Alessio Dionisi non può che dirsi soddisfatto per la prestazione del suo Palermo contro il Sassuolo. I rosanero hanno infatti battuto la capolista con un pirotecnico 5-3. Tolte le disattenzioni difensive che hanno portato ai gol dei neroverdi nella ripresa, la squadra di casa ha a tratti dominato, confermando di potersela giocare con qualsiasi avversario, come il tecnico aveva sottolineato d’altronde alla vigilia.
Dionisi commenta Palermo-Sassuolo
“La vittoria è figlia delle prestazioni, di ciò che stiamo esprimendo da tempo e del gruppo. A differenza delle chiacchiere, non si è fatto spostare di un centimetro. La dedichiamo alla famiglia di Sara Campanella”, ha commentato Alessio Dionisi al termine di Palermo-Sassuolo. E sulla prestazione, ha aggiunto: “Oggi ci sono solo cose positive. Abbiamo sofferto, perché il Sassuolo è fuori categoria. I ragazzi sono stati bravi, ci stava perdere un po’ di lucidità. Ogni giocatore valorizza il lavoro della squadra, in questo caso mi riferisco a Pohjanpalo. Dobbiamo essere bravi a trovare il giusto equilibrio tra gol fatti e subiti. Ci avviciniamo al nostro obiettivo, ma restiamo low profile perché ancora non abbiamo fatto nulla. Altre volte siamo andati troppo dietro al miglior giocatore e ad altre cose. Non siamo diventati dei campioni. Pensiamo alla prossima, che sarà altrettanto difficile anche perché l’avversario concorre per il nostro stesso obiettivo”.
Difficile dire se per il Palermo possa essere il match della svolta. “Se diamo continuità a quanto fatto, essendo equilibrati, può arrivare lo switch, viceversa entreremmo in una giostra. Mi aspettavo una buona prestazione, anche se non tutti questi gol. Mi sta piacendo che la squadra acquisisce consapevolezza delle sue qualità. Due settimane fa sembrava impossibile preparare una partita di questo genere, si parlava dei cambi sbagliati e di tutto il resto. Dobbiamo fare una media. La volontà è tanta, dovremo essere bravi a isolarci da tutto quello che ci può condizionare, in basso e in alto”.
La prestazione dei singoli
Alessio Dionisi non ci sta a parlare dei singoli: “Oggi i giocatori sono stati grandissimi. Non siamo però schiacciasassi. Se non avessimo fatto il 4-0, forse non ne avremmo presi 3. Eppure per me è una cosa positiva. Le partite non finiscono mai. Chi entra deve essere aiutato da chi è in campo, perché può fare bene e mi mette in difficoltà ogni settimana. Abbiamo iniziato a giocare più lentamente, loro invece hanno fatto all-in. La prestazione era stata buona anche con la Cremonese. Non dobbiamo cambiare quello che abbiamo fatto”.
E sui gol presi: “Mi è piaciuto meno quello non fatto da Moro sull’errore di Baniya. Non bisogna litigare in queste azioni, ma calciare via il pallone. Dobbiamo assumerci le responsabilità, senza dire chi ha sbagliato. Per il resto, tutti hanno fatto bene. I titoli li avrà Joel e chi ha fatto gol e assist, ma i meriti sono di tutti. È però solo una partita, non abbiamo vinto tutto ma solo 3 punti. Siamo stati bravi e dovremo continuare ad esserlo. Non dobbiamo avere presunzione, non possiamo permettercelo”.
Un gol non fatto anche da parte del Palermo nel finale. “A Brunori ho detto che poteva calciare, ma mi ha risposto che aveva visto solo Pohjanpalo. Aveva corso tanto e magari non è più lucido. La sua partita è stata buona. L’organizzazione difensiva ci rendeva a tratti simili ad un 4-4-2. Ranocchia – ha aggiunto – non sta giocando, ma è molto bravo. Quello che è importante non è il minutaggio, ma la qualità. Oggi ha dato il contributo che doveva dare, anche se si esprime meglio in altri contesti. Non possiamo sbilanciarci troppo. Le squadre che giocano con tanti attaccanti di ruolo non sono molti. Abbiamo tre difensori centrali e stavamo giocando a tre. Ceccaroni si è infortunato e forse dovremo inventarci qualcosa, facendo di necessità virtù.
Il pubblico
Infine, Alessio Dionisi ha commentato l’atmosfera dello Stadio: “Il Barbera oggi era bellissimo. Giocavamo con la prima e le aspettative erano un po’ più basse, ma devono sempre essere alte. I tifosi si sono fatti sentire anche per il risultato, ma noi dobbiamo sempre trovare la spinta positiva, senza farci coinvolgere troppo e senza perdere lucidità. A volte qualcuno vuole fare il supereroe, ma sono giocatori che devono usare la testa. Oggi sembravamo più di undici, ma ognuno deve fare il suo. C’è chi la sa gestire bene, mentre qualcuno si strapperebbe la maglietta. La soddisfazione dello Stadio va presa a fine partita. È stato però davvero bellissimo vedere il pubblico così unito, speriamo accada altre volte”.