Gennaro Tutino, neo attaccante del Palermo, è stato presentato oggi alla stampa nella conferenza organizzata all’interno dello stadio Renzo Barbera. Il calciatore, che ha già esordito venerdì contro il Bari, arriva dal Parma con la formula del prestito con diritto di riscatto. In caso di promozione in Serie A questo diventa obbligatorio.
LEGGI ANCHE -> Serie B 21a giornata, risultati e classifica: Frosinone vittorioso in rimonta
Palermo, Tutino: “Ho accettato subito. Contento per la vittoria col Bari”
Come detto, Tutino ha già avuto modo di esordire con la maglia del Palermo, nella sfida vinta contro il Bari. Nell’azione del gol di Ivan Marconi c’è anche un suo fortuito coinvolgimento, che denota già la voglia di essere centrato sulla nuova esperienza: “Penso di essere stato fortunato, la squadra stava spingendo prima del mio ingresso. Ho potuto dare il mio piccolo contributo sul gol, Ivan è stato bravo. Sono contentissimo, felice per l’esordio con vittoria. Una vittoria che ci voleva contro una squadra forte, su un campo molto difficile per le condizioni meteo. Sono ancora più contento”.
Per il nuovo numero 7 rosanero la scelta di venire in Sicilia è stata presa velocemente: “Per me è stato molto facile scegliere Palermo. Avevo l’intenzione di andare via per diversi motivi. Quando ho saputo che c’era la possibilità di venire qui non ho esitato un attimo, ho detto al mio agente di fare più veloce possibile. Rispetto alle altre possibilità che avevo, volevo fortemente qui”.
Tutino su Brunori e sulla sua posizione in campo
L’ex attaccante del Parma ha voluto spiegare i motivi per cui ha lasciato la squadra ducale: “Stavo giocando spesso nelle ultime partite. La mia è stata una questione più tattica, volevo giocare nel mio ruolo di seconda punta. Quando c’è stata la possibilità di sentire Rinaudo e Corini, ho subito scelto Palermo. Questa per me può essere la scelta giusta”.
L’arrivo di Tutino ha un’idea chiara alle spalle: fornire una spalla a Matteo Brunori che potesse aumentare il tasso tecnico della rosa. Per il nuovo attaccante Brunori è una guida: “Sicuramente Matteo è il nostro capitano, il nostro bomber. Per noi è un esempio da seguire, per la voglia e la fame che mette in ogni palla e in ogni contrasto. Ho avuto modo di conoscerlo in questi giorni e si vede che ha le qualità del leader”.
Tutino: “Vazquez mi ha parlato di Palermo”
Al Parma, Tutino aveva un compagno di squadra che conosceva molto bene il capoluogo siciliano: “Con Franco Vazquez ho condiviso lo spogliatoio per un anno e mezzo. Quando mi ha parlato di Palermo vedevo che lo faceva con gli occhi pieni di gioia. Lui è stato benissimo qui, mi ha detto che mi sarei trovato molto bene. Lui è stato a Mondello e mi ha parlato bene della città”.
C’è stata già la possibilità di saggiare la coesione del gruppo, in cui Tutino ha ritrovato qualche ex compagno: “Ho trovato uno spogliatoio molto bello, mi hanno accolto tutti molto bene. Alcuni li ho affrontati in questi anni, con gente come Vido e Di Mariano ho fatto la trafila delle Nazionali giovanili per 5-6 anni, li conoscevo. Conosco anche Stulac dai tempi di Empoli, purtroppo non ho avuto modo di vederlo perché non è qui”.
Nonostante l’importante vittoria messa a segno con il Bari, il Palermo continua a sostenere che bisogna raggiungere prima di tutto una soglia di tranquillità. Anche Tutino si allinea su questo fronte: “Il nostro obiettivo è quello di consolidare questa posizione di classifica e allontanare il prima possibile le posizioni pericolose della classifica. Ad aprile-maggio vediamo dove siamo e tiriamo una linea. È vero che siamo a un punto dai playoff, ma il campionato è molto difficile e non possiamo fare ancora certi pensieri”.
