Il Palermo di Eugenio Corini si prepara a una vera battaglia. Una gara che arriva in un momento non facile sul piano dell’infermeria: “Abbiamo fatto una valutazione complessiva sugli infortuni, monitorando la situazione quotidianamente. In questa fase è fisiologico. La nostra rosa è stata costruita nel tempo, con cinque nuovi innesti a gennaio. Abbiamo qualche difficoltà dal punto di vista delle infrastrutture, stiamo ovviando. Anche il Modena ha cinque infortunati di rilievo”.
Palermo, Corini fa la conta dei disponibili
Si fa dunque la conta dei giocatori indisponibili o comunque in dubbio: “Brunori è la prima volta, ha sempre giocato. Si è fatto male facendo un gesto atletico pazzesco, ha sentito tirare un po’ il flessore. Bettella rientrava da un altro infortunio e a Cittadella ha sentito un affaticamento. Orihuela ha un sovraccarico muscolare, non sarà disponibile. Sta facendo un programma diverso. Sala ha un trauma diretto che ha provocato un edema diffuso, non può giocare. Ha preso la classica botta. Marconi ha da tempo un problema alla caviglia e si è sovraccaricato. Anche Di Mariano ha un fastidio che si porta dietro da tempo, cercheremo di recuperarlo durante la rifinitura e cercheremo di portarlo almeno in panchina. Non sono infortuni particolarmente gravi, li gestiamo. Speriamo di recuperarne buona parte per Girona”.
Corini ammette che il Palermo potrebbe patire sul piano degli infortuni. Ci sarà però il solito apporto del pubblico: “Mi mancano pedine in un momento strategico e dispiace, ma dobbiamo stringere i denti. Nel girone di ritorno abbiamo spinto tanto. È probabile che ci saranno domani 20.000 tifosi, vincere col Modena renderebbe ancora più importante il percorso per approcciare al meglio le ultime partite e agguantare un buon posto in classifica. Chi scenderà in campo saprà far bene”.
Una crescita costante
Si passa poi all’analisi della squadra e delle ultime prestazioni. La vittoria manca da troppe giornate, ma l’allenatore rosanero non è preoccupato: “Fa tutto parte di un percorso di crescita. Giocando con due punte, un interno di qualità e un palleggiatore ti esponi fisiologicamente agli attacchi avversari. Le prestazioni finora sono state importanti, manca una virgola e ci lavoriamo. Solo 6 squadre hanno perso meno di noi. Nelle ultime partite potevamo vincere, i presupposti c’erano. Siamo in linea con le squadre in zona play-off. Sono cambiate tante cose da quando sono arrivato, in sette mesi non era facile mettere insieme tutto. Anch’io dal punto di vista della comunicazione ho alzato il livello per spingere la squadra. È importante per capire quali sono i margini di miglioramento. Proveremo con tutte le nostre forze a conquistare l’obiettivo”.
Proprio a proposito della prestazione sul campo del Cittadella, Corini “A Cittadella abbiamo iniziato bene dopo che loro avevano sbagliato il calcio di inizio. Non dobbiamo dimenticare che la squadra è riuscita a uscire da un momento di difficoltà. Non dobbiamo prendere gol alla prima occasione, ci stiamo lavorando. L’avversario dopo si mette meglio e va a segnare sul contrattacco. Il Cittadella è tornato a calciare dopo 7 secondi dal gol dell’1-0. Ognuno dei giocatori deve stare attento ed essere aggressivo, non devono soltanto i singoli metterci una pezza. È stato uno spunto di riflessione. Vogliamo fare un calcio offensivo, ma rimanendo attenti dal punto di vista difensivi. Il rigore è stato particolare. L’avversario era di valore. Manca solo il consolidamento della vittoria. Gli avversari non vengono tantissimo nella nostra area ma spesso riescono a farci male. Dobbiamo continuare a lavorarci”.
Palermo, Corini sfida il Modena
Si passa poi all’analisi della partita di domani e dell’avversario di giornata. Corini avverte il Palermo e chiede una mano al pubblico: “La partita di domani è importante, è indubbio. Può chiudere un ciclo, anche in termini di punti. È un avversario importante, di qualità. Ha punte tecniche e fisiche come Tremolada, anche un buon centrocampo. Abbiamo qualche difficoltà oggettiva per gli infortuni, per cui sono queste le partite in cui servono dimostrazioni. È fondamentale per certificare che la squadra può disputare la Serie B l’anno prossimo e provare ad ambiare a qualcosa in più. Chiedo ai tifosi di spingerci fino alla fine perché noi proveremo a vincerla”.
