Il Palermo ha ufficializzato da qualche ora il possente difensore danese Simon Graves, il centrale proviene dal Randers e sarà un altro rinforzo per mister Eugenio Corini. Si tratta di un giovane classe ’99 che compirà 24 anni nel mese di maggio e per questo motivo non andrà a intaccare la lista dei rosanero per quanto concerne la Lega B.
Il difensore scandinavo è alto 1.91 e pesa all’incirca 80 kg, un elemento di grande potenza per la retroguardia rosanero in vista della seconda parte di stagione. Il suo ruolo naturale è quello del centrale difensivo, ma all’occorrenza può anche agire da terzino destro. Il ragazzo di Holstebro dalla stagione 2017/18 indossa la maglia del Randers, club della massima divisione danese. Graves ha totalizzato con questa maglia 57 presenze condite da una rete (nella stagione corrente) e tre assist per un totale di 4.148 minuti giocati. Il difensore non è quello che si potrebbe definire un “cattivo”, infatti in 57 presenze ha subito solo 8 ammonizioni e nessuna espulsione.
Simon Graves ha un grande talento e arrivare in Italia potrebbe essere un trampolino di lancio per il giovane, chissà che non possa nascere un nuovo Simon Kjaer. La speranza della dirigenza del Palermo è che di uguale con l’attuale centrale del Milan non vi sia solo il nome.
L’arrivo nel campionato italiano potrebbe permettergli di migliorare sotto diversi profili, il ragazzo infatti non sfrutta al massimo la sua altezza e sbaglia spesso i tempi. Un qualcosa in cui chiaramente può migliorare, tende a difendere meglio quando la distanza tra lui e l’avversario non è troppa. In caso contrario rischia di andare in difficoltà, tra le sue qualità la capacità di lanciare in modo preciso sia con il destro che con il sinistro nonostante quest’ultimo sia il piede debole. Un calciatore che ha ampi margini di miglioramento e per la Serie B rappresenta un vero lusso, per potersi imporre in Serie A dovrà lavorare tanto.
Simon Graves e i danesi del Palermo
L’approdo a Palermo del centrale difensivo del Randers, Simon Graves, ha riportato le menti dei tifosi agli anni in cui in Sicilia sbarcò un certo Simon Kjaer. L’attuale centrale del Milan arrivò in Sicilia dai danesi del Midtjilland nel febbraio del 2008 ma esordì ufficialmente nell’ottobre dello stesso anno, a soli 19 anni. Segnò la sua prima rete in Italia nel 3-0 con cui il Palermo proprio in quella stagione si sbarazzò del Chievo Verona, in rosanero 62 presenze e 5 reti. Dopo due stagioni vissute con la maglia del Palermo ecco il trasferimento al Wolfsburg e poi le parentesi italiane con le maglie di Roma, Atalanta e Milan.
Andando più a ritroso nel tempo è d’obbligo citare una vera e propria meteora di casa Palermo, in molti ricorderanno Simon Makienok. L’attaccante si trasferì in Sicilia per una cifra pari a 2,3 milioni di euro dal Brondby nell’agosto del 2014 firmando con il Palermo un contratto quadriennale. Pochissime presenze con la maglia rosanero, appena quattro, per Makienok che restò ai margini della rosa e nel luglio del 2015 fu ceduto in prestito al Charlton.
Uno dei danesi più celebri della storia rosanero resta senza dubbio Helge Christian Bronée, l’attaccante classe 1922 indossò la maglia del Palermo dal 1950 al 1952. La sua carriera in Italia iniziò grazie al principe Raimondo Lanza di Trabia che lo scoprì durante un viaggio in quel di Nancy (squadra in cui militava) e decise di portarlo in Sicilia pagando ai francesi circa 40 milioni di lire. Un carattere a dir poco particolare quello del centravanti danese che entrò subito in contrasto con il tecnico di allora Gipo Viani. Un aneddoto curioso riguarda un suo clamoroso autogol, causato in forma di protesta contro il catenaccio imposto dall’allenatore rosanero. Indisciplinato per natura, Bronée con il club di Viale del Fante totalizzò 70 presenze mettendo a segno 22 reti.
