Il presidente del Palermo, Dario Mirri, ha parlato in conferenza stampa durante il ritiro della squadra a Manchester. In un estratto pubblicato sui canali della società, spazio all’esperienza che i rosanero stanno vivendo in Inghilterra e alle prospettive future, ma senza perdere d’occhio il percorso.
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Palermo, Mirri: “Esperienza di Manchester utile per il centro sportivo. Vogliamo la Serie A”
Come tutti, Mirri è soddisfatto di questa esperienza a Manchester, consapevole che un modello quanto più simile possibile vada replicato in futuro a Palermo: “Dobbiamo cercare di calare l’esperienza di questi giorni adeguandolo alla nostra dimensione. Faremo un centro sportivo compatibile con Palermo, una squadra professionistica al momento in Serie B. Ricordo che al momento grazie alla cooperazione con il Cus e l’Esercito Italiano possiamo allenarci al Tenente Onorato. In città e in provincia non ci sono campi adeguati. Partiamo quindi molto indietro. L’idea è quello di un progetto da migliorare nel tempo. L’integrazione col mondo del City Group richiede tanto lavoro e responsabilità. Oggi nessuno di noi non possa riconoscere che il Palermo abbia tutto: capacità economica finanziaria, competenza e know-how e l’esperienza di un gruppo importante. Segue il mercato e qualsiasi aspetto che riguarda una società di calcio è seguito con grande attenzione”.
Quando poi si parla degli obiettivi in campionato della squadra, il presidente non pone limiti temporali: “La Serie A? È un sogno e un obiettivo ma non abbiamo una tempistica certa. Sappiamo che il campionato di Serie B è difficilissimo: parlando con degli amici dico che il tema non è quante squadre possono andare in A, ma chi va in C. Faccio fatica a trovarne le quattro squadre che possono retrocedere. Non mi va di prendere in giro i tifosi, è una cosa che non farò mai. Noi faremo di tutto, perché oggi abbiamo responsabilità maggiori rispetto a prima, dipende da tutto il club dal magazziniere a Corini”.