Fabio Lucioni commenta così il pareggio ottenuto dal Palermo contro la capolista Parma. “Cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno – dichiara – . Abbiamo fatto una buona gara sul piano dell’aggressività e del non prendere gol contro la squadra che sta comandando il campionato. Ci sono state delle situazioni in cui abbiamo potuto portare a casa l’intera posta in palio. Di fronte c’era una squadra forte e attrezzata, con giocatori che possono fare categorie superiori. Teniamoci stretto questo punto che ci fa capire che possiamo giocarcela contro tutti. Abbiamo le qualità per fare un finale di stagione da protagonisti passando dai playoff”.
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Lucioni analizza Palermo-Parma
Il Palermo è tornato a non prendere gol in casa. Lucioni prova a spiegare e a spiegarsi i motivi di questa crescita: “Non parlo solo di linea difensiva, ma di un atteggiamento globale e collettivo per cercare di non prendere gol e sacrificarsi per la squadra. Ho sempre detto che la fase difensiva parte dagli attaccanti e quella offensiva parte dalla costruzione dal basso. È normale che al momento in cui non si prende gol e si raggiunge un clean sheet, aiuta a livello mentale e a lavorare meglio per fare qualcosa in più e spostare l’asticella più in alto”.
L’arrivo in panchina di Michele Mignani sta portando dei miglioramenti. Lucioni vede un Palermo più sereno, concentrato e compatto: “Il mister da quando è arrivato ha cercato di portare più serenità possibile e di farci scrollare di dosso le pressioni che è normale che ci siano in una piazza così importante. Con il nuovo modulo c’è una impostazione diversa e un attacco diverso alla profondità”.
Arrivare bene ai playoff
Si parla del giro palla estenuante del Palermo. Secondo Lucioni si tratta di qualcosa che ha bisogno di tempo per essere affinato: “Il pareggio è dovuto a un fatto di compattezza. Se portiamo avanti la palla attraverso tutti i reparti non ci allunghiamo e non concediamo agli avversari di attaccarci se perdiamo palla. Qualcosa di perde nell’imprevedibilità e nella velocità con cui arrivi al tiro, in Serie B se fai un’azione in pochi passaggi sei meno prevedibile. Dobbiamo trovare altre soluzioni e ci stiamo lavorando. La perfezione in questa categoria non c’è, però dobbiamo prendere il buono da questa partita per cercare di creare i presupposti per un futuro più roseo. Abbiamo partite importanti da giocare per arrivare nel miglior modo ai playoff, soprattutto sul piano mentale”.
Il numero 5 rosanero ribadisce la necessità di essere sempre attenti e concentrati per concludere al meglio la stagione: “Stiamo lavorando da due settimane con lui, prima della Sampdoria ha cercato di entrarci in testa con pochissime nozioni. Queste due settimane abbiamo lavorato su concetti di possesso palla non sterile, cercando di verticalizzare più spesso. Noi dobbiamo essere più bravi a sfruttare queste situazioni, l’ultimo passaggio tocca a noi e dobbiamo alzare quel livello. Poi l’aspetto mentale è fondamentale, anche se non possiamo essere concentrati solo con le prime in classifiche. Se sei sempre concentrato, attento e aggressivo vinci le partite, altrimenti non vinci e tante partite non le abbiamo vinte”.
Palermo, le condizioni di Lucioni
Lucioni è tornato a pieno regime tra le fila del Palermo. Con il suo ritorno in campo i rosa sembrano più compatti: “Per fortuna il mio infortunio è alle spalle. Avevo il peso dei 4 gialli che ho scontato a Cosenza. Mi auguro di poter contribuire per questo finale di stagione, che possa davvero essere più roseo possibile”.
Infine si parla dell’infortunio di Francesco Di Mariano. Anche Lucioni ha fatto capire che il clima si è disteso dopo la diagnosi: “Kekko è meno grave del previsto. Io non sono un esperto, ma l’ho visto rincuorato e anche abbastanza sorridente. Poteva andare molto peggio. Lo aspettiamo perchè per noi è un giocatore molto importante. Spero che possa riprendersi presto. Purtroppo non possiamo mettere questi 19 punti in classifica (ride, ndr)”.