Dopo la sgambata contro la Primavera del Palermo, Silvio Baldini fa un po’ il punto della situazione. Era importante soprattutto chiarire le condizioni di Samuele Massolo, uscito nel primo tempo dopo uno scontro con Perrotta: “I ragazzi della Primavera hanno fatto un campionato straordinario, era giusto festeggiarli e lo abbiamo fatto in questa partita. La squadra a questo punto della stagione cerca di comportarsi in modo da essere utile. Nessuno si sente più penalizzato. Massolo ha preso una botta alla testa, abbiamo avuto un po’ di paura ma ora tornerà a casa a riposare un po’. Marconi era in panchina, aveva un problema muscolare e anche ieri ha lavorato a parte. Abbiamo ritenuto giusto non farlo giocare”.
Uno dei temi toccati in conferenza stampa non poteva non essere l’indiscrezione sul City Football Group. Baldini glissa provando a concentrare il suo discorso più sul campo che su quanto accade al di fuori: “Io non ne so nulla, ho sentito anch’io questa notizia. Certamente porta entusiasmo e porta la voglia della gente di stare vicino al Palermo. Andiamo incontro ai playoff e abbiamo bisogno del nostro popolo. Speriamo di fare bene, abbiamo ancora una partita a Bari e cercare di vincerla. Poi quel che accadrà, accadrà. L’unica cosa che possiamo fare è prepararla nel migliore dei modi, ci saranno delle insidie ma ce la dobbiamo giocare. Il pareggio non serve, dobbiamo cercare di vincere”.
Palermo, Baldini punta i playoff
Considerando lo stop forzato fino all’ultima giornata, la linea tra il secondo e il quarto posto finale è molto sottile. Il Palermo non sa ancora quale sarà il suo destino ma Baldini non vi si sottrae: “Qui bisogna fare buon viso a cattiva sorte. Se arriviamo quarti entriamo subito ai playoff, se arriviamo secondi partiremo più avanti. Sarei ipocrita se dicessi che preferisco una cosa piuttosto che un’altra. Dobbiamo prendere quel che verrà. Posso dire che potevamo fare meglio e non ci siamo riusciti, nell’ultimo mese la squadra ha fatto uno step in avanti e lo ha dimostrato a Monopoli. Ai playoff non c’è da fare calcoli, ci sono sfide che vanno vinte, se non vinci vai a casa. Dobbiamo cercare in tutti i modi di raggiungere questo traguardo”.
Pesano come macigni alcuni risultati, come i pareggi ottenuti contro Fidelis Andria, Potenza e Paganese. Il tecnico però guarda il lato positivo, ovvero la reazione dopo queste tre gare negative: “C’è rammarico, se avessimo vinto quelle partite oggi avremmo 69 punti e potevi ancora cercare di giocartela con il Bari. Dispiace ma vuol dire che non eravamo ancora pronti per questo genere di sfide. Dopo quei tre pareggi sono arrivate delle bellissime vittorie, ma ora guardiamo ai playoff. Gli avversari la penseranno come noi, ma non abbiamo altre chances per cullare il nostro sogno”.
Si chiude parlando del Catania e della sua sparizione. Una vicenda che fa storcere il naso al mister toscano: “Togliendo una squadra a tre giornate dalla fine il campionato non aveva più la sua regolarità. Dispiace perchè mi sarebbe piaciuto giocare questa partite che è l’essenza del calcio. I tifosi sanno che esiste questo genere di partite e si avvicina al calcio per questo motivo. Li hanno fatti arrivare a tre giornate dalla fine, non capisco perchè. La fine del Catania la sapevano tutti ma gliel’hanno fatta fare con una lenta agonia e non è giusto”.
