba. Ogni volta regaliamo sempre qualcosa. Così è complicato dire che lo 0-3 è bugiardo”.
Il tecnico torna a recriminare contro la classe arbitrale. Stavolta nel mirino non ci sono possibili rigori, ma la gestione dei cartellini: “La sconfitta per metà è colpa nostra. Per un’altra metà no: non faccio vittimismo, vorrei solo equità. Non c’era nervosismo, anche se basta un’ingiustizia e ci accendiamo. Però, sono i dettagli a dare fastidio: tipo un giallo su un primo fallo nostro oppure le interruzioni. Sono dettagli che si ripetono”.
Modica è comunque molto amareggiato, visto che oggi si poteva decidere l’ingresso dei peloritani ai playoff: “Volevamo far gioire la gente, che anche oggi ci ha supportato. Li ringrazio e anzi sono dispiaciuto per loro. Abbiamo messo tanto impegno e intensità. Adesso dobbiamo parlare tra di noi, come squadra, per quanto riguarda le espulsioni”.
Da un lato il sogno è ancora vivo, dall’altro il tecnico si concentra sulle necessità di fare punti per altri aspetti. Certo è che oggi si poteva fare poco di più in fase offensiva. “In avanti magari è mancato Rosafio nella rifinitura e nei passaggi, ma abbiamo fatto bene. Ci sono state almeno quattro palle gol, ma Perina ha preso tutto. Gli devo fare i complimenti. Noi usciamo amareggiati dalla gara. Poteva essere la svolta. Ora testa bassa per la salvezza”, conclude Modica.
