L’allenatore del Palermo, Eugenio Corini, è intervenuto nell’odierna conferenza stampa di presentazione del match tra rosanero e Modena. Una sfida che dirà tanto per il percorso futuro dei rosanero, pur nella certezza della fiducia tra società e l’allenatore. Ma adesso i tifosi, gli stessi che seguiranno numerosi il Palermo a Modena aspettano delle risposte concrete, sperando di ritrovare la vittoria perduta.
Palermo, Corini: “Diaspiace per Elia. Mi sono confrontato con la società”
Ovviamente in apertura di conferenza stampa, il tema caldo delle ultime ore quello dell’infortunio di Salvatore Elia: “In primis c’è dispiacere per un ragazzo che stava facendo molto bene e stava capendo se ci fosse la possibilità di fare una terapia conservativa. Questa possibilità non c’era. Mi dispiace per il ragazzo, ha talento e ha un carattere forte. Ha davanti a sé una carriera luminosa e supererà questo momento. Sarà difficile averlo nel prosieguo di questa stagione. È un giocatore importante sul piano tattico, con me ha sempre giocato ma abbiamo risorse in rosa per non perdere in qualità e quantità rispetto a ciò che ci dava Sasà”.
Ma Corini ha spazio per commentare anche la vicinanza della dirigenza del Palermo alla squadra e al mister. Ultima in ordine di tempo, la visita di Brian Marwood a Boccadifalco: “La visita di un dirigente è ciclica, c’è sempre un confronto diretto con il comparto tecnico del City. La settimana precedente era arrivato Gigliani, ora è arrivato Marwood. C’è stato un bell’incontro a cena, poi ci siamo confrontati sulla tipologia di lavoro che stiamo sviluppando dopo 10 partite giocate. Mi sono confrontato in base a quello che loro hanno visto. Il confronto è molto importante, da parte loro sento la consapevolezza del mio lavoro e delle difficoltà che stiamo incontrando. C’è la volontà di uscire da una serie di risultati non positivi. Io vado in campo e preparo le partite per fare risultato, sono concentrato solo sulla preparazione e sulla prestazione da fare per portare a casa un risultato importante”.
Corini su Valente: “Può sostituire Elia”
Tornando sulla questione Elia, è evidente che Corini stia lavorando per cercare il sostituto più adatto. Uno di questi è un giocatore facente parte della vecchia guardia come Nicola Valente: “Lui ha quel tipo di attitudini per sostituire Elia, anche se sulla copertura del campo non sono uguali. Ha tutte le caratteristiche per farlo. Possiamo giocare anche in maniera diversa come abbiamo fatto in settimana, per creare un’alternativa sul piano del gioco”.
Come rilevato proprio da Corini la squadra sta lavorando anche ad altre alternative tattiche per dare nuova linfa al gioco dei rosanero, che passa soprattutto dal centrocampo: “Una squadra è in continua evoluzione, c’è una risposta che arriva dalla partita precedente e dalle condizioni dei giocatori. Broh e Saric hanno attitudini simili, coprono bene il campo e sanno palleggiare. Stulac rispetto a Gomes ha qualcosa in più nel palleggio ma anche Claudio sa far uscire la palla in pressione. Nessuno si somiglia perfettamente, ognuno ha attitudini diverse. Nello sviluppo che voglio dare sto attento anche alle reazioni emotive dei giocatori, da questo punto di vista sono ineccepibili. Preparo ciò per cui la squadra deve essere pronta in ogni partita, poi con i 5 cambi tutto può cambiare”.
Corini su Palermo-Cittadella e sul terzino sinistro
Così come a centrocampo, anche la fascia sinistra ha alternato diversi giocatori. Anche se nelle ultime partite ha avuto un padrone, Ales Mateju, con risultati poco brillanti. Corini spiega il suo punto di vista: “Il laterale sinistro l’ho preparato nel tempo. A Terni c’era l’idea di far giocare Sala, poi si è fatto male. Devetak ha avuto un percorso che lo ha limitato. A sinistra nella parte finale contro il Cittadella abbiamo combinato bene con Mateju e Di Mariano. Sicuramente Devetak è un’opzione dall’inizio per la partita di domani”.
Tornando alla sfida precedente, Corini ribadisce la sua idea sulla partita col Cittadella, che non fa rilevare solo elementi negativi: “Col Cittadella ho visto la volontà di fare una certa partita contro un avversario tosto. Ci sono dei dati che certificano che avevamo un gol e mezzo di vantaggio rispetto a loro, ciò vuol dire che abbiamo creato qualcosa in più per vincere. Quando fai 0-0 si vedono solo elementi negativi, devo accettarli ma al tempo stesso cerco di spiegare come ho visto la squadra e dove voglio portarla”.
Corini: “Conosco bene lo stadio, capiamo il malcontento dei tifosi”
Ma è evidente che buona parte del pubblico rosanero ha espresso enorme disappunto al termine della sfida coi granata: “Stiamo soffrendo un po’ perchè capiamo il malcontento dei tifosi. Sono contento per l’appoggio che viene dimostrato sempre e comunque. C’è la forte volontà da parte mia e dei giocatori di regalare loro delle soddisfazioni. Vogliamo mantenere saldo l’obiettivo della squadra, che oggi non è rispettato in quanto siamo in zona retrocessione. Vogliamo risalire e abbiamo le qualità per riuscirci”.
