L’avvio del campionato di Serie C rischia di slittare dopo la bomba delle ultime ore che vede protagonista il Campobasso. Il TAR ha respinto il ricordo dei molisani che hanno provveduto a formulare una richiesta urgente al Consiglio di Stato. Da qui la decisione di quest’ultimo organo di sospendere ogni tipo di decisione e posticipare ogni cosa al prossimo 25 agosto quando sarà in programma la camera di Consiglio. A questo punto (con l’inizio della C programmato il 21 agosto) è fortemente a rischio l’avvio della competizione. La stesura dei calendari in programma venerdì 5 agosto alle ore 12.00 non può essere a questo punto confermata. Si parla addirittura di una Serie C a 61 squadre, nel caso il Campobasso dovesse essere riammesso.
Il decreto ufficiale
Il decreto ufficiale stilato dal presidente Luciano Barra Carraciolo conferma che si dovrà attendere il prossimo 25 agosto per analizzare la situazione relativa al Campobasso.
«…in questa situazione di diffusa difficoltà congiunturale che investe il sistema calcistico, appare più coerente con gli interessi pubblici sottesi alla disciplina “pubblicistica” dello sport, che l’applicazione della normativa in questione sia guidata dalla ponderazione prioritaria dell’interesse (in definitiva sociale) a rispettare il merito sportivo, senza un’applicazione formalistica che rischi di generare, appunto, definitive insolvenze, laddove, come nel caso, la situazione finanziaria appaia ancora riportabile a sostanziale solvibilità. Rilevato che, tanto premesso, appaia prima facie sussistere il periculum estremo di cui all’art.56 c.p.a, dovendosi temporaneamente sospendere la manca ammissione (“Licenza) al Campionato della ricorrente, in vista della camera di consiglio del 25 agosto 2022, nella quale l’istanza cautelare potrà essere esaminata collegialmente, nel dovuto contraddittorio, e senza che si contrapponga un rilevante pregiudizio per lo svolgimento del Campionato (quanto alla data di inizio attuale o, altrimenti, rifissabile in data successiva e prossima, in esito alla pronuncia in sede collegiale)».