Pietro Sciotto si affida alla cabala per il rilancio del Messina. Il presidente ammette di augurarsi in una inversione di tendenza in coincidenza con l’anticipo della gara con il Monterosi: “Mi auguro che il nuovo orario ci porti fortuna, è un momento delicato. Siamo sfortunati, meriteremmo qualche punto in più in classifica. Siamo pronti a correre ai ripari, reperendo sul mercato quello che serve. Stiamo cercando dei correttivi, vogliamo salvarci con tranquillità, senza tutti questi patemi d’animo”.
Il patron dei peloritani parla della difficile situazione degli uomini di Auteri. Forse qualche errore è stato fatto nella costruzione della rosa: “Evidentemente qualche scelta effettuata in estate non è stata felice ma io faccio il presidente e non posso esprimermi in merito. Inizialmente abbiamo concordato un budget, che abbiamo già sforato e siamo pronti a investire ulteriormente. Voglio salvare il Messina, non posso macchiarmi di una retrocessione. Farò di tutto per mantenere la categoria. Ho compiuto tanti sacrifici per ottenere la serie C, dopo essere partito da zero. Sognavo un campionato di metà classifica, con l’obiettivo di alzare gradualmente l’asticella. Purtroppo il calcio non è una scienza esatta”.
Eppure Sciotto sa che il Messina può contare su uomini di qualità. Come ad esempio il tecnico Gaetano Auteri: “Sto vivendo male queste settimane, speravo in un’annata dignitosa. Abbiamo preso un allenatore d’élite per la C e un direttore sportivo che l’anno scorso aveva centrato gli obiettivi prefissati. Sono stato sempre presente al campo. Questa settimana mi sono un po’ allontanato, ho preferito fare lavorare il gruppo e la squadra in autonomia”.
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Si chiude con un appello al pubblico. In particolare i ragazzi delle scuole. Loro devono essere la linga del tifo del futuro: “Invito i ragazzi presenti al campo gratuitamente, spero possano essere accompagnati anche dai loro docenti. Serve il sostegno di tutti, soprattutto in questo momento di difficoltà. Ai tifosi chiedo di non contestare la squadra dal primo minuto, perché abbiamo tanti ragazzi in rosa, che potrebbero risentirne emotivamente. Dopo il fischio finale invece ogni critica, anche dura, rivolta al sottoscritto o ad altri protagonisti è ovviamente legittima”.