Non solo indicazioni dal punto di vista dirigenziale e ambientale, nel pomeriggio del “Tenente Onorato”. Eugenio Corini, infatti, ha provato a dare una nuova forma al Palermo. La seduta aperta alla stampa ha dato nuovi spunti in vista dei prossimi impegni, in primis la gara di sabato prossimo al “Renzo Barbera” contro il Pisa. Sarà il confronto tra due tecnici che erano finiti nel calderone di opzioni del City Football Group dopo l’addio di Silvio Baldini alla panchina rosanero. Ma sarà anche la partita in cui la formazione palermitana dovrà dare quella scossa che serve per mettersi alle spalle il periodo negativo. E non sarà facile farlo, visto che i toscani hanno ritrovato lo spirito giusto dopo il ritorno in panchina del tecnico che è andato a un passo dalla storica promozione in Serie A.
Ma come abbiamo già scritto, quella di ieri è stata l’occasione per vedere un Palermo mai visto negli ultimi undici mesi. Corini, infatti, ha provato nella partitella di fine seduta il 3-4-2-1. Un test al quale non hanno preso parte alcuni elementi, soprattutto per questioni fisiche e di infortuni più o meno lievi. Come nel caso di Roberto Floriano e Ales Mateju, entrambi usciti dal campo prima della disputa della partitella. Il capitano ha lasciato il terreno del “Tenente Onorato” per una botta alla schiena, mentre l’ex Venezia ha svolto come da programma un lavoro differenziato. Nulla di grave, a differenza dei forfait annunciati di Segre e Sala per i quali la situazione è sotto costante monitoraggio.
Palermo, Corini fa prove tecniche di difesa a tre
Per questo motivo si è resa quasi necessaria la prova di cui vi stiamo documentando. Un Palermo che Corini ha mandato in campo con un 3-4-2-1 che non è poi così assurdo se si considerano le qualità e le abilità tattiche di buona parte dei suoi interpreti. Resta comunque il fatto che la squadra sia stata costruita per giocare con il 4-2-3-1 o il 4-3-3, anche se il tecnico bresciano non ama parlare di numeri e di moduli, come ha fatto sempre capire durante le conferenze stampa.
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Tuttavia appare assai difficile che la sfida contro il Pisa vedrà un Palermo con questa nuova veste tattica. Se non altro perchè non ha alle spalle un numero tale di prove – e forse un dato incoraggiante sulla sua applicazione – da far pensare al ribaltone tattico per affrontare i nerazzurri toscani. Largo dunque nuovamente al 4-3-3 che dovrebbe rivedere dal primo minuto Buttaro sull’out difensivo di destra e la conferma dei centrali Nedelcearu e Marconi, complici anche le non perfette condizioni di Bettella. In mezzo al campo si fa largo la figura di Broh come elemento di rottura al fianco di Stulac e Saric, mentre non è da escludere la candidatura di Valente per un posto nel tridente al posto di un Elia apparso evanescente nelle ultime settimane.