Leo Stulac è l’eroe della serata in casa Palermo. Il centrocampista sloveno, con la rete del pareggio contro lo Spezia. Un pareggio che però, secondo il regista rosanero, vale qualcosa di più del semplice punto. “È un pari che vale una vittoria – dice – . Era una partita difficile, l’avversario era forte. Sono felice di come abbiamo reagire. Ci abbiamo creduto fino alla fine. Guardiamo avanti, pensiamo già alla prossima partita”.
Lo sloveno è tornato al gol in gare ufficiali ed è il suo secondo in questa stagione. Sicuramente questo gli ha dato maggiori emozioni rispetto a quello realizzato contro la Feralpisalò a inizio settembre. Per questo motivo le parole sembrano quasi mancargli: “Sul gol non ho molte parole, è un’emozione che devi vivere e basta. Su punizione, all’ultimo minuto, con lo stadio gremito. È stato bellissimo, sono molto felice”.
LEGGI ANCHE -> Palermo, Corini: “Pari come una vittoria, classifica falsata. A Stulac ho detto…”
Palermo, Stulac e l’aneddoto di Corini
Stulac per il Palermo è uno dei 22 cosiddetti titolari, come li ha sempre definiti Corini. Lo sloveno anche questa volta ha lasciato il suo posto in cabina di regia a Gomes. In ogni caso, il suo impatto a gara in corso contro lo Spezia è stato devastante. “Io – dice l’ex Empoli – sono un giocatore che dall’inizio può far meglio, ma da subentrato posso dare anche tanto tra calci di punizione e corner”.
Infine Stulac ha confermato l’aneddoto raccontato da Eugenio Corini nella sua conferenza stampa. Tra i due, in attesa della decisione del Var sul contatto tra Bertola e Soleri, c’è stato un conciliabolo che ha portato alla trasformazione della punizione del 2-2. “È vero – ammette Leo – , Corini mi ha chiamato ancora prima di darci la punizione. Mi ha detto tira tu. È un gol che mi dà la voglia di dare sempre di più”.
