Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto in sala stampa per presentare la sfida tra i rosanero e il Modena. Il tecnico rosanero è atteso, come del resto la sua squadra, dalla trasferta in Emilia Romagna che non sarà a suo dire per nulla semplice. Davanti una squadra che sa essere equilibrata in entrambe le fasi e con uomini d’esperienza. Di contro però i siciliani hanno dalla loro l’entusiasmo di due vittorie consecutive e il supporto di un pubblico caloroso anche lontano da casa.
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Palermo, Corini: “Coltiviamo un percorso, Modena squadra solida ed equilibrata”
Queste le parole di Corini alla vigilia di Modena-Palermo: “Stiamo coltivando un percorso, la volontà dei ragazzi di curare i particolari. Era giusto dare una giornata libera ai ragazzi per lo stress che stanno provando, i 18 giocatori in campo per l’allenamento è un bel segnale. Stiamo creando empatia che porti a una mentalità sempre più forte e coerente per quel che vogliamo raggiungere”.
Il tecnico di Bagnolo Mella ha studiato il prossimo avversario e ne esalta alcune doti in particolare: “Il Modena già l’anno scorso da neopromossa ha fatto un buon campionato con Tesser. Bianco ha fatto i suoi adattamenti e ha lavorato sui suoi principi. È una squadra solida ed equilibrata, sa attaccare ma anche difendere. Hanno giocatori qualitativi come Tremolada che gioca in profondità e calcia bene in porta, un centrocampo molto qualitativo”.
“Hanno perso una sola partita contro il Venezia dopo essere passati in vantaggio” prosegue Corini. “Meritano di stare dove sono e lo stanno certificando con prestazioni e risultati. La sconfitta interna darà loro ulteriori motivazioni”.
Corini: “Speriamo nei recuperi nella sosta, bene Aurelio e Lund”
Guardando in casa propria, Corini ha esaltato il suo collettivo che col Sudtirol gli ha permesso di sopperire anche a delle assenze dell’ultimo minuto. In special modo in attacco, dove Mancuso non ha certo fatto sentire la mancanza di Insigne: “Alcuni saranno titolari un po’ di più, altri di meno. Lo abbiamo visto nell’ultima partita, i cambi sono fondamentali. Avendo solo un cambio sugli attaccanti ho puntato sulle risorse dai centrocampisti che potevano sostituire gli attaccanti. È importante giocatori e durante la sosta speriamo di recuperarne altri”.
La fascia sinistra sin qui ha dato grande soddisfazione ai tifosi, con i due terzini che si sono messi in luce in queste prime partite: “Aurelio e Lund stanno facendo molto bene. Sia Kris che Giuseppe quando iniziano la partita hanno dati atletici pazzeschi, vanno a velocità importanti in un ruolo in cui chiedo tanto. Avere risorse del genere aiuta a mantenere alto il livello. Stanno facendo molto bene”.
Corini: “So che significa quando c’è connessione tra Palermo e il pubblico”
Il pubblico del Barbera ha trascinato il Palermo a rimostrare sul Sudtirol nell’ultima partita e questo Corini lo sa. Ecco perché ritiene da sempre fondamentale l’apporto dei tifosi rosanero: “So bene cosa voglia dire creare una connessione tra squadra e pubblico. Quando il giocatore si riconosce nella squadra, i giocatori ne traggono beneficio. La delusione contro il Cosenza è stata grande. Continuo a dire che uniti siamo più forti, è bello vedere un pubblico che sostiene per 95 minuti. Dobbiamo accettare i fischi così come gli applausi. Quando si crea questa connessione durante la partita è una risorsa importante. Penso che sia un grande valore e porta a creare un effetto straordinario, dobbiamo però crederci”.
“Lavoro tanto sui momenti chiave, sono quelle sfumature fondamentali” dice Corini. Ho detto ai miei giocatori che è fondamentale leggere bene quel che succede. I 10 minuti dopo l’1-1 sono stati il momento peggiore per noi, abbiamo permesso al Sudtirol di prendere campo. Questo è il concetto di connessione. A Modena non dobbiamo allungarci, loro giocano in densità e quando consolidano il possesso diventano pericolosi. Bisogna saper leggere e orientare le partite”.
Corini: “Gol di Ciervo e Canotto diversi. Siamo alla ricerca di equilibrio”
Molti osservatori e tifosi hanno ravvisato somiglianze nei gol subiti dal Palermo nelle ultime partite casalinghe. Corini però ha una visione diversa: “I gol subiti nascono da situazioni diverse. Contro il Cosenza potevamo dare pressione prima a Canotto sul piede forte. Contro il Sudtirol dovevamo fare meglio, soprattutto nella gestione del 2vs2 laterale e della respinta. Abbiamo perso una palla a rimbalzo, dobbiamo essere equilibrati ed energici e capire prima lo sviluppo. Siamo stati un po’ passivi e abbiamo permesso un tiro a Ciervo che ha fatto un gran gol. Dobbiamo fare però molto meglio”.
