Eugenio Corini chiede al Palermo riscossa dopo il ko con il Lecco. Queste le parole del tecnico prima della partenza per Marassi: “Siamo in un processo lungo e di miglioramento continuo. Abbiamo fatto delle buonissime prestazioni, non siamo stati efficaci nel concretizzare ciò che abbiamo creato e abbiamo concesso qualcosa in più. Non tanto in termini di occasioni, perchè Spezia e Lecco non hanno creato niente. I 4 gol subiti sono qualcosa su cui riflettere. Non abbiamo ottimizzato il controllo del gioco, ci sono stati degli scompensi. Dobbiamo migliorare più per quanto riguarda la gara con il Lecco, con lo Spezia abbiamo saputo reagire”.
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Una sconfitta a cui rimediare
Contro il Lecco è arrivata una sconfitta inattesa e non del tutto meritata. Anche perchè la squadra ha costruito tanto, pur avendo subìto due gol evitabili: “Abbiamo pagato un po’ di superficialità nonostante la prestazione. La partita di domenica è stata accompagnata da un pizzico di sfortuna, abbiamo creato 13 occasioni, ma fa tutto parte di un processo. Dobbiamo capire perchè abbiamo preso quei gol se vogliamo crescere. Potevamo fare meglio nelle letture tattiche e nell’attenzione, prima del Lecco tutto ciò aveva reso importante la nostra stagione a livello di risultati. La partita con il Lecco ha creato un rallentamento, dobbiamo riflettere sugli errori e siamo pronti a ripartire”.
Il Palermo segue Corini
Lucioni ha parlato di un Palermo che deve seguire Corini. Il tecnico è certo di questo legame tra squadra e componente tecnica: “Non ho mai avuto dubbi sul fatto che la squadra mi segue. Dobbiamo mettere tante cose dentro, anche quest’anno abbiamo cambiato 10 giocatori. Abbiamo avuto qualche infortunio di giocatori che in certi momenti potevano aiutarci di più. Se certifichiamo che contro il Lecco c’è stata una certa partita è un conto, se vogliamo buttare tutto nel calderone l’analisi non è corretta. Chi ha fischiato è giusto che fischi ed è giusto che noi andiamo a prenderci le nostre responsabilità”.
La partita con il Lecco ricorda quella contro il Cosenza. Tante occasioni costruite, poca efficacia e qualche errore difensivo. Così Corini sul tema: “Col Cosenza è stata una gara in cui non c’è stata partita e abbiamo perso. Con il Lecco è successa la stessa cosa, è impossibile perdere una partita così. Se prima della partita avevamo il 65% di possibilità di vittoria, alla fine ne avevamo il 75%. Ci abbiamo messo del nostro con alcuni errori, ma che la squadra non abbia giocato e creato non è vero. È come quando prendi un pugno nello stomaco e rimani senza fiato, dobbiamo ritrovare quel fiato. Siamo stati incisivi in settimana, ho visto spirito autocritico, da parte mia per primo. Questo è un ciclo continuo e lo sarà fino alla fine del campionato. Nemmeno quando vincevamo pensavamo che fosse fatta, il campionato è lungo e difficile. Per me siamo pronti a fare una grande prestazione a Genova”.
Rosa lunga sinonimo di qualità
Si parla di equilibrio di una rosa molto lunga come quella del Palermo. Corini però fa capire che un valore importante che è emerso nelle gare scorse non può diventare un limite: “Una partita non può rendere un valore qualcosa che non funzioni. Un allenatore riflette su dati e caratteristiche, c’è attenzione. Una partita non può definire che ci sia qualcosa di sbagliato. Stulac ha fatto una partita importante, abbiamo fatto 16 occasioni. Magari se avessimo vinto 4-2 avremmo fatto ragionamenti diversi. Prima della partita ho parlato di equilibrio, c’è tanto lavoro da fare e non sempre le prestazioni vengono premiate dai risultati. Non possiamo abbassare l’attenzione, quello è il rispetto nei confronti dell’avversario”.
