La settimana di passione vissuta da Vincenzo Torrente a Trapani si è chiusa con una sorta di lieto fine. L’allenatore ha ottenuto la possibilità di restare in sella alla panchina granata, dopo aver confermato la sua volontà di non dimettersi. Una richiesta avanzata pubblicamente da Valerio Antonini nell’immediato post partita con la Cavese. In settimana le interlocuzioni sono state costanti e alla fine tutto sembra essersi ricomposto. Ma la fiducia verso Torrente non sembra essere del tutto piena e il derby tra Trapani e Catania potrebbe risultare una sorta di ultima spiaggia. E non solo per le ambizioni playoff dei granata.
Trapani-Torrente, rapporto complicato: ora il derby col Catania pesa sul futuro
Il rapporto tra il Trapani e Vincenzo Torrente non è nato sotto una buona stella, anche alla luce dei tanti (troppi) cambiamenti vissuti prima del suo arrivo. Troppe guide tecniche e una miriade di giocatori ruotati vorticosamente, senza poi ottenere quasi mai i risultati stabiliti dalla dirigenza in estate. Basti pensare che la carta per centrare i playoff e per dare una mano alla squadra si chiama Oliver Kragl, che la stagione l’aveva cominciata proprio in granata prima di finire in Serie D con la Fidelis Andria. Un acquisto fuori tempo massimo, funzionale però secondo Antonini a riportare quegli stimoli che i granata avevano avuto l’anno scorso tra i dilettanti. E che proprio ad un Kragl voglioso di riscossa potrebbero ispirarsi i siciliani e il loro tecnico.
Ma oggi il dubbio che aleggia è: Torrente può essere a rischio in caso di sconfitta nel derby tra Trapani e Catania? Il tecnico ha allontanato lo spettro delle dimissioni sostenendo che la squadra lo appoggia pienamente. Per di più sente forte il senso di responsabilità verso questi ragazzi, che a gennaio si sono trovati in poco tempo a diventare un gruppo. Torrente vuole a tutti i costi la qualificazione ai playoff ed è allineato in questo senso con tutte le parti.
Ma è altrettanto evidente che la sua gestione non abbia certo contribuito positivamente a questo obiettivo. La sua media punti, al pari di quella di Ezio Capuano, ha invece allontanato i siciliani dagli spareggi. E pesano non poco l’eliminazione dalla Coppa Italia Serie C e le ultime 5 sconfitte consecutive. Perciò non è improbabile che la fiducia di Antonini (che ha imposto alla squadre le doppie sedute giornaliere in vista del derby) sia a tempo. La partita col Catania è l’ultima spiaggia playoff, questo pare evidente. Ma è anche l’unico modo per Torrente di dimostrare che la squadra è effettivamente con lui. In caso contrario, non è da escludere che si torni a parlare di addio. E a quel punto ogni scenario è possibile.