Si è chiusa sul 2-2 la partita tra Messina e Potenza, gara valevole per la 37a giornata di Serie C Girone C. Partita dai mille volti, che si è decisa nella ripresa con le reti di Emmausso e Salvo. Nonostante il pareggio arriva la salvezza tanto attesa per un anno. Queste le pagelle relative a Messina-Potenza.
Messina-Potenza, le pagelle della gara
Nelle pagelle di Messina-Potenza brillano le prestazioni dei due marcatori, Salvo ed Emmausso. In generale, però, i giallorossi non fanno una grande prova, soprattutto nel primo tempo. Tra quelli che emergono negativamente ci sono Firenze, Ragusa e Plescia.
Difesa
Fumagalli 6 – lui ci prova a tenere a galla i suoi, con alcuni interventi di ottima fattura. Ma stasera i suoi compagni di reparto non lo aiutano tantissimo. Comunque, prova sufficiente del portiere, che può festeggiare la salvezza e l’esordio del figlio Jacopo.
Salvo 6,5 – la sua prestazione, come spesso capita, è generosa e brillante. Nel primo tempo spinge tanto, ma come altri compagni non è particolarmente preciso. Nella ripresa cambia passo e segna un gol da attaccante puro. Una rete che, di fatto, regala la permanenza in C del Messina.
Manetta 5,5 – non è nella sua serata migliore. Su Caturano fatica a costruire una marcatura solida. Da rivedere anche il posizionamento in occasione del 2-2 di Steffè.
Pacciardi 6 – meglio del suo compagno di reparto, salva almeno un paio di volte su Caturano. Non è la giornata migliore della difesa peloritana, ma lui non demerita.
Dumbravanu 6 – prova a farsi vedere in impostazione ma non è esattamente il suo forte. Coi minuti che passano pensa maggiormente ad arginare gli attacchi del Potenza, mettendo in ghiaccio la salvezza.
Centrocampo
Franco 6 – partita ordinata e senza sbavature per il centrocampista. Non trova grandi lampi per servire i compagni del reparto avanzato ma è fondamentale per dare manforte alla difesa.
Firenze 5 – uscito dai radar per diverse partite, non ha certo dato prova di grande brillantezza. Stavolta non si accende neanche su calcio piazzato. (Dall’87 Civilleri s.v.)
Attacco
Ragusa 5 – partita assolutamente incolore per il numero 90, schierato quasi a sorpresa dal 1′. Lui però non sfrutta la chance, apparendo troppo spaesato e impreciso. E Modica, giustamente, lo lascia in panchina a fine primo tempo. (Dal 46′ Rosafio – gli bastano pochi secondi per far capire a Modica che ha sbagliato a lasciarlo in panchina per un tempo. Prima serve l’assist perfetto per l’1-1 di Emmausso, poi si prende tanti falli per far respirare i suoi e mettere in difficoltà gli avversari).
Emmausso 6,5 – la prima frazione del giocatore è in linea con tutto il Messina, spento e inefficace. Basta però un lampo per riaccendere la vena realizzativa del numero 10, che segna il gol numero 10 del suo campionato. Un colpo di testa preciso e letale che fa gioire il pubblico di casa. Inoltre, entra anche nell’azione del 2-1, con un filtrante calibratissimo per Giunta in area. Esce tra gli applausi scroscianti dello stadio. (Dal 91′ J. Fumagalli s.v. – esordio in campionato per il giovane difensore, che esordisce tra i professionisti sotto gli occhi attenti ed emozionati di papà Ermanno).
Zunno 6 – meglio nella ripresa che nella prima frazione, quando torna a fare il falso nueve. La serata era di quelle difficili da superare, dato che la difesa del Potenza non lascia passare neanche uno spillo. Ha qualche lampo e comunque si mette in luce. (Dall’87’ Luciani s.v.)
Plescia 5 – non basta la generosità per giustificare la sua presenza in campo. Certo, la prestazione del Messina nel primo tempo non lo aiuta certo a brillare, ma lui fa poco per trovare spazio. (Dal 46′ Giunta 6 – serve l’assist più importante della stagione, un pallone preciso per Salvo che insacca. Anche lui, messinese come il terzino destro, si regala una serata da incorniciare. Di sostanza, in generale, la sua prova).
Pagelle Messina-Potenza, la valutazione del tecnico giallorosso
Modica 6 – si rifà nella ripresa, dato che i suoi ragazzi sbagliano approccio alla gara. I cambi sono decisivi per risolvere la contesa. Arriva una salvezza meritata, che passa anche dal lavoro rigoroso del tecnico. Ora si può pensare al futuro.