Eugenio Corini si fida del Palermo ma non del Cosenza. Il tecnico presenta così la formazione calabrese, avversario domani sul proprio campo: “Affrontiamo una squadra che viene da un periodo difficile. Ha iniziato il campionato bene, ma nelle ultime partite sono arrivate delle sconfitte che hanno portato al cambio di allenatore. A Pisa c’è stata grande qualità. È una squadra propositiva, che attacca con molti uomini. È un avversario ostico perché sta vivendo quello che abbiamo vissuto noi. È un campionato di alti e bassi. Noi arriviamo da due vittorie, ma nel nostro percorso di crescita e identità è una partita fondamentale per trovare continuità. Dobbiamo alzare l’asticella. Il Cosenza è in ritiro e sta preparando al meglio questa partita, ma lo abbiamo fatto anche noi. Mi attendo delle risposte dal punto di vista dalla voglia di ottenere gloria. Dobbiamo consolidare l’atteggiamento vincente delle ultime partite”.
L’identità del Palermo secondo Corini
C’è chi sostiene che il Palermo lavori benissimo con le ripartenze. Il suo allenatore, però, la pensa diversamente: “Noi siamo molto più che ripartenze. Muoviamo bene il pallone e creiamo occasioni di gioco, che possono diventare gol. A volte manca l’ultimo passaggio, ma la squadra è salita nella copertura del campo e il pressing è più organizzato. Abbiamo lavorato per tenere l’undici compatto. Il Cosenza attacca con 5-6 uomini, per cui sarà fondamentale sia la fase di non possesso che quella di possesso per prendersi i propri spazi”.
Per avvalorare il concetto, Corini fa capire che il suo Palermo sia molto di più. Anche perchè la ricerca di costruire qualcosa di solido e duraturo è alla base del progetto tecnico: “Cerchiamo continuamente di creare una forte identità e di alzare il livello. Dobbiamo essere equilibrati sia nei momenti negativi sia in quelli positivi. Il punto di svolta è il risultato di fine campionato, all’interno ci sono tanti percorsi. Mi aspetto dei miglioramenti. Le partite si possono vincere o perdere, ma la vera sconfitta è essere superficiali. Mi aspetto una prestazione importante a livello caratteriale”.
Stulac out, ma centrocampo ricco
In conferenza stampa Corini ha confermato l’assenza di Leo Stulac. Ecco la situazione più approfondita dell’infermeria rosanero: “Stulac sente ancora molto dolore, abbiamo preferito lasciarlo a casa. Aspettiamo altri 4-5 giorni. Ha avuto una distorsione alla caviglia. Buttaro invece ha un problema gastrointestinale, non si è allenato questa settimana. Lancini ha avuto uno stato influenzale per cui rimarrà a casa. Di Elia lo sapete, si è operato”.
Chi invece ritorna è Marco Sala. Un rientro importante: “Sala è rientrato dopo un mese di assenza. L’ho visto convinto, libero. Non è pronto per giocare dal 1′, ma può subentrare. Può alzare il livello soprattutto nelle palle inattive. È un recupero importante”.
Stulac, così come Dario Saric, rappresenta uno dei punti interrogativi del centrocampo rosanero. Un reparto molto ricco, come conferma Corini: “Ho mandato a scaldare sia Saric che Stulac per mettere energia fresca a centrocampo. Abbiamo tenuto bene e ho preferito chiudere col centrocampo che aveva iniziato. C’è sempre grande applicazione in allenamento. Ci siamo confrontati con Damiani. Un giocatore deve sapere conquistare nel tempo i suoi spazi. Io alleno tutti i giocatori allo stesso modo. Con Dario sto lavorando affinché diventi un invasore più simile a Segre. È cresciuto molto in termini di condizione. Ho dei giocatori che spingono dietro, man mano che si alza il livello. Il calendario finora non è stato fitto. Il lavoro di ogni settimana mi permette di rigenerare chi gioca, ma presto disputeremo più partite alla settimana e avrò modo di beneficiare delle alternative dalla panchina”.
Corini vuole un Palermo migliore
Il Palermo sta crescendo, Corini lo sa ma non si accontenta. La ricerca dell’eccellenza è sempre attiva per lui: “Un allenatore non può mai essere soddisfatto, c’è sempre qualcosa in cui migliorare. È fondamentale farlo capire anche all’allenatore. Sono tre mesi che lavoriamo su tanti aspetti. La conoscenza globale di ogni giocatore è chiara nella mia mente, so come posso iniziare e finire una partita. Il meccanismo diventa sempre più fluido con il lavoro quotidiano. Intravedo dei margini di crescita ed è comunque una ricerca continua. I giocatori devono riconoscersi in questi meccanismi per dare il meglio di sé”.
Il Palermo è reduce da tre clean sheet consecutive. Un buonissimo risultato secondo Corini: “Ho cercato di dare solidità alla difesa. È un lavoro collettivo, che parte da come indirizziamo la palla nelle zone del campo. È un lavoro profondo. La squadra sta iniziando a conoscersi bene. Dobbiamo alzare il livello”.
Attenzione al Cosenza
Si torna a parlare del Cosenza. Corini conferma di non fidarsi del momento degli uomini affidati da poco più di una settimana al nuovo allenatore William Viali: “Il Cosenza ha giocatori di grandi qualità ed esperienza in tutti i reparti, è oggettivo e certificato dall’ottimo inizio di campionato. I momenti negativi e positivi ci sono per tutte le squadre. Dionigi è un ottimo allenatore, ma anche Viali. Affronteremo un avversario tosto dal punto di vista mentale. Avranno grande spinta emotiva. Dovremo vincere questa partita dal punto caratteriale. Una vittoria ci può portare in un punto in classifica importante”.
Quella di domani sarà la prima gara da avversario del Palermo per Andrea Rispoli. Corini ne parla così in chiusura di conferenza: “Rispoli è un grande professionista. Ho avuto la fortuna di allenarlo solo per due mesi a Palermo, poi per poco a Lecce in ritiro. Gli faccio i complimenti, ha lasciato un ricordo importante”.
