Fabio Lucioni è pronto a tutto per il Palermo. L’esperto difensore svela alla Gazzetta dello Sport tutto quello che ha dato in carriera. Una carriera basata su dedizione e impegno: “Ho sempre basato tutto sul lavoro fin dai dieci anni. Tutti cercavano di scartarmi perché non mi ritenevano in grado di poter giocare e forse da lì è scattata questa voglia di dimostrare a me stesso di potercela fare e agli altri che forse si sbagliavano. Questa voglia e questa determinazione mi devono contraddistinguere fino all’ultimo giorno che sarò in campo”.
In rosanero Lucioni ha firmato un contratto biennale. Al di là dell’accordo con il club di viale del Fante, c’è la ferma convinzione di vedere ancora molto lontano il giorno in cui smetterà di giocare. “Finché la testa me lo dice – dichiara – e il fisico mi accompagna mi vorrò divertire e cercherò di farlo nel migliore dei modi”.
Palermo intrigante per Lucioni
Lucioni arriva a Palermo dopo la cavalcata trionfale di Frosinone. Una stagione che non si può mettere a confronto con quel che lo attenderà in rosanero. “Fare paragoni con le altre stagioni è sempre un po’ riduttivo, lo scorso anno non c’erano le pressioni che ci saranno a Palermo. In ritiro abbiamo lavorato molto bene, sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto sotto profilo della crescita mentale. Se non entriamo nell’ottica di alzare l’asticella a ogni gara rischiamo di andare a sbattere perché troveremo tutti col coltello tra i denti perché siamo il Palermo”.
Dunque quella ormai alle porte potrebbe essere la stagione più difficile nella sua carriera. Lui non ha problemi ad ammetterlo, anzi aggiunge motivazioni extra: “Credo che sia quella più affascinante, vorrebbe dire esserci ancora a livello mentale. È una bella sfida. Per questo dico che tutti dovremo fare qualcosa di straordinario, perché l’ordinario non basterà”.
Lucioni sa bene che le individualità da sole non portano da nessuna parte. Per questo motivo vuole vedere un Palermo combattivo e soprattutto unito: “Quest’anno dobbiamo pensare al noi perché vincere a Palermo sarebbe qualcosa di straordinario, una possibilità per cambiare le carriere di tutti, anche la mia che sono il più anziano, dobbiamo toglierci qualcosa e darlo al gruppo, perché poi saranno tutti a beneficiarne”.
Stima per Corini e Insigne
Lucioni a Palermo ritrova Eugenio Corini. Nella conferenza stampa di presentazione ha detto di avere un debito con lui. Al di là di questo, c’è grande stima tra allenatore e difensore: “Corini lo stimo profondamente a livello umano e in lui riconosco delle qualità da allenatore di categoria superiore. Se saremo bravi a seguirlo ci toglieremo delle grosse soddisfazioni. L’ho trovato ancor più carico. Spero possa seguire lo stesso percorso di Grosso che in due anni a Frosinone ha posto le basi per vincere mettendo in pratica le sue idee”.
E poi c’è Roberto Insigne, che come Lucioni arriva in rosanero dopo la cavalcata di Frosinone. Un calciatore che Lucioni stima molto, sia in campo che fuori: “Roberto è un valore, può dare tanto sia sotto il punto di vista sia tecnico che tattico, è un uomo spogliatoio e ci darà una grossa mano. La B non ti rende merito se la stagione precedente sei stato bravo, né ti aspetta. L’esperienza diventa importante nel gestire i momenti no e cruciali, ma solo il gruppo può esaltare il singolo”.
Lucioni e la ricetta per vincere a Palermo
Lucioni svela cosa servirà per vincere a Palermo. Pochi ma semplici ingredienti, che nella ricetta non possono mai mancare: “Dovremo parlare tutti lo stesso linguaggio, questo deve essere chiaro. Un solo giocatore non può far vincere la squadra. Per fare una buona fase difensiva serve tanta predisposizione a saper soffrire l’uno con l’altro. Così si è già al 70%. Poi il singolo ci deve mettere del suo e io sono qua per questo e ci metterò la faccia”.
Ma quali saranno le rivali del Palermo per la promozione in Serie A? L’ex Frosinone ha poche idee, ma molto chiare: “Con le retrocesse dalla A, il Venezia che viene da un percorso di crescita e il Parma che per il terzo anno consecutivo sta cercando di fare le cose in grande. E non dimentichiamo il Bari”.
Intanto sabato si parte. A Cagliari in Coppa Italia parte la stagione ufficiale del Palermo. Una gara importante secondo Lucioni, al di là del risultato: “Da questa gara dovremo uscire con delle convinzioni per capire a che punto siamo dopo il ritiro, soprattutto in relazione a un avversario di Serie A. Da qui si capirà se siamo già in grado di soffrire e di dire la nostra”.