Si è già parlato degli indisponibili, in primis Matteo Brunori. La sua sostituzione passa da Gennaro Tutino e Luca Vido. Corini ne parla così: “Tutino sta crescendo, è motivato. Stiamo cercando di farlo diventare più incisivo, capace di attaccare meglio la profondità. È un giocatore a cui riconosciamo caratteristiche importanti. Vido ha recuperato, è cresciuto in queste settimane. Lo sto vedendo bene, è motivato. Deve solo gestire un piccolo fastidio al pube”.
Non va ovviamente dimenticato Edoardo Soleri, in crescita nelle ultime partite: “Già con la partita col Cittadella – dichiara Corini – abbiamo lavorato senza Brunori e in parte ci siamo allenati anche col Pisa dato Soleri dal 1′, giocando con lui prima punta e uno tra Tutino e Vido”.
Il controllo del gioco
Il Palermo ha ormai nel suo DNA il dominio del gioco e del possesso palla. Un’arma importante secondo Corini, che parla così: “La capacità di sapere palleggiare è una caratteristica importante. Ci sono tante cose che i ragazzi cominciano a riconoscere e a consolidare. Dal campo vedo determinate cose e da ex calciatore so che non sempre è facile mettere in pratica le dritte dell’allenatore. La squadra però riconosce certe consuetudini e certe giocare, ma si può sempre far meglio”.
A tal proposito, continua il dualismo tra Samuele Damiani e Claudio Gomes. Questo è il “borsino” dei due registi del Palermo secondo Corini: “Damiani è cresciuto tanto in termini di personalità, atteggiamento e continuità. Oggi privilegiando il concetto di due punte e un tornante, Gomes dal punto di vista dell’uno contro uno lo preferisco. Può succedere che giochino insieme, ma preferisco avere due centrocampisti che proteggano anche la fase difensiva. C’è il concetto di giocare, ma serve equilibrio. Ha fatto dei miglioramenti e anche quando subentra dà dimostrazioni importanti, anche al posto di Verre. È una risorsa importante”.
Sempre nel tema del dominio del gioco, una figura importante è rivestita da Valerio Verre. Il romano è fondamentale secondo Corini: “Verre gioca sempre molto offensivo, siamo quasi sempre 4 giocatori in quella fase. Le due punte attaccano la linea difensiva e gli altri sono di supporto. In quell’area può dare tanto”.
A Girona come a Manchester
Il Palermo partirà alla volta di Girona la prossima settimana. Corini svela differenze e similitudini con il periodo vissuto a Manchester: “Il ritiro di Manchester è stata una richiesta mia, c’erano tanti giocatori nuovi e ne avevo bisogno. Il risultato non sempre certifica purtroppo. Il ritiro a Roma è stato ottimo, ci ha permesso di giocare al meglio il girone di ritorno. Abbiamo consolidato la rosa. Anche adesso è un momento importante, il ritiro serve a chiudere un ciclo. Avremo a disposizione una struttura adeguata, l’ho chiesto per questo. Il City Group ci dà questa importante opportunità dati i club che ne fanno parte e vogliamo sfruttarla”.
Tornando al suo comportamento in panchina, Corini parla della squalifica che dovrà scontare a cavallo con la sosta: “Mi sono sempre assunto le responsabilità dei miei comportamenti. Non mi trovo d’accordo con le due giornate di squalifica. Ho solo detto all’allenatore avversario di non preoccuparsi dei miei giocatori, poi ho replicato alla sua risposta. È stata una discussione solo con noi, non con gli arbitri. Stiamo cercando di capire come presentare ricorso. Anche la sanzione avversaria doveva essere uguale. Non ho detto nulla né a quarto uomo né ad arbitro. Tutti erano presenti. Mi assumo inoltre la responsabilità per essere uscito fuori dall’area. Spero di essere in panchina a Parma”.
La conferenza si chiude con Corini che spende belle parole per Attilio Tesser. Il tecnico del Modena sta confermando quanto di buono ha fatto in carriera: “Tesser ha vinto diversi campionati di C, ha una squadra che ha coraggio e gioca bene. È un progetto più lungo del nostro. È un avversario dalle qualità importanti”.