Palermo, Corini presenta la Sampdoria
Si parla della Sampdoria, prossimo avversario del Palermo. Una squadra che sta vivendo un brutto momento ma che secondo Corini è molto valida: “La Samp ha perso le ultime due partite, ma ha pareggiato ad Ascoli su un campo ostico. Hanno battuto il Cosenza che sappiamo quanto sia pericoloso fuori casa. Col Sudtirol vincevano e hanno preso un gol su fallo laterale e hanno perso su un calcio di rigore nel finale. Ho visto una crescita, hanno giocatori di centrocampo e attacco che sono stati preservati in coppa. È una squadra di qualità e organizzazione, con giocatori di qualità. Sicuramente stanno vivendo un momento positivo, a maggior ragione l’attenzione deve essere alta così come la voglia di fare una grande prestazione”.
Proprio a proposito della Sampdoria, Corini fa una valutazione e un ragionamento legato alle big che sono reduci da una retrocessione: “La Sampdoria è retrocessa, quando retrocedi ci sono sempre annate particolari. Avevano difficoltà che hanno risolto, non è mai facile ripartire. Mi collego al Parma, che è al terzo anno in B e sta facendo qualcosa di importante. Al primo anno non hanno fatto playoff, l’anno scorso dovevano vincere ma non lo hanno fatto. È il percorso al contrario rispetto al secondo anno, noi salivamo dalla C e abbiamo sfiorato i playoff. Il percorso non è sempre lineare, c’è qualcosa che va costruito nel tempo. Ci vuole pazienza e gestione nei momenti, creando stress nel modo giusto”.
Un gruppo molto unito
Il Palermo avrà di fronte Marassi, uno stadio sempre imponente e affascinante. Corini, che ha giocato in blucerchiato, sa bene quale sarà l’impatto del pubblico ma anche come affrontare questa cornice: “Abbiamo la personalità per fare bene in uno stadio glorioso, sono sicuro che faremo una prestazione di quelle che sappiamo fare, con la voglia di giocare e lottare. Questo è quello che vogliamo fare, l’amarezza che ci portiamo dentro l’abbiamo trasformata in energia e vogliamo farlo vedere sabato in campo”.
Si è parlato anche di alcuni rincalzi. Su tutti Ivan Marconi e Ionut Nedelcearu, che i giocatori con il minor minutaggio. Corini vede in loro giocatori e uomini esemplari: “Ho visto l’atteggiamento giusto da parte di Marconi e Nedelcearu. Quando c’è stato bisogno di loro ci sono stati, l’atteggiamento certifica il livello del gruppo. Come ho detto a loro faccio fatica a cambiare una coppia in difesa, è un reparto particolare. So però che ho ragazzi che fanno tanto per me e per la squadra, hanno fatto allenamenti spettacolari e tengono il livello alto. So che risponderanno presente quando li chiamerò in causa”.
Palermo, Corini ritrova Pirlo e Verre
Eugenio Corini avrà di fronte Andrea Pirlo. Due fortissimi ex registi di centrocampo, ora diventati allenatori. Il mister del Palermo racconta un aneddoto sul suo avversario di giornata: “Pirlo è stato un giocatore incredibile, da Pallone d’Oro. Sta facendo il suo percorso da allenatore, ha vinto delle coppe e si è qualificato in Champions. È arrivato quest’anno, so cosa vuol dire allenare una squadra retrocessa. Sta facendo un ottimo lavoro, vuole consolidarsi in un lavoro che gli vedrà fare una grandissima carriera. A 16 anni si allenava con noi, era magrolino, gli ho detto di stare pronto perchè credevo che sarebbe subentrato. Vidi esordire un giocatore che poi ha fatto una carriera incredibile”.
E di fronte ci sarà anche Valerio Verre, ex di turno. Corini parla bene di lui e sa cosa aspettarsi dal centrocampista romano: “Verre è un giocatore che mi ha dato tanto fin dall’inizio. Come abbiamo già detto è stato condizionato dagli attacchi influenzali, ma quando l’ho chiamato ha sempre risposto. Per il mancato riscatto ci sono diverse componenti da valutare, soprattutto la situazione societaria e quella economica della Sampdoria. Lo troveremo come un giocatore fondamentale, lo abbiamo già studiato e sappiamo cosa può dare”.
Infine una battuta sull’attacco. Matteo Brunori non si discute, nonostante un Edoardo Soleri sempre voglioso e battagliero: “Soleri mi mette sempre dei dubbi, sul piano del rendimento e dell’atteggiamento dà sempre tanto. Però dobbiamo definire un sistema, Matteo è fondamentale per noi, ha vissuto una settimana molto particolare ma il suo ruolo è definito. Lui è il titolare e il capitano”.
