Prosegue il tentativo di far quadrare il cerchio attorno alla rinascita del calcio a Catania. Il tempo inizia a stringere, visto che siamo già a metà maggio e i primi nodi iniziano a venire al pettine. Per questo motivo cresce l’attesa e anche un po’ di preoccupazione, considerando che di proposte vere e proprie non ce ne sono state. Almeno per il momento sembra restare un po’ in standby la strada che porta a Tamima Group, ovvero la società araba che si è messa in prima fila per dare vita a qualcosa di buono, di strutturato e di duraturo
Tamima Group, l’impegno per il nuovo Catania
Il gruppo arabo Tamima Group ha deciso di scendere in campo per restituire il calcio che conta alla città di Catania. Ma non lo farà in prima persona. La società che include al suo interno alcune realtà, come il matchio calzaturiero Tamima Shoes e altre aziende che operano nel settore edile e in quello alberghiero, sosterrà a livello economico e amministrativo la candidatura di una cordata. Questa è composta dai vertici di tre imprese del Nord Italia, tutte interessate all’avvio di una nuova realtà calcistica nella città dell’elefante. Almeno per il momento, però, non c’è stato alcun avvio di incarico ufficiale.
In questi giorni ci sono stati anche alcuni rinvii, proprio in merito alle comunicazioni e alle successive disposizioni nei confronti di questa cordata. In particolare c’era attesa per l’invio di una PEC da parte degli esponenti di Tamima Group all’indirizzo del Comune di Catania. Un invito a incontrarsi per svelare l’entità dell’investimento economico e del piano da attuare sul piano sportivo, infrastrutturale e amministrativo. Incontro che non c’è ancora stato ma che ci sarà a giorni. Tra gli emissari di Tamima spicca il nome di Angelo Quaglia, esperto nel settore del marketing e autore di alcuni movimenti interessanti. Uno su tutti? Il clamoroso ingaggio di Maicon, terzino dell’Inter del Triplete, da parte dei dilettanti del Sona.
Nuovo Catania, parlano Ferrarese e Lugnan
I colleghi di Tuttocalciocatania hanno sentito in tal senso Claudio Ferrarese. Il dirigente ha fatto capire di essere pronto a mettersi in gioco come direttore sportivo: “Sono stato contattato, sondando la disponibilità a lavorare come DS. Parliamo di una piazza importante. Se c’è la possibilità di costruire qualcosa a Catania, bene, ma sono stato chiaro nel dire che le chiacchiere non bastano, lo ribadisco in questa sede. Ho ricavato qualche informazione sparsa sui giocatori che si sono svincolati dal Catania e visto dei profili interessanti ma sono tanti gli aspetti da definire, ci sarebbe un mondo da creare se le cose andassero in porto”.
In queste ore sono arrivate anche le dichiarazioni di Luca Lugnan. L’ex giocatore rossoazzurro, ora allenatore, ha ribadito a propria volta la disponibilità a ripartire da Catania: “C’è stato un pour parler con qualcuno che sposerebbe un eventuale progetto Catania. Io la mia disponibilità l’ho data anche in caso di ripartenza dal campionato di Eccellenza o Prima Categoria, farei qualsiasi cosa pur di riportare su il Catania. E discutere di soldi è l’ultimo dei miei problemi. Preferisco parlare di programmi, progetti, squadra. Porterei giù anche la famiglia se ci fossero le condizioni. Aspettiamo e vediamo cosa succederà”.