Il tecnico rosanero sa che c’è da lavorare ancora su certi meccanismi, benché il Palermo in difesa subisca ormai poco: “L’equilibrio lo ricerchiamo sempre, c’è grande disponibilità dei ragazzi a lavorare e pressare. Ciò aiuta la difesa nella lettura e la squadra nell’essere compatta. È fondamentale per diventare una squadra vincente. C’è anche la disponibilità degli attaccanti nel lavoro senza palla, tutti devono fare sacrificio. Ho ripensato alla Juventus andata in finale di Champions League con Mandzukic che era una punta centrale adattata a sinistra. Questo è il sacrificio e la volontà che voglio dai giocatori, quando loro lo capiscono sale la qualità della squadra”.
Corini: “Ricordo Palermo-Siena e la prima trasferta a San Siro. Vivo d’emozioni”
Corini viene poi portato a commentare il grande supporto che ci sarà in Emilia dei propri tifosi: “Ricordo come se fosse oggi la prima partita col Siena, lo stadio pieno già dal riscaldamento, poi i 10.000 alla prima trasferta a San Siro. Questi sono i brividi che voglio sentire anche quest’anno. Già l’anno scorso in un momento particolare della stagione a Modena erano 1.600 e conquistammo una vittoria fondamentale per quel momento del campionato. Quando la tifoseria si riconosce nella squadra è qualcosa di bello, vogliamo renderli felici. Questo muro rosanero ci darà una mano a battere una squadra difficile come il Modena“
“Con il mestiere che faccio devo tenere le emozioni per me” prosegue Corini. Anch’io vivo di emozioni. È stata una partita di cui avevo percepito le difficoltà e avevo percepito la delusione contro il Cosenza. È stato bello liberare e trasmettere le mie emozioni. Io faccio sempre mezzo passo indietro rispetto al modo di gioire, quando c’è da mettere la faccia la metto sempre. Volevo gioire insieme ai miei tifosi, è un ricordo che tengo per me perchè è stato molto emozionante”.
Corini: “Nei momenti positivi si lavora. Già da prima di Bari…”
Corini però invita tutti anche a stare sul pezzo, sfruttando questo momento positivo per migliorare in alcune fasi della partita: “Nei momenti positivi bisogna continuare a lavorare. Se lo fai nel momento negativo vuol dire che qualcosa non quadra. La capacità di lavorare nel particolare è fondamentale, sviluppi al meglio le tue qualità. Dobbiamo ancora migliorare soprattutto nell’attaccare la porta. Contro Cosenza e Sudtirol portiamo 70 palloni in area e dobbiamo per forza calciare meglio in porta. Negli ultimi 20 minuti contro il Sudtirol c’è quel che deve essere una squadra nella qualità del gioco offensivo. Dobbiamo essere più efficaci”.
Per il tecnico era evidente che qualcosa di importante si stava creando già ad inizio del percorso: “Già dalle prime amichevoli estive e dalla partita contro il Bari iniziavo a vedere qualcosa. Cosa che si conferma con il passare delle partite. Avevamo bisogno solo di ottenere dei risultati che stanno arrivando. Alla prima chiacchierata prima del ritiro ho detto alla squadra ‘Non ho tempo da perdere, dobbiamo lavorare al meglio, chi ci crede deve capire che dobbiamo lavorare al meglio’. Siamo partiti bene, ma siamo ancora all’inizio di un lungo cammino”.
Corini: “Crediamo in Vasic, diamogli tempo. Gomes? Ho 6 titolari a centrocampo”
Infine Corini fa una panoramica sul suo centrocampo. In particolare su due elementi che sono spesso stati sulla bocca dei tifosi: “Vasic sta facendo bene, ha qualità, fisicità e tecnica. Contro il Venezia è stato più partecipativo nel gioco. Crediamo in lui, dobbiamo dargli tempo per migliorare sotto tutti i punti di vista”.
“Provo grande stima per Gomes, a Venezia ha giocato titolare. Il concetto è sempre lo stesso, quello di schierare giocatori in grado di affrontare al meglio gli avversari. Rifletto su quello che ho a disposizione, chi mettere all’inizio e come potrebbe andare la partita. Potrebbe partire dall’inizio oppure subentrare, oggi a centrocampo ho 6 titolari e a seconda di come voglio orientare la partita mi sento coperto” conclude Corini.
