Eugenio Corini vuole un Palermo ancora combattivo. Queste le prime parole in conferenza stampa per il tecnico, alla vigilia della sfida contro il Lecco: “Siamo stati precipitosi in qualche scelta, potevamo sviluppare meglio l’azione. Rivedendo la partita ho avuto sensazioni diverse, ho rivisto i dati statistici, la partita è stata di livello, complessivamente abbiamo fatto più di loro. Qualcosa a livello di scelte potevamo svilupparlo meglio. Sapevamo del loro pressing alto, soprattutto nel primo tempo la partita è stata più sporca ma la squadra l’ha interpretata meglio. 6-7 giocatori dello Spezia erano titolari in Serie A, eravamo consapevoli della loro forza e la prestazione l’abbiamo fatta”.
“Abbiamo preso un gol particolare – prosegue Corini – , anche prima del 2-0 avevamo spinto e creato occasioni da gol. Se non hai spirito, carattere e voglia non le riprendi certe partite. La soluzione del rigore dato e tolto a Soleri è emblematica su come vada a prendersi il pallone. Poi c’è la punizione magnifica di Leo. Una serie di cose che fanno capire la voglia di questa squadra. Vi invito a guardare le altre squadre per capire il campionato che stiamo facendo”.
Palermo, Corini e il caso Brunori
Matteo Brunori è in forte dubbio per la sfida tra Palermo e Lecco. Il lutto familiare è stato forte e Corini sa bene che dovrà gestirlo al meglio sul piano mentale: “Matteo ha avuto un lutto grave e ha saltato l’ultima seduta. Oggi era in permesso per andare al funerale della nonna. Parlerò con il giocatore, gli ho già detto di prendersi il suo tempo e parlerò di nuovo con lui. Poi prenderò una decisione in base a quello che vedrò e come reagirà a quel che gli è successo. Il ragazzo ha una tempra forte, ho il tempo per prendere una decisione”.
A proposito della gestione offensiva, si parla di un Palermo diverso e Corini svela come prende le sue decisioni: “Con il Sudtirol siamo partiti con Brunori e Mancuso insieme, lunedì Leonardo è entrato subito. È una punta che mi permette di avere più soluzioni. Poi nel finale hanno giocato insieme Soleri e Mancuso. È una soluzione che ho in testa, una cosa che facciamo. Lo spartito è ben chiaro, le situazioni mi portano a forzare una caratteristica piuttosto che un’altra. Lo abbiamo fatto spesso a partite in corso. Parlerò con Matteo, se non dovesse partire lui metterò Soleri”.
Le difficoltà in casa
Il Palermo ha forse avuto più difficoltà in casa che in trasferta. Il tecnico risponde in questo modo su un tema comunque ricorrente, anche al cospetto di una squadra che si prevede chiusa sul piano difensivo: “Le partite in casa sono molto chiare. Con la Feralpi siamo andati in vantaggio subito e abbiamo vinto. Con il Cosenza siamo andati sempre in dominio, è fisiologico subire un contrattacco se spingi tanto. Il loro gol è stato spettacolare e particolare. Il Sudtirol lo conosciamo, accetta di difendere basso, ma pur essendo andati sotto l’abbiamo ribaltata e vinta. Con lo Spezia volevamo andare in vantaggio, non ci siamo riusciti ma l’abbiamo ripresa. In casa abbiamo lasciato qualcosa, dobbiamo lavorare su questo. Il Lecco sta facendo bene, a Pisa ha fatto una gara attenta ed era sempre pericoloso nelle ripartenze. Hanno vinto perchè hanno sfruttato i contrattacchi. La mia squadra in questo senso ha un ottimo equilibrio, le situazioni possono riuscire più o meno bene”.
Che Lecco si aspetta Corini
A Corini viene chiesto che Lecco si aspetta dopo la vittoria di Pisa: “Mi aspetto che il Lecco dia continuità alle ultime qualità. Hanno giocatori bravi anche al posto di Distefano che mancherà. Mi aspetto che continuino anche su questo sistema di gioco”.
I lombardi hanno fatto bene in trasferta. Corini ha analizzato gli avversari del Palermo: “Il trend del campionato è questo, ci sono tante vittorie esterne. È un trend per cui le squadre che giocano in trasferta possono aspettare gli avversari e provare ad attaccare gli spazi perchè sono più freschi. Il Lecco certifica questo trend”.
Alcuni automatismi sono mancati nella sfida contro lo Spezia. Corini la legge così: “Lo Spezia faceva un calcio offensivo, sapevamo che giocasse uomo contro uomo. Dovevamo forzare alcune giocate, l’idea era quella ma in altre situazioni potevamo affrettare di meno. Alcune situazioni ci hanno portato a forzare, ma la squadra ha continuato a giocare su quello che avevamo preparato”.
Palermo, cosa non soddisfa Corini
Il Palermo è una squadra profonda e Corini è soddisfatto per questo. Anche perchè ciò gli consente di avere tante opzioni a gara in corso: “Abbiamo fatto un mercato aggressivo all’inizio e di completamento nell’ultima settimana, dobbiamo rifinire alcune cose. Sono sempre stato molto chiaro, tutti devono sentirsi titolari. Dare minutaggio o cambiare qualcosa rispetto all’inizio consente di dare possibilità ai ragazzi. La Serie B è dispendiosa, bisogna saper leggere le partite e avere una buona organizzazione è importante per me. Dobbiamo consolidare i dati positivi perchè più avanti il campionato più difficile”.
Tanti giocatori vanno in campo e fanno bene, alcuni arrivano anche a segnare. Corini pone l’accento su un aspetto fondamentale: “I giocatori sono abituati a farsi trovare pronti, sanno che l’opportunità arriva. La partita si allunga e qualche spazio te lo puoi andare a prendere. Avere qualità ed energia fa la differenza. Abbiamo lavorato su questo, questa cosa ha preso forma. Ci lavoriamo sempre e lo facciamo affinchè si consolidi questa situazione”.
