Fabio Lucioni vede la luce in fondo al personale tunnel ed è pronto a dare il suo contributo al Palermo in questo rush finale. Il difensore è prossimo al rientro, dopo un lungo infortunio (compreso di ricadute), che lo tiene fuori ormai dalla partita d’andata con il Pisa, prossimo avversario dei rosa. Da quel match, disputato il 16 dicembre 2023, sono passati più di 3 mesi in cui è successo di tutto in casa dei siciliani. Prima la risalita verso il vertice, sfiorando il ritorno al secondo posto. Poi la caduta verticale nel mese di marzo, che ha fatto precipitare i rosa sesti e lontani dalla promozione diretta.
Lucioni parla apertamente, in un intervista al Giornale di Sicilia, delle difficoltà vissute dal Palermo in questa fase. Senza fronzoli, dice apertamente che la squadra sta attraversando un difficile momento dal punto di vista psicologico. Ma altrettanto chiaramente spiega come poterne venire fuori, in vista già della prossima partita con il Pisa.
Palermo, Lucioni: “Influenzati dal pari con la Cremonese, in B serve cinismo”
Nell’intervista, Lucioni parla a cuore aperto, parlando delle difficoltà vissute nel guardare dal lontano la situazione dei rosa. Una lontananza solo parziale, nel lavoro in gruppo, ma non certo nello spogliatoio: “Spero che il periodo più buio sia passato. Voglio mettermi a disposizione dell’allenatore e dare il mio contributo per un finale di stagione bello infuocato. Stare fuori ha pesato tanto, ti senti un impotente nelle cose di campo. Da parte mia, però, ho sempre cercato sempre di dare il mio contributo, dando consigli.”
Lucioni affronta poi le questioni più delicate, legate al momento di difficoltà del Palermo. Un momento da cui se ne può uscire certamente con la compattezza, ma anche mettendo a frutto la grande esperienza presente nel gruppo: “Ho sempre detto, senza retorica, che la Serie B è un campionato difficile e imprevedibile. Dobbiamo essere ancora più equilibrati, cinici e concentrati”.
Per il difensore il pari con la Cremonese ha pesato nella testa dei giocatori. Ora, però, la squadra è chiamata ad una reazione: “Seppur con tante giornate da giocare, era bellissimo stare lì a pochi passi dal secondo posto, il nostro obiettivo stagionale. Quel pareggio ci ha influenzati a livello mentale, altrimenti non ci sarebbe stato questo trend nelle altre partite. Va ritrovata la compattezza ambientale: le pressioni sono tante ma credo che i tifosi saranno un’arma in più. Inoltre, dobbiamo seguire i dettami del mister, che si sono dimostrati per gran parte del campionato eccezionali”.
Lucioni: “Possiamo vincere le gare anche con l’1-0”
Lucioni parla poi delle varie difficoltà mostrate in difesa nelle ultime gare del Palermo. Errori che secondo il difensore non possono essere scaricati solo su una parte: “La colpa non è mai di un singolo o di un reparto nella fase difensiva. Al momento c’è un po’ di timore, che dobbiamo trasformare in attenzione e capacità di aiutare il compagno. Non dobbiamo subire gol. Nel nostro reparto avanzato ci sono tante qualità, possiamo sbloccare le partite e vincere anche solo 1-0. Dobbiamo essere realisti rispetto al nostro momento. Ma se gli altri sbaglieranno, noi dobbiamo essere pronti”.
“Il nostro punto di forza – prosegue Lucioni – deve essere la spensieratezza. Non serve fermarsi su quanto pesa un risultato. Lo abbiamo già dimostrato che, a mente sgombra, riusciamo a far divertire la gente. Se Corini deciderà per un cambio modulo lo seguiremo e ci adatteremo. Però per me non è un problema di modulo”.
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Lucioni: “Corini capro espiatorio, la colpa è di tutti”
C’è quindi una difesa del lavoro di Eugenio Corini, che agli occhi della piazza è l’artefice principale di questo momento di difficoltà. Ma Lucioni ribadisce il suo punto di vista: “Il tecnico è sempre il primo capro espiatorio, sotto una costante la lente d’ingrandimento. Ma i fischi sono per lui come per noi, visto che andiamo in campo. Il gruppo è unito, lo dimostrano gli abbracci dopo i gol. Corini si mette davanti a noi nei momenti difficili, ma mai nei momenti belli. È un valore aggiunto come persona e professionista”.
Infine, una panoramica sulla prossima sfida in campionato: “Ho visto giocare il Pisa diverse volte, sarà una partita difficile. Hanno delle idee importanti e un allenatore giovane, che ha dato loro un’identità forte. Conosco tanti loro giocatori. Ci sarà un ambiente bello caldo, servirà determinazione e dell’intensità. Una gara senza sbavature, per portare gli episodi dalla nostra parte”.