Corini conosce il valore di un Barbera tutto dalla parte dei rosanero, ma sa anche cosa vuol dire sentirlo fischiare. L’allenatore non vuole negare le responsabilità a cui devono tutti tener fede: “Conosco bene lo stadio. L’ho sentito rumoreggiare, contestare ed esplodere di gioia. I protagonisti sono i giocatori in campo e l’allenatore che lo guida. Quando le cose non vanno bene ci assumiamo le responsabilità e accettiamo il responso dei tifosi. Questa è una questione di responsabilità e di consapevolezza del fatto che non stiamo rispettando il programma che porta alla salvezza. Nel breve momento la delusione c’è e porta a vedere tutto in negativo. Ci sono cose negative ma anche cose dalle quali ripartire. Dobbiamo fare risultati, c’è la voglia di gioire e sta a noi forzarla portando risultati”.
Prospettive di mercato e idee sul gioco
In base a quanto visto sinora e anche a causa dell’infortunio di Elia, ovvio chiedersi se il Palermo opererà sul mercato. Questo il punti di vista di Corini: “Quando Marwood è arrivato a Palermo c’era una minima speranza che Elia non perdesse tutta la stagione. Avevamo l’idea che fosse grave, è sicuramente un giocatore importante che viene a mancare, faremo il massimo fino a dicembre, poi vedremo come sviluppare eventuali situazioni di mercato”.
Tornando al gioco dei rosanero, Corini snocciola alcuni dati sul gioco da dietro e individua possibili soluzioni alla mancanza di gol: “Siamo quinti per azioni manovrate da dietro, vuol dire che abbiamo l’abitudine a giocare a calcio. Nelle ultime due partite siamo stati pericolosi anche giocando in profondità. Siamo noni per possesso palla, il che vuol dire che sappiamo stare nella metà campo avversaria. Dobbiamo migliorare in efficacia offensiva. Col Pisa e col Cittadella dovevamo vincere in base alle statistiche. La direzione in cui stiamo andando ci porta a una maggiore densità centrale e a riempire l’area, c’è l’idea di forzare certe situazioni per arrivare in zona gol. Col Pisa abbiamo segnato tre gol, col Cittadella non abbiamo segnato ma stiamo arrivando a fare determinate cose”.
Corini su Modena e Stulac
Adesso testa al Modena, che al momento è a 12 punti, +3 sul Palermo: “Il Modena ha fatto un percorso bellissimo, si è giocato il campionato con la Reggiana fino alla fine. Tesser gioca sempre con tre uomini offensivi, ha un potenziale d’attacco importante con Bonfanti, Diaw, Tremolada, Marsura, Falcinelli. Hanno diverse qualità in attacco, sono bravi sulle palle inattive e lo hanno dimostrato con il Como segnando 5 gol sulle palle da fermo. È una squadra che prova a fare bene le proprie cose, abbiamo individuato situazioni in cui possiamo ottenere dei vantaggi. Anche noi veniamo da prestazioni solide, ci siamo preparati al meglio per un risultato importante. La classifica è molto corta, sta a noi andare a recuperare posizioni facendo punti”.
Chi potrebbe ritrovare il campo con i canarini è Leo Stulac, uscito dai radar da qualche partita. Ma Corini non ha dubbi sull’impegno del calciatore: “Stulac sta lavorando bene, ha avuto una reazione emotiva di livello. È un giocatore importante e sa bene che deve alzare il livello, sta lavorando per farlo. A volte si fanno delle scelte per capire cosa arriva dal giocatore, io vedo un giocatore che ha voglia di fare. Il livello di intensità si è alzato, stiamo cercando di crescere tutti insieme. Nelle ultime tre settimane non sto dando la formazione perchè ho 2/3 pensieri da fare. Questo è importante perché ho dubbi che nascono vedendo giocatori pari ruolo che mi impensieriscono. Per me è importante avere reazioni giuste, quando Leo tornerà in campo farà vedere il suo valore”.
Corini: “Il Palermo fatica a reggere le due punte”
Tra le soluzioni provate in settimana c’è il rombo a centrocampo, che implicherebbe l’utilizzo delle due punte. Ma Corini frena: “Reggere un sistema a due punte per 95 minuti è ancora complicato per noi. Tra le due fasce c’è un’applicazione diversa, abbiamo costruito nel nostro sistema un modo per creare densità e accompagnare Brunori. Vido è una soluzione sia dall’inizio che a gara in corso. Brunori è terzo per tiri verso la porta e tiri nello specchio in Serie B, ha fatto 3 assist vincenti e 4 pericolosi ma non tramutati in gol. Vuol dire che lavora ed è anche supportato dalla squadra. Stiamo creando i presupposti affinché possa finalizzare, se non avesse compagni vicino non avrebbe fatto questi assist”.
“Quando le squadre avversarie difendono basse è difficile trovare spazio. Stiamo lavorando su vari aspetti, sui cross e sull’attacco in profondità. C’è un’idea e la stiamo portando avanti cercando di migliorarla. Fa parte di un determinato percorso, in cui vedo miglioramenti che per ora non sono efficaci ma che faremo in modo che lo diventino. Palleggiare è un modo per portare fuori le squadre e magari giocare tra le linee in maniera efficace”, conclude Corini.