Tutino: “Mi piace il calore della piazza. Qui c’è una storia e una società importante”
Tutino è nato e cresciuto, calcisticamente e non, a Napoli, altra piazza calda del Sud. Un’esperienza che gli è servita molto in carriera: “Allenarsi con campioni come quelli del Napoli, per un giovane è bello. Puoi guardare, vedere quello che fanno e cercare di apprendere il più possibile. Arrivare ai loro livelli è un sogno per chiunque, sono giocatori di livello tecnico e caratteriale altissimo, sono un esempio per tutti. Oggi sono in una grande piazza come Palermo, spero un giorno di poter fare quel che hanno fatto questi campioni e giocare in Serie A con il Palermo”.
Il Palermo, come detto in precedenza, avrà la facoltà di riscattare Tutino a fine stagione. Ma sarà obbligato a farlo se arrivasse una clamorosa (al momento) promozione in A. Al netto di ciò però l’attaccante ha voglia di farsi notare: “Voglio fare il meglio possibile e farmi apprezzare per restare anche l’anno prossimo. Per un giocatore come me è importante sentire la fiducia del mister, voglio ringraziare lui e la società. Sono consapevole di avere un’opportunità importante. Oltre alla storia della città e della società, oggi Palermo è ancor più importante perché è controllata dalla miglior società di calcio al mondo. Sono orgoglioso di avere questa opportunità, mi piacerebbe ripetere quanto fatto a Salerno. Voglio mettermi a disposizione, dare il massimo e mettermi al servizio di chi mi ha dato fiducia”.
Tutino torna sulle somigliane tra le capitali del vecchio Regno delle due Sicilie, di cui ha potuto constatare il calore umano:”Mi piace il calore e l’entusiasmo che c’è qui. Non ero mai stato a Palermo se non da avversario. Mi sono sentito come a casa, c’è tanta somiglianza con Napoli in alcune sfumature, nelle persone. Sono stato accolto benissimo, voglio ricambiare tutto questo sul campo. Vado a mangiare fuori da tre giorni e non ho ancora pagato (ride, ndr)”.
Tutino: “Voglio essere utile in zona gol. Corini sa che…”
Per il calciatore questa esperienza può essere il momento di affermarsi definitivamente nel panorama del calcio italiano, in una piazza molto esigente ma con una vetrina importante: “Non sono più un ragazzino, ho 26 anni e ho fatto un po’ di esperienza. Nel calcio però si impara sempre e bisogna sempre cercare di migliorare. Penso di avere ancora margini di miglioramento, soprattutto nella continuità degli allenamenti. Devo allenarmi sempre al 100% e stare bene sempre, ci sto lavorando”.
Tornando a Brunori, la chiave sarà trovare quanto prima un’intesa con il capitano rosanero. Le migliori stagioni di Tutino sono arrivate con una punta classica alle spalle, ma l’attaccante non si farà problemi a duettare col numero 9: “Brunori sa adattarsi con tanti tipi di giocatori, come Di Mariano, Vido e Soleri. Ha sempre fatto i suoi gol e le sue prestazioni. Negli ultimi anni ho giocato con gente più fisica come Maniero e Djuric, ma ho visto come si muove Matteo e secondo me mi troverò bene con lui. Anche con gli altri ragazzi che ho già nominato. Più giocatori di qualità ci sono in attacco e meglio è per il mister che può fare scelte diverse di partita in partita”.
Il calciatore sa già quali obiettivi vorrà centrare per se e per la squadra. In questo senso è molto utile il colloquio avuto prima di arrivare in Sicilia con Eugenio Corini: “Voglio dare una mano alla squadra con i gol e con gli assist. Quando hai attaccanti come Brunori che fanno tanti gol, averne altri 2-3 che riescono a buttarla dentro vuol dire avere altri punti in più. Ho parlato con Corini prima di venire qui, ha capito che mi serve la sua fiducia per fare bene. Posso solo ringraziarlo per avermi voluto qui e ricambierò in campo, a prescindere dal modulo e dal ruolo. Il mio obiettivo? Quello di giocare e farlo bene, mettendo le mie qualità a disposizione della squadra. Prima però devo dimostrarlo e solo il campo può dirlo”.
