spot_img
- Advertisement -

Palermo, bivio Insigne: l’arrivo di Dionisi può cambiare il suo futuro

Nel nuovo Palermo targato Morgan De Sanctis e Alessio Dionisi, in tanti si chiedono che fine farà Roberto Insigne. La stagione dell’ex Frosinone è catalogabile nettamente nella cartella “delusioni”. Da titolare quasi inamovibile nella prima parte di stagione, Insigne si è trasformato in una riserva da prendere poco in considerazione. Questo alla luce anche di prestazioni quasi mai convincenti in un assetto tattico (va detto) poco consono alle sue caratteristiche. Ma adesso tutto è cambiato sotto il piano delle questioni sportive.

Al nuovo assetto, portato da Alessio Dionisi, si uniscono le valutazioni in termini di calciomercato in entrata (studiando i profili più adatti a migliorare la rosa) che quello in uscita. E non è detto che proprio Roberto Insigne non possa essere coinvolto nel nuovo corso del Palermo. Un calciatore che adesso deve capire se può giocarsi le proprie chance in rosanero oppure proseguire la sua carriera altrove.

Palermo, la stagione di Insigne è da dimenticare: i numeri

- Advertisement -

L’arrivo a Palermo di Roberto Insigne avrebbe dovuto rappresentare la ciliegina sulla torta di un calciomercato, quello dell’estate 2023, votato all’esperienza. L’arrivo di tanti giocatori di valore (almeno sulla carta) e con tanti successi in Serie B alle spalle dava un chiaro segnale degli obiettivi per cui i rosa avrebbero dovuto lottare. Ma la stagione appena trascorsa ci ha detto che i siciliani raramente sono riusciti a mettere in campo questa loro presunta superiorità.

E, anche in questo senso, proprio l’annata di Roberto Insigne appare esemplificativa. Partendo dai numeri, nelle 28 partite giocate in rosanero dal fantasista, ben 18 volte è partito titolare. Segno che lo spazio, in determinati frangenti non è certo mancato. Ma, a fronte di un discreto minutaggio (1.403 minuti disputati) l’apporto di gol e assist è stato esiguo: 2 le reti messe a segno (contro Feralpisalò e Pisa nel girone d’andata) e 4 le assistenze vincenti per i compagni. Numeri lontani da quelli visti nelle ultime annate a Benevento e Frosinone, soprattutto in termini di gol segnati.

Ma quello che in questi numeri non si vede è la qualità delle prestazioni messe in campo. Roberto Insigne non è mai sembrato al centro delle manovre della squadra, incapace di incidere nella trequarti avversaria. Mai un guizzo, un passaggio vincente o un’imbucata per Matteo Brunori, che avrebbe pagato oro questo tipo di assistenza. Ma non passi inosservato che il ruolo ricoperto dal calciatore napoletano comprendeva diversi compiti difensivi e di ripiegamento, che lo hanno spesso portato lontano dalla porta. Infatti, solo nominalmente il Palermo ha giocato con un 4-3-3 nella prima parte di stagione, dato che gli esterni offensivi erano quasi portati a fare gli esterni a tutta fascia. Ma è legittimo chiedersi cosa accadrà con l’avvento di Alessio Dionisi sulla panchina rosanero.

LEGGI ANCHE -> Palermo, Saric rientra dal prestito: nuova chance con Dionisi o cessione definitiva

Il nuovo 4-2-3-1 può regalare una chance ad Insigne

Il nuovo modulo del Palermo, anche per caratteristiche dell’organico attualmente presente, potrebbe essere il 4-2-3-1. Un tipo di schieramento già visto dalle parti di viale del Fante nei primi mesi del 2024 con ottimi risultati, ma messo di fatto in cantina con l’infortunio di Filippo Ranocchia. Per di più, l’interpretazione di questo modulo da parte del neo-tecnico rosanero dovrebbe portare gli esterni al tiro frequentemente, senza troppo sacrificarli in compiti difensivi.

Condizioni che potrebbero regalare a Roberto Insigne nuova linfa e nuovi stimoli per giocarsi le sue carte a Palermo. Gli sarebbe data nuovamente la possibilità di vedere la porta e aiutare i compagni d’attacco, sgravandolo (almeno in parte) da rincorse chilometriche agli avversari. È chiaro, però, che sarebbe troppo facile dare la colpa della sua mancata resa solo al modulo attuato l’anno scorso. Il giocatore dovrà certamente metterci del suo per offrire delle prestazioni di ben altro spessore, per potersi trasformare nel giocatore indispensabile che nel 2023-24 non è stato. Inoltre, bisognerà capire se l’intenzione del giocatore sarà ancora quella di rimanere in Sicilia o andare altrove. Anche se, al momento, non sembrano esserci altre opzioni sul tavolo del calciatore, legato al Palermo da un contratto sino al 2026.

Ecco quindi che l’imminente inizio di ritiro a Livigno giorno 7 luglio può essere già un primo punto di snodo nel futuro di Roberto Insigne. I colloqui con Alessio Dionisi e Morgan De Sanctis potrebbero convincere le parti a riprovarci e riscattare una stagione negativa.

- Advertisement -

Related Articles

- Advertisement -

Ultimi articoli