L’Oratorio Marineo di Giuseppe Vigneri colpisce ancora: 0-2 contro l’Aspra e salita al momentaneo ottavo posto, a +5 dal dodicesimo occupato dall’Accademia Trapani (che significherebbe playout). La vittoria contro la squadra di Giancarlo Ferrara è soltanto l’ultima di una serie di ottime prestazioni dei biancorossi, che con un’identità ben precisa, un calcio propositivo e grande personalità sono diventati una delle rivelazioni di questa stagione. Il tutto considerando una rosa giovanissima ed estremamente corta rispetto a molte altre concorrenti.
Calcio propositivo e grande personalità: l’Oratorio Marineo ha una mentalità diversa
Umiltà, toni sempre regolari e poca autocelebrazione: è il profilo di Giuseppe Vigneri nelle varie interviste post partita, nonostante l’Oratorio Marineo sia la terza dopo le “big 5”. La squadra marinese non è però soltanto una squadra “spavalda” e di personalità, ma esprime anche un buon calcio con idee chiare e ben precise.
Un 4-3-3 che garantisce equilibrio e tanta qualità. Equilibrio perché Generoso, Lo Vico e Sannasardo – da centrocampisti razionali e intelligenti (nonostante la giovane età) – riescono a legare bene i reparti. E la qualità perché i biancorossi hanno nel proprio reparto offensivo giocatori di valore, dai quali Vigneri ha saputo tirare fuori il meglio.
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Da Sendin a D’Agostino: i “giocatori simbolo”
Uno dei giocatori che più cresciuto con Giuseppe Vigneri è Giacomo D’Agostino, che nello scorso campionato di Promozione si era fermato a quota 3 reti. La vera svolta è però arrivata nel 2023: dall’inizio della stagione ha messo a segno 4 gol, oltre agli svariati assist serviti per i compagni.
Se però le qualità di D’Agostino erano già note (soprattutto tra le parti di Marineo), Giuseppe Vigneri ha tirato fuori anche l’ottimo potenziale di molti giocatori under: Antonino Zerillo, Vito Sannasardo, Alessio Fuschi e Lo Vico su tutti, privi di grandissime esperienze, ma equilibrati e performanti da fornire un ottimo contributo. Poi ci sono le parate di Sendin, le reti di Sane Dame (doppietta contro il Mazara dopo le giornate di squalifica) e le sgroppate di Mantegna sul binario destro. Senza dimenticare l’esperienza e la solidità che forniscono Ciccio Maggio (a quota 5 gol) e Totò Di Peri in difesa. Estroso e bello da vedere il talento ancora non tutto venuto a galla del jolly Pietro Morana, fermo a 3 centri in stagione.
Interessante anche il discorso per Jùlio Generoso, che aveva faticato nel girone d’andata al Santa Croce. Complice anche una squadra non attrezzatissima per la categoria. Dal trasferimento a Marineo la svolta, con Generoso che ha segnato – anche – il suo primo gol in stagione, contro il Fulgatore. Nel corso dell’annata Giuseppe Vigneri lo ha trasformato in un calciatore completo, meno appariscente, ma di grande affidabilità tecnica e tattica. Idee chiare sulla trequarti in possesso, pressing e disciplina tattica in non possesso. Insomma, non grandi nomi ma calciatori di qualità, “perfezionati” tatticamente da Vigneri, che con umiltà, spirito di sacrificio e cultura del lavoro ha conquistato Marineo e l’Oratorio San Ciro e Giorgio.