Il Palermo ringrazia Salim Diakitè, che con il suo gol ai danni del Sudtirol regala la miglior posizione possibile nella griglia dei playoff di Serie B. Sicuramente non la miglior prospettiva che si potesse sognare, soprattutto all’inizio del 2024 che era partito con auspici decisamente diversi. Tuttavia, ai nastri di partenza della post-season, il gol realizzato dal laterale francese potrebbe aver dato uno scossone a quelle che sono le chances dei rosanero nel mini-campionato che porta alla conquista del terzo slot per andare in Serie A. Una spallata alle paure, alle incertezze e anche a un certo malumore, che nelle ultime partite è sembrato fin troppo chiaro dal linguaggio del corpo di Brunori e compagni. Ora, però, potremmo assistere a un’altra storia, proprio nel momento più importante della stagione.
La carica di Diakitè
Sono tre le cartoline che arrivano da Bolzano a tutti i tifosi del Palermo. Tutte e tre portano la firma e assumono le sembianze di Salim Diakitè. La prima arriva dall’azione del gol, in cui l’ex giocatore della Ternana è il più lesto ma anche il più affamato dopo aver visto una palla non spazzata dalla difesa del Sudtirol. La sua zampata è il segnale di chi non si accontenta, anzi vuole scaraventare in rete tutto lo stress accumulato per un lungo periodo senza vittorie. E chi fa sport a certi livelli sa quanto possa pesare non vincere per così tanto tempo.
La seconda immagine è l’esultanza con cui Diakitè celebra la rete realizzata in Sudtirol-Palermo. Un festeggiamento che va ben al di là dei tre punti potenziali e del primo gol del francese in maglia rosanero. La corsa a perdifiato sulla fascia, per una volta a gioco fermo, dimostra la voglia di scrollarsi di dosso la paura e l’instabilità per lasciare spazio alla gioia. Chi guarda la cosa con distacco potrebbe dire che il numero 23 abbia esultato come si fa a una finale di Champions League. Chi vive lo sport da vicino sa quanto possa essere liberatorio segnare un gol che vale la vittoria, anche alla 38a giornata di Serie B.
Un nuovo Palermo ai playoff
Per la terza e ultima cartolina, ci rifacciamo alle dichiarazioni rilasciate da Diakitè nel post partita di Sudtirol-Palermo. Un vero e proprio sfogo da parte di un uomo sanguigno e incapace di indossare maschere, soprattutto davanti alle telecamere. Del resto, chi ha assistito alla conferenza stampa di presentazione ricorderà bene le frasi schiette pronunciate dal francese. Non stupisca dunque il fatto che Diakitè abbia detto con chiarezza – cito testualmente – che “per giocare con questa maglia bisogna avere i coglioni“. Quasi a voler ammettere che gli attributi necessari per rappresentare i colori rosanero non siano stati tirati fuori dalla squadra, o quantomeno non quanto servisse.
Tre cartoline da Bolzano, tutte firmate da Salim Diakitè, che portano il Palermo alle soglie dei playoff di Serie B. Per uno strano incrocio del destino, al cospetto dei rosa ci sarà la Sampdoria. La squadra che ha fatto debuttare Michele Mignani da calciatore tra i grandi, ma anche la prima avversaria del tecnico genovese sulla panchina dei rosa. Inutile sottolineare che si spera che non sia l’ultima, almeno per questa stagione. La sensazione però è che il vento potrebbe essere cambiato. Naturalmente, con una spallata di Diakitè.
