Il Palermo si prepara a vivere una grande notte e Silvio Baldini non vede l’ora di affrontarla. La gara contro la Triestina, in programma domani sera con fischio d’inizio alle 20.30, si giocherà in uno “Renzo Barbera” tutto esaurito. Un vero sogno per il tecnico e per i suoi giocatori: “Bellissime sensazioni, è quello che io e i giocatori desideravamo. Sognavamo di avere uno stadio come quello visto con la Nazionale e siamo felici che sia arrivato così presto. Non pensavo che avremmo fatto tutto esaurito con la Triestina. Per chi fa questo mestiere è il massimo, avere la fortuna di vivere queste emozioni”.
Il ritorno della gente in massa allo stadio è anche il segno del grande lavoro svolto dal club. Un mix di impegno sul campo e fuori dal campo. Baldini in conferenza stampa tende a sottolineare questo duplice aspetto: “La società sta facendo le cose in grande, sta facendo in modo di riportare il Palermo ai livelli di una volta. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ho sempre detto ai ragazzi che dovevamo portare la gente allo stadio facendo vedere che possiamo vincere, altrimenti la gente non viene. Sembra che siamo riusciti a concretizzarla, ora dobbiamo dargli seguito”.
Palermo, Baldini vede la squadra sul pezzo
Naturalmente per alcuni giocatori, non sempre abituati a uno stadio pieno, questa potrebbe diventare un’arma a doppio taglio. Baldini, però, da questo punto di vista è tranquillo e si fida dei suoi ragazzi: “Ai ragazzi non devo dire niente, sono regali che ti fa il calcio. Uno da bambino sogna di vivere uno stadio pieno da protagonista. Loro devono godersela con grande serenità, se lo sono guadagnato e devono solo avere pressioni positive e grande autostima. Se lo stadio è pieno, lo è perchè abbiamo convinto la gente che abbiamo la possibilità di vincere i playoff”.
Per quanto riguarda questioni di natura tecnica e fisica, non ci sono grosse preoccupazioni. Sia Andrea Accardi che Edoardo Soleri, infatti, si allenano a parte a scopo puramente precauzionale: “Soleri e Accardi si sono allenati a parte perchè hanno degli acciacchi, ma sono a disposizione. Problemi non ce ne sono, hanno cercato di stare attenti ma sono disponibili anche loro. Prima di gestire ogni situazione voglio avere la certezza di aver acquisito il passaggio del turno”.
Palermo-Triestina, come si vince
Il Palermo può battere ancora la Triestina seguendo alcuni principi sottolineato da Baldini. In primis il fatto di tenere il pallino del gioco. Un po’ com’è successo per larghi tratti della gara di andata: “L’importante è farli rincorrere quando abbiamo la palla noi, fanno fatica a rincorrerci. Abbiamo sempre la superiorità numerica in una parte del campo, soprattutto sugli esterni, che ti permette di avere sempre un 2 vs 1. Bisogna dare anche meriti agli avversari e alle loro qualità. All’andata era importante non farli giocare per non trovarsi in situazioni poco simpatiche. Dopo il gol del 2-1 noi abbiamo avuto anche situazioni pericolose. Loro hanno meritato il gol, ma noi non siamo rimasti a guardare”.
Nel secondo tempo del “Nereo Rocco” si è vista un po’ di difficoltà a livello fisico. Tutta colpa di quei tanti giorni di inattività, anche se Baldini ribadisce la piena fiducia nel suo gruppo anche a livello atletico: “Sicuramente non giocare per tanto tempo può creare dei problemi. C’erano giocatori come Giron e Luperini che non giocavano da un mese, dalla partita di Monopoli. Abbiamo intervallato quest’ultimo mese in cui abbiamo giocato solo due partite, ma va bene così. Abbiamo avuto il tempo di recuperare e di allenarci. Contro Bari e Triestina abbiamo fatto due ottime partite. Ci metterei la firma nel vedere il Palermo che fa prestazioni come quelle di Bari e Trieste”.
Baldini ha fatto sapere di non aver ancora svelato la formazione alla sua squadra. In ogni caso non dovrebbero esserci grosse novità, anche perchè il tecnico toscano si fida dello zoccolo duro che lo ha portato fin qui: “In questo momento ho a disposizione 23 giocatori, stanno tutti bene e sono in ottime condizioni. Per chi ha giocato meno è più difficile trovare ritmo partita, ma se c’è bisogno di loro dall’inizio o a gara in corso ci sono. Hanno fatto le cose per bene in questi giorni, si sentono partecipi di questa avventura. Da questo punto di vista sono molto sereno, finchè il risultato sul campo non sarà in sicurezza cercherò di basarmi sempre sui giocatori che mi hanno dato le maggiori garanzie”.